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La vita in Aforismi

Frasi Shakespeare: 434 citazioni, immagini e aforismi del celebre drammaturgo inglese

Un’imperdibile raccolta delle più belle frasi di William Shakespeare per intraprendere un viaggio attraverso la poetica dell’autore più amato di tutti i tempi

Shakespeare: frasi e pensieri dell’enigmatico poeta

Poeta amatissimo in tutto il mondo, William Shakespeare è considerato dalla critica uno dei più importanti protagonisti della letteratura di ogni tempo. Autore di molti componimenti, famosi aforismi e frasi, Shakespeare è senza dubbio un personaggio ricco di fascino e mistero. Il poeta, di fatto uno dei principali esponenti del Rinascimento inglese, ha dato infatti vita a un ricchissimo patrimonio drammaturgico e poetico fatto di frasi bellissime e significative che, proprio attraverso questo approfondimento, vogliamo illustrarvi. Siete pronti a partire per un viaggio attraverso le più belle frasi di William Shakespeare? Godetevi questa carrellata di parole belle, aforismi e citazioni del grande poeta.

Frasi di Shakespeare

Sei alla ricerca di alcune frasi ad effetto e vuoi affidare una dedica agli splendidi aforismi di Shakespeare? Devi formulare un messaggio d’amore e pensi che le frasi profonde del poeta inglese possano fare al caso tuo? Ecco, selezionate per te, le più belle frasi di Shakespeare. Padre di capolavori letterari come il Macbeth, Romeo e Giulietta, Molto rumore per nulla e La bisbetica domata, William Shakespeare ha donato all’umanità intera versi poetici e opere teatrali di inestimabile bellezza. Cosa aspetti? Dai un’occhiata a questa imperdibile raccolta di frasi celebri di Shakespeare e scegli la tua preferita!

Loro mi vogliono far frustare se dico la verità. Tu mi vuoi far frustare se dico la bugia: va a finire che un giorno sarò frustrato perché sto zitto.
(Re Lear)

Le aspettative sono la radice di tutte le angosce.

Date parole al vostro dolore altrimenti il vostro cuore si spezza.
(Macbeth)

Il cambiamento doloroso è quello che muove dal meglio: il peggio va a ritroso verso il sorriso.

Chiunque può sopportare un dolore tranne chi ce l’ha.
(Macbeth)

Un giorno l’afflizione sorriderà di nuovo, e fino ad allora, dolore, stai a cuccia.

Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano.
(Molto rumore per nulla)

Immaginare il bene ci rende soltanto più sensibili al male. Il dente crudele del dolore non fa mai soffrire tanto come quando rode la ferita e non la taglia di netto.

Rideremo delle farfalle dorate.
(Re Lear)

Non bisognerebbe affliggersi per ciò che è stato ed è senza rimedio.

La verità è la verità, sempre la stessa, fino all’infinito.
(Misura per misura)

Quando arrivano i dispiaceri, non arrivano come singole spie, ma in battaglioni.

Ah! Com’è amaro guardare la felicità attraverso gli occhi di un altro!
(Come vi piace)

Son sicuro che l’afflizione è nemica della vita.

Il colpo della morte è come il morso dell’amante: fa male e si desidera.
(Antonio e Cleopatra)

Domani, e poi domani, e poi domani, il tempo striscia, un giorno dopo l’altro, a passetti, fino all’estrema sillaba del discorso assegnato; e i nostri ieri saranno tutti serviti a rischiarar la via verso la morte a dei pazzi.

Quanto è più crudele del morso di un serpente l’ingratitudine di un figlio.
(Re Lear)

Puoi depormi dalle mie glorie e dal mio stato, ma non dai miei dolori: di quelli io sono ancora il re.

Se è un peccato essere avido di onore, allora sarò l’anima più peccatrice di questo mondo.
(Enrico V)

Il dolore infierisce proprio là dove si accorge che non è sopportato con fermezza. Poiché il ringhioso dolore ha meno forza di mordere l’uomo che lo irride e lo tratta con disprezzo.

Tu dici che ami la pioggia, ma quando piove apri l’ombrello.
Tu dici che ami il sole, ma quando splende cerchi l’ombra.
Tu dici che ami il vento, ma quando tira chiudi la porta.
Per questo ho paura quando dici che mi ami.

La tua crudeltà d’un tempo oggi m’aiuta,
poiché memore del dolore che allor provai
mi sentirei schiantato dal peso dei miei torti,
ché di bronzo non ho i nervi, né d’acciaio.
Se anche tu hai sofferto per le colpe mie
l’angoscia ch’io sentii, inferno saran stati quei momenti
ed io, tiranno, tempo non ebbi
di pesar quel che un dì patii per il tuo oltraggio.
O se quella cupa angoscia avesse ricordato
al mio sentir profondo quanto stronca un dolor sincero,
per poterti porgere, come allor tu offristi a me,
l’umile balsamo che dà conforto a cuori oppressi!
Ma la tua crudeltà d’un tempo è oggi una risorsa
per compensar quell’onta e riscattar la mia.
(Sonetto 120)

Tutti i luoghi, che l’occhio del Cielo vede, sono pel saggio porti di salvezza e asili di felicità.
(Riccardo II)

Quando non c’è più rimedio è inutile addolorarsi, perché si vede ormai il peggio che prima era attaccato alla speranza. Piangere sopra un male passato è il mezzo più sicuro per attirarsi nuovi mali.

Più bella è l’apparenza e peggiore l’inganno.
(Pericle, il principe di Tiro)

Chi non ha denaro, mezzi e pace, manca di tre buoni amici.

Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo!
(Riccardo III)

Meglio sapere di essere disprezzato, che vedersi disprezzato e adulato a un tempo.

Coloro che sono troppo sazi soffrono quanto coloro che non hanno da mangiare; quindi non è una fortuna trascurabile vivere nella via di mezzo. Il superfluo causa i capelli bianchi, mentre chi ha solo il necessario vive più a lungo.
(Il mercante di Venezia)

Chi si trova ridotto al peggio, ad esser la cosa più meschina e più avvilita dalla fortuna, sta sempre nella speranza, e non vive nella paura.

Tu che non scegli dall’apparenza hai sorte benigna e scegli bene: poiché ti è arrivata la fortuna sii contento e non cercarne un’altra.
(Il mercante di Venezia)

C’è una marea nelle cose degli uomini che, colta al flusso, mena alla fortuna; negletta, tutto il viaggio della vita s’incaglia su fondali di miserie.

Se la mia sorte vuol ch’io diventi re, ebbene: la sorte può incoronarmi senza ch’io muova un dito.
(Macbeth)

La fortuna di per se è una brava signora che non permette ai mascalzoni di prosperare a lungo sotto il suo governo.(Tutto è bene ciò che finisce bene)

Più la fortuna vuol favorire gli uomini, più li guarda con occhi minacciosi.

Maestro, vorrei sapere come vivono i pesci nel mare.
Come gli uomini sulla terra: i grandi si mangiano quelli piccoli.
(Pericle, Principe di Tiro)

Sei tutto ghiaccio; la tua gentilezza raggela.

La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c’è luogo dove non risplenda.
(La tempesta)

Il dolce latte dell’avversità, la filosofia.

È strano come la nostra natura sia tanto incline ad esporsi ai disagi, anche quando potrebbe farne a meno.
(Pericle, il principe di Tiro)

Del potere si abusa facilmente, quando non sia congiunto alla pietà.

Non desidero una rosa a Natale più di quanto possa desiderar la neve a maggio: d’ogni cosa mi piace che maturi quand’è la sua stagione.
(Pene d’amore perdute)

Dovrei paragonarti a un giorno d’estate?
Tu sei più amabile e più tranquillo.
Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di Maggio,
E il corso dell’estate ha fin troppo presto una fine.
Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo,
E spesso la sua pelle dorata s’oscura;
E ogni cosa bella la bellezza talora declina,
spogliata per caso o per il mutevole corso della natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà svanire,
Né perder la bellezza che possiedi,
Né dovrà la morte farsi vanto che tu vaghi nella sua ombra,
Quando in eterni versi nel tempo tu crescerai:
Finché uomini respireranno o occhi potran vedere,
Queste parole vivranno, e daranno vita a te.
(Sonetto 18)

Un politicante, uno che sarebbe stato capace di circuire anche Dio.

Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.
(Re Lear)

Ci vuole un padre saggio per conoscere il proprio figlio.

Possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi.
(Il mercante di Venezia)

I commedianti non son capaci di tener segreti; dicono tutto.

La sventura fa di un’ora un giorno.
(Riccardo II)

Strappate la reverenza agli sciocchi e vincolate lo spirito dei più saggi alle vostre false sembianze!

Per me, amico mio, non potrai mai essere vecchio,
qual eri la prima volta che incontrai il tuo sguardo,
tal oggi appare la tua bellezza; tre gelidi inverni
hanno scosso dalle foreste l’orgoglio di tre estati,
tre leggiadre primavere avvizzite in gialli autunni
ho visto nel susseguir delle stagioni,
tre fragranti Aprili arsero nel fuoco di tre Giugni
da quando ti vidi in fiore, giovane come ora.
(Sonetto 104)

Vedo così che il tempo è il vero tiranno dei mortali, li genera e li seppellisce, a suo piacimento. A loro, inascoltati, non resta che la fatalità.
(Pericle, il principe di Tiro)

Gioventù che al paese vuol restare, paesana nell’anima rimane.

Vivi per essere la meraviglia e l’ammirazione del tuo tempo.
(Macbeth)

Nulla può andare male se viene insieme ai soldi.

La fortuna guida dentro il porto anche navi senza guida.
(Cimbelino)

Ogni schiavo reca nella sua mano il potere di sopprimere la sua cattività.

Quando all’appello del silente pensiero
io cito il ricordo dei giorni passati,
sospiro l’assenza di molte cose bramate
e a vecchie pene lamento lo spreco della mia vita:
allora, pur non avvezzi, sento inondarsi gli occhi
per gli amici sepolti nella notte eterna della morte,
e piango di nuovo pene d’amor perdute,
e soffro lo stacco di tante immagini scomparse:
allora mi affliggo per sventure ormai trascorse,
e, di dolore in dolore, tristemente ripasso
l’infelice conto delle sofferenze già sofferte
che ancora pago come non avessi mai pagato.

Nulla sembra spregevole a quelli che vincono.

Gli uomini, in certi momenti, sono padroni del loro destino. La colpa non è delle nostre stelle, ma di noi stessi, che siamo degli schiavi.
(Giulio Cesare)

Un uomo può pescare con il verme che ha mangiato un re e mangiare il pesce che ha mangiato quel verme.

Quando la tua anima è pronta, lo sono anche le cose.
(Enrico V)

Vedo che i giudizi degli uomini formano un tutto unico colle loro fortune e che i fatti esteriori si trascinano dietro le loro qualità intime, per degenerare ugualmente.

A cena mi sono ingozzata di orrori.
(Macbeth)

No, non dire mai che il mio cuore è stato falso
anche se l’assenza sembrò ridurre la mia fiamma;
come non è facil ch’io mi stacchi da me stesso,
così è della mia anima che vive nel tuo petto:
quello è il rifugio mio d’amore; se ho vagato
come chi viaggia, io di nuovo lì ritorno
fedelmente puntuale, non mutato dagli eventi,
tanto ch’io stesso porto acqua alle mie colpe.
Non credere mai, pur se in me regnassero
tutte le debolezze che insidiano la carne,
ch’io mi possa macchiare in modo tanto assurdo
da perdere per niente la somma dei tuoi pregi:
perché niente io chiamo questo immenso universo
tranne te, mia rosa; in esso tu sei il mio tutto.
(Sonetto 109)

In cielo fanno economie: le candele sono tutte spente.

Pochi amano sentir parlare dei peccati che amano commettere.
(Pericle, il principe di Tiro)

Il discernimento è la parte migliore del valore.

Il tempo avanza a passo diverso con diverse persone. Ti dirò con chi il tempo va d’ambio, con chi il tempo va al trotto, con chi il tempo va al galoppo, e con chi sta fermo.
(Sogno d’una notte di mezza estate)

Il carosello del tempo porta con sé le sue vendette.

Il senno si affida molto al passar del tempo.

Quel che il tempo lesina agli uomini in fatto di capelli glielo risarcisce in fatto di spirito.

Con chi sta fermo il tempo? Con gli uomini di legge quando sono in ferie, perché essi dormono fra una sessione e l’altra, e non s’accorgono che il tempo si muove.

Quando son festa e giochi tutto l’anno, passare il tempo solo negli svaghi è tanto uggioso quanto lavorare.

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Frasi d’amore di Shakespeare

Apprezzato in tutto il mondo anche per aver trattato con passione e delicatezza la tematica amorosa, Shakespeare, con frasi d’amore e romantici pensieri, ha letteralmente conquistato il cuore dei lettori di ogni tempo. Anche chi non conosce approfonditamente le sue opere infatti non può dire di non aver mai citato alcune frasi di Shakespeare sull’amore. Rimedio infallibile contro ogni disguido sentimentale e passepartout validissimi persino per i cuori più aridi, gli aforismi d’amore di Shakespeare sapranno catturarvi e addolcire la vostra giornata con la loro poesia.

Quel che amore tracciò in silenzio,
accoglilo,
che udir con gli occhi è finezza d’amore
Ama chi ti ama,
non amare chi ti sfugge,
ama quel cuore che per te si strugge.
Non t’ama chi amor ti dice ma t’ama chi guarda e tace.

Per la verità, io non ti amo coi miei occhi,
perché essi vedono in te un mucchio di difetti;
ma è il mio cuore che ama quel che loro disprezzano
e, apparenze a parte, ne gode alla follia.
Né i miei orecchi delizia il timbro della tua voce,
né la mia sensibilità è incline a vili toccamenti,
né il mio gusto e l’olfatto bramano l’invito
al banchetto dei sensi con te soltanto.
Ma né i miei cinque spiriti, né i miei cinque sensi
possono dissuadere questo mio sciocco cuore dal tuo servizio,
avendo ormai perso ogni sembianza umana,
ridotto a schiavo e misero vassallo del tuo superbo cuore.
Solo in questo io considero la mia peste un bene:
che chi mi fa peccare, m’infligge pure la penitenza.
(Per la verità, io non ti amo coi miei occhi)

L’amore non guarda con gli occhi ma con la mente e perciò l’alato Cupido viene dipinto bendato.
(Sogno di una notte di mezza estate)

Ho imparato che non posso esigere l’amore di nessuno. Posso solo dar loro buone ragioni per apprezzarmi ed aspettare che la vita faccia il resto.

L’amore corre ad incontrar l’amore con la gioia con cui gli scolaretti fuggon dai loro libri; ma l’amore che deve separarsi dall’amore ha il volto triste degli scolaretti quando tornano a scuola.
(Romeo e Giulietta)

Non posso esprimere il mio amore in modo più affettuoso che con questo affettuoso bacio.
(Enrico VI)

Giulietta,
la morte ha libato il miele del tuo respiro
ma nulla ha potuto sulla tua bellezza.
(Romeo e Giulietta)

Amami o odiami, entrambi sono a mio favore. Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore, se mi odi, sarò sempre nella tua mente.

La pazzia, signore, se ne va a spasso per il mondo come il sole, e non c’è luogo in cui non risplenda.
(La dodicesima notte)

Ama chi ti ama, non amare chi ti sfugge, ama quel cuore che per te si strugge. Non t’ama chi amor ti dice ma t’ama chi guarda e tace.

Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.
(Romeo e Giulietta)

Un amore crollato, ricostruito, cresce forte, grande più di prima.

Sarai stanco amore, perché è tutto il giorno che cammini nella mia testa.
(Romeo e Giulietta)

Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti.
(Sogno d’una notte di mezza estate)

Dolce è l’alba che illumina gli amanti.

Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente.
(Romeo e Giulietta)

Chi crederà ai miei versi nel tempo futuro
se fossero riempiti dei tuoi più alti meriti?
eppure, lo sa il cielo, essi non sono che una tomba
che nasconde la tua vita e non mostra la metà dei tuoi pregi.

Se sapessi scrivere la bellezza dei tuoi occhi
e in nuovi metri misurare tutte le tue grazie,
l’epoca futura direbbe: “Questo poeta mente,
questi occhi celesti non toccarono mai volti terreni”.

Così le mie carte, ingiallite dall’età,
sarebbero derise, come vecchi ciarlieri più che veritieri,
e i pregi che ti spettano sarebbero definiti furor poetico
e prosodia forzata di un antiquato canto.

Ma se qualche tuo figlio vivesse in quel tempo,
tu vivresti due volte, in lui e nelle mie rime.
(Sonetto 17)

Quando è vero amore, anche il più banale dei sospetti incute paura; e se la paura cresce l’amore lo segue avvampando impetuosamente.

Un amore crollato, ricostruito, cresce forte, grande più di prima.
(Sonetto 119)

O, un bacio, lungo come il mio esilio, dolce come la mia vendetta.

Questa è l’estasi dell’amore.
(Amleto)

Se leggi questi versi
dimentica la mano che li scrisse:
t’amo a tal punto
che non vorrei restar
nei tuoi dolci pensieri,
se il pensare a me
ti facesse soffrire.
(All’amata)

Chi semina amore raccoglie felicità.

Parla piano, se parli d’amore.
(Molto rumore per nulla)

Chi semina amore raccoglie felicità.

Il corso di un vero amore non è mai andato liscio.
(Sogno di una notte di mezza estate)

Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama.

Se vivrai oltre la fine dei miei giorni
quando sordida morte avrà sepolto le mie ossa
e ti accadrà di guardare una volta ancora
queste povere righe del tuo defunto amico,
paragonale alle migliori di quell’epoca evoluta
ed anche se saranno superate da altre penne,
conservale per amor mio, non per il loro verso
sconfitto dal successo di altri più fortunati.
Accordami allor soltanto questo buon pensiero:
“Fosse il mio Poeta vissuto in sì fiorente età,
il suo amore avrebbe dato frutti ben più preziosi
tali da tener testa ai più celebri equipaggi:
ma se egli è morto e i poeti or scrivon meglio
leggerò loro per lo stile, lui per il suo amore.
(Sonetto 32)

L’amore è cieco e gli amanti non possono vedere le piacevoli follie che essi commettono.
(Romeo e Giulietta)

Essere saggio e amare eccede le capacità dell’uomo.

L’amore, com’io penso, e la ingenuità d’una lingua impacciata, pur senza parlare, sanno significare molto.
(Sogno di una notte di mezza estate)

Così come si beccano i colombi si vorrebbero mordicchiar gli sposi.

L’amore è vaporosa nebbiolina formata dai sospiri; se si dissolve, è fuoco che sfavilla scintillando negli occhi degli amanti; s’è ostacolato, è un mare alimentato dalle lacrime degli stessi amanti. Che altro è esso? Una follia segreta, fiele che strangola e dolcezza che sana.
(Romeo e Giulietta)

Lo specchio non mi convincerà che sono vecchio,
finché tu e giovinezza avrete la stessa età;
ma quando in te io scorgerò i solchi del tempo
attenderò che morte dia pace ai giorni miei.
Poiché tutta la bellezza che ti inonda
altro non è che degna veste del mio cuore
che vive nel tuo petto, come il tuo nel mio:
come potrei dunque esser io più vecchio?
Perciò, amore, abbi cura di te stesso
così come io farò, non per me, ma per te
custodendo il tuo cuore che terrò così prezioso
qual tenera nutrice il suo bimbo da mal protegga.
Non sperare nel tuo cuore quando il mio sarà distrutto:
tu mi hai donato il tuo non per averlo indietro.
(Sonetto 22)

Più di una bella impiccagione previene un pessimo matrimonio.

Chi mai amò che non abbia amato al primo sguardo?
(Come vi piace)

Come posso cantare equamente i tuoi meriti
se tu sei tutto il meglio di me stesso?
A cosa può servirmi la lode del mio io?
E se lodo te, cos’altro è se non l’elogio mio?
Anche per questo dobbiamo vivere divisi
e lasciar che il nostro amore perda la sua unita’,
affinché con questa separazione io possa dare
quanto a te dovuto e che tu solo meriti.
O lontananza, quale tormento tu saresti,
se l’amaro ozio non m’accordasse la dolce libertà
di occupare il tempo in pensieri d’amore,
che dolcemente inganna sia tempo che pensieri,
e se non m’insegnassi come divider uno in due
lodando la presenza di chi in realtà è lontano.
(Sonetto 39)

Un vero amore non sa parlare.

Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si consumano al primo bacio. Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia. Perciò ama moderatamente: l’amore che dura fa così.
(Romeo e Giulietta)

I viaggi finiscono laddove s’incontrano gli amanti.

Cleopatra: “Se è amore davvero, dimmi quant’è”.
Antonio: “È un amore miserabile quello che si può misurare”.
Cleopatra: “Voglio fissare un limite sino al quale essere amata”.
Antonio: “Allora dovrai per forza scoprire nuovo cielo, nuova terra”.
(Antonio e Cleopatra)

Gli uomini muoiono sempre e i vermi li distruggono, ma non si distrugge l’amore.

D’ora in avanti tu chiamami “Amore”, ed io sarò per te non più Romeo, perché m’avrai così ribattezzato.
(Romeo e Giulietta)

Non mangia che colombe l’amore, e ciò genera sangue caldo, e il sangue caldo genera caldi pensieri e i caldi pensieri generano calde azioni, e le calde azioni sono l’amore.

“Come e dimmi, perché, sei entrato qui dentro?”
“Sulle ali leggere dell’amore ho scavalcato questi muri. L’amore non teme ostacoli di pietra. Amore quando a una cosa tende, è ardimentoso e pronto.”
(Romeo e Giulietta)

È meglio essere tradito davvero, che saperlo sì e no.

L’amore fugge come un’ombra l’amore reale che l’insegue, inseguendo chi lo fugge, fuggendo chi
l’insegue.
(Le allegre comari di Windsor)

Non l’amore bisogna dipingere cieco, ma l’amor proprio.

L’amore dei giovani non sta nel cuore, ma negli occhi.
(Romeo e Giulietta)

L’amore è la più saggia delle follie, un’amarezza capace di soffocare, una dolcezza capace di guarire.

Amor è troppo giovane per capir che sia coscienza
eppure chi non sa che ha vita dall’amore?
Quindi amabile intrigante, non m’accusare troppo
nel dubbio ch’io ti provi colpa dei miei errori.
Perché se tu m’inganni, abbandono anch’io
all’inganno volgar dei sensi il nobile mio spirito;
l’anima sussurra al corpo che in amor
potrà trionfare: la carne altro dir non ode,
e levandosi al tuo nome indica solo te
sua trionfante preda. Fiera di tal successo,
s’appaga diventando il misero tuo schiavo,
forte alle tue voglie, al tuo fianco prono.
Non manca di coscienza che io la chiami “amore”
perché è colpa del suo amore se io mi ergo e cado.
(Sonetto 151)

L’amore è una tenera cosa? È troppo rude, troppo brutale, troppo aspro e punge come una spina.
(Romeo e Giulietta)

Insegnami a scordarmi di pensare.

Amore va verso amore.
(Romeo e Giulietta)

Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, e se così fosse… mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.

Se non ricordi che Amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.
(Come vi piace)

Eppure altro non desidero se non ciò che già possiedo; il cuore mio, allo stesso modo del mare, è privo di limiti; e ancora come il mare il mio amore è profondo: più te ne do e più ne ho, poiché entrambi sono infiniti.
(Romeo e Giulietta)

Prezioso mi è il tuo cuore per tutti i cuori
che mancandomi consideravo come morti,
e ivi amor predomina con tutte le sue doti
e vivon quegli amici che pensavo ormai sepolti.
Quante sante rispettose funeree lacrime
un caro devoto amore ha strappato agli occhi miei
qual tributo a quei morti che or si svelano
memorie lontane che in te giacciono rinchiuse!
Tu sei la tomba ove sepolto vive l’amore
circondato dai ricordi dei miei passati affetti,
che ti hanno ceduto quanto di mio avevano
quel che era di molti, ora è soltanto tuo:
in te io vedo le loro immagini che ho amato,
e tu con loro, hai tutto il tutto mio.
(Sonetto 31)

Quando non sarai più parte di me ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.
(Romeo e Giulietta)

Guardatevi dalla gelosia, mio signore! È un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre. Beato vive quel cornuto il quale, conscio della sua sorte, non ama la donna che lo tradisce: ma oh!, come conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si strugge d’amore!
(Otello)

Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
(Romeo e Giulietta)

Guarda come appoggia la guancia alla sua mano: Oh, potessi essere io il guanto di quella mano e poter così sfiorare quella guancia!
(Romeo e Giulietta)

Oh che amore potente!
Che a volte fa di un uomo una bestia,
e altre, di una bestia un uomo.
L’amore guarda non con gli occhi ma con l’anima.
(Sogno di una notte di mezza estate)

Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l’altro s’allontana
(Sonetto 116)

Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente.
(Romeo e Giulietta)

Salutarsi è una pena così dolce, che ti direi addio fino a domani.

Il mio cuore è così stretto al tuo, che del mio col tuo si può fare un solo cuore.
(Sogno di una notte di mezza estate)

Ti seguirò, ovunque vai, e farò dell’inferno un paradiso se morirò per mano di chi adoro.
(Sogno di una notte di mezza estate)

Quando avrai deciso di non stimarmi più
ed esporrai i miei meriti al pubblico disprezzo,
contro me stesso combatterò al tuo fianco
e proverò che sei sincero pur sapendoti spergiuro.
Conoscendo a fondo ogni mia mancanza
a tuo sostegno potrei portare a conoscenza
colpe nascoste di cui mi son macchiato,
affinché perdendomi tu possa averne gloria:
e in tal modo anch’io ne sarei gratificato;
perché volgendo a te ogni mio pensiero d’amore,
le gravi accuse che imputerò a me stesso,
dando a te un vantaggio, doppio per me sarà.
Il mio amore è così grande, talmente ti appartengo,
che per la tua ragione sopporterò ogni torto.
(Sonetto 88)

Tutti i giorni son notti per me, finché io non ti vedo, e giorni luminosi son le notti quando mi appari in sogno.
(Sonetto 43)

Con le ali dell’amore ho volato oltre le mura, perché non si possono mettere limiti all’amore e ciò che amor vuole amore osa.
(Romeo e Giulietta)

Una metà di me è vostra, l’altra metà è ancor essa vostra. Vorrei poterla dir mia. Ma se è mia, ne consegue che è vostra. E così è tutto vostro!
(Il mercante di Venezia)

Essendo schiavo tuo, che altro potrei fare
se non servir ore e momenti di ogni tuo volere?
Non è prezioso il tempo che io ho da spendere,
né servigi da rendere finché tu non li chieda.
Né oso io dolermi di quei momenti senza fine
mentre, mio signore, guardo l’ora in tua attesa,
né giudico esasperante l’amarezza dell’assenza
quando al tuo servitore tu hai detto addio.
Né oso domandare al mio pensier geloso
ove tu possa essere o supporre cosa stia facendo,
ma in triste schiavitù io aspetto e solo penso
quanto tu renda felice chi ti sta vicino.
L’amore è così sciocco che in ogni tuo piacere,
qualunque sia il tuo agire, non crede in alcun male.
(Sonetto 57)

Vi amo tanto con tutto il cuore che non me ne resta per dichiararvelo.
(Molto rumore per nulla)

Ascolta la mia anima parlare. Nell’istante stesso in cui ti ho vista, il mio cuore ha volato al tuo servizio.
(La tempesta)

E così te ne vai, amore mio, mio signore, mio sposo, mio amico, mio tutto! Voglio avere tue notizie ogni giorno dell’ora, sì, dell’ora, ci sono molti giorni in un minuto… Ahimè, a contare il tempo in questo modo, chi sa quanti anni avrò prima di rivedere il mio Romeo!
(Romeo e Giulietta)

Dubita che le stelle siano fuoco;
dubita che il sole si muova;
dubita che la verità sia mentitrice:
ma non dubitare mai del mio amore.
(Amleto)

Non sia mai ch’io ponga impedimenti
all’unione di anime fedeli; Amore non è Amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l’altro s’allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.
(Sonetto 116)

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Aforismi di Shakespeare sulle donne

Esperto conoscitore dell’animo femminile, Shakespeare ha sempre affidato alle donne ruoli centrali nelle sue opere. E se quello che scriveva Virginia Woolf nel suo saggio A Room of One’s Own (Una stanza tutta per sé) fosse vero? La celebre poetessa ipotizzava, trattando il delicato tema del ruolo della donna nella scrittura letteraria, che il celebre scrittore inglese potesse avere una sorella che lo avrebbe aiutato a delineare con tanta delicatezza e capacità il mondo femminile. Nel ricco repertorio di frasi poetiche e profonde sull’universo femminile infatti è anche possibile scovare alcune frasi sulla violenza sulle donne di Shakespeare. Ecco quindi a voi, estrapolate dalle sue opere più famose, tante bellissime frasi di William Shakespeare sulle donne.

Uno spirito deforme è meno orribile nel diavolo che in una donna.
(Re Lear)

Per tutte le violenze consumate su di lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le sue ali che avete tarpato,
per tutto questo:
in piedi, signori, davanti ad una Donna!

Gli uomini sono come aprile quando corteggiano, dicembre quando sono sposati; le donne sono maggio quando sono ragazze, ma il cielo cambia quando sono diventate delle mogli.

Una donna è un piatto per gli dei, se a condirla non è il diavolo.

Le donne parlano due lingue, una delle quali è verbale.

Voi che della donna avete tutte le bellezze avete anche un cuore di donna, che ha sempre aspirato a fare spicco, alla ricchezza, all’autorità.
(Enrico VIII)

Non si è ancor mai vista donna bella e stupida.

Dovessero disperarsi tutti quelli che han mogli fuorviate, un buon decimo dell’umanità si dovrebbe impiccare.
(Come vi piace)

Gli occhi della mia donna non sono come il sole;
Il corallo è assai più rosso del rosso delle sue labbra;
Se la neve è bianca, allora i suoi seni sono grigi;
Se i capelli sono crini, neri crini crescono sul suo capo.
Ho visto rose damascate, e rosse, e bianche,
Ma non ne vedo sulle sue guance;
E in certe fragranze c’è più delizia
Che nel fiato che la mia donna esala.
Amo sentirla parlare, eppure so
Che la musica ha un suono molto più lieto.
Ammetto di non aver mai visto camminare una dea,
Ma la mia donna, quando cammina, calpesta il suolo.
E malgrado tutto ciò, ritengo che la mia amata sia straordinaria
Come ogni altra donna falsamente cantata con immagini esagerate.
(Sonetto 130)

Quale autore al mondo potrà insegnarvi la bellezza come uno sguardo di donna?
(Pene d’amore perdute)

È mai possibile che la modestia seduca i nostri sensi più che la leggerezza della donna?

Non sai che sono una donna? Quando penso, devo parlare!
(Come vi piace)

La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata.

Fragilità, il tuo nome è donna.

È bella e quindi può esser corteggiata; è donna e quindi può essere conquistata.

Una donna deve a suo marito la deferenza che un suddito deve al suo principe.

Non c’è modo che gli uomini esistano senza che le donne lavorino a mezza giornata?

Se i baci fossero l’unico piacere che il letto può dare, una donna vorrebbe sempre un’altra donna sposare.

È mai possibile che la modestia seduca i nostri sensi più che la leggerezza della donna?

Procura che la tua amata sia più giovane di te, o il tuo affetto per lei non durerà.

Un giovanotto sposato è un uomo rovinato.

Non si è mai vista bella donna che non facesse smorfie davanti a uno specchio.

L’inferno non è mai tanto scatenato quanto una donna offesa.

O cuor di tigre nella pelle d’una donna.
(Enrico VI)

Chiudete l’uscio davanti allo spirito di una donna e questo prenderà il volo fuori dalla finestra.
(Come vi piace)

Come può rimetterci l’amore una donna che sa farsi valere?
(Tutto è bene quel che finisce bene)

I clamori avvelenati di una donna gelosa sono più micidiali dei denti di un cane idrofobo.
(Commedia degli errori)

Una donna disonesta non è una donna.
(Pericle, il principe di Tiro)

Agli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutriscono il mondo.
(Pene d’amor perduto)

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Shakespeare in love: frasi tratte dal celebre film

Film del 1998 diretto da John Madden e interpretato da Joseph Fiennes e Gwyneth Paltrow, Shakespeare in love racconta dell’innamoramento di William Shakespeare per la nobildonna Lady Viola durante la preparazione di Romeo e Giulietta. Pluripremiata e apprezzatissima dagli amanti del poeta inglese, la pellicola è ricca di frasi bellissime, aforismi e citazioni che non possiamo non ricordare in questo approfondimento dedicato alle frasi celebri di Shakespeare.

Se potessi scrivere la bellezza dei suoi occhi, sono nato per guardarli e conoscere me stesso.

“Ditemi, quanto l’amate?”
“Come un contagio e la sua cura insieme, come la pioggia e il sole, come il freddo e il caldo (…) se potessi scrivere la bellezza dei suoi occhi… Sono nato per amarli e conoscere me stesso”.
“E le sue labbra?”
“Al mattino ogni rosa appassirebbe sul suo stelo se potesse invidiarle”.

Sono il buffone della sorte!

L’amore non sa niente di ranghi o di rive del fiume, può scoccare tra una regina e un mendicante che interpreta la parte del re.

Ho paura, poiché è notte che soltanto un sogno, troppo seducente e dolce per avere sostanza.

Chi sei tu che, avvolta nella notte, inciampi così nei miei pensieri più profondi?

I drammaturghi ci imbrogliano sull’amore. Lo rendono carino, comico, lascivo, ma non possono renderlo vero.

Questa non è la vita: è una stagione rubata.

Io voglio avere poesia nella mia vita e avventura e amore. Amore soprattutto. Non gli artificiosi atteggiamenti dell’amore, ma l’amore che sconvolge, una vita irrefrenabile e ingovernabile! Come un’agitazione del cuore, nulla che si possa afferrare! Giunga la rovina o l’ebbrezza!

Il veliero coraggioso viene ridotto in pezzi e tutte le anime inermi in esso contenute annegano, tutte tranne una, una donna la cui anima è più grande dell’Oceano e il cui spirito è più forte dell’abbraccio del mare. Non è per lei una fine in acqua, ma una nuova vita che ha inizio su una riva sconosciuta. Sarà una storia d’amore perché lei sarà la mia eroina in eterno, e il suo nome sarà Viola.

Ti amo Will, ben oltre la poesia.

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William Shakespeare: frasi sulla vita

Universalmente riconosciute come veri e propri capolavori, le opere e le frasi di William Shakespeare abbracciano così tanti temi e argomenti da appassionare un pubblico vastissimo. Che trattino del tempo che passa o di tematiche filosofiche, d’amore, di morte e di giustizia, le frasi di Shakespeare sulla vita sono davvero un’ottima fonte di ispirazione per riflessioni profonde e dediche di ogni tipo. In questa sezione troverete alcune delle più significative frasi di William Shakespeare sulla vita, preziose frasi per ogni occasione che attingono alla variegata tavolozza dei sentimenti umani.

Piacere e vendetta sono più sordi delle bisce alla voce di una decisione giusta.
(Troilo e Cressida)

Parlare in favore della verginità significa accusare vostra madre.
(Tutto è bene quel che finisce bene)

Quando la legge non può far valere i propri diritti, rendete almeno legittimo che la legge non impedisca di infliggere i torti.
(Re Giovanni)

È meglio un imbecille spiritoso che un savio imbecillito.
(La dodicesima notte)

Col tempo finiamo con l’odiare ciò che spesso temiamo.
(Antonio e Cleopatra)

L’inferno è vuoto e tutti i diavoli sono qui.

È ben pagato chi è ben soddisfatto.

La bellezza da sola basta a persuadere gli occhi degli uomini, senza bisogno d’oratori.

Le cose senza rimedio dovrebbero essere anche senza interesse.
(Macbeth)

I vigliacchi muoiono molte volte prima della loro morte. L’uomo coraggioso non ha l’esperienza della morte che una volta sola. Di tutte le meraviglie che ho sentito fino ad oggi, la più strana mi sembra quella che gli uomini dovrebbero temere, vedendo quella morte, una fine necessaria. Arriverà quando deve arrivare
(Giulio Cesare)

Non siamo nati per supplicare, ma per comandare.

Chi si accorcia di vent’anni la vita, accorcia di altrettanto la paura della morte.
(Giulio Cesare)

La vita è un’ombra che cammina, un povero attore che si agita e pavoneggia la sua ora sul palco e poi non se ne sa più niente. È un racconto narrato da un idiota, pieno di strepiti e furore, significante niente.
(Macbeth)

Ci sono spazio e mezzi per ogni uomo vivente.

Noi siamo per gli dei quel che sono le mosche per un ragazzo capriccioso: ci uccidono per divertirsi.
(Re Lear)

Tutto il mondo è una perpetua tempesta in cui perdi via via le persone che ami.
(Pericle, il principe di Tiro)

Non c’è mai stato un filosofo che potesse sopportare pazientemente il mal di denti.
(Molto rumore per nulla)

Il mondo intero è un palcoscenico, e gli uomini e le donne, tutti, non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diversi ruoli.
(Come vi piace)

L’uomo che si agita fa scoppiare di risate gli angeli.

Vuoi essere simile alla natura degli dei? Sii misericordioso con gli animali: la dolce misericordia è il vero segno della nobiltà.

Finché possiamo dire: “quest’è il peggio”, vuol dir che il peggio ancora può venire.
(Re Lear)

Preferirei dover rimettermi a curare le mie ferite piuttosto che sentir raccontare come le ho ricevute.
(Coriolano)

Quando ambiamo al meglio, spesso roviniamo ciò che è bene.

Il pensiero della morte è come uno specchio, in cui la vita è apparenza, breve come un sospiro. Fidarsene è errore.
(Pericle, il principe di Tiro)

Non vi è profitto là dove non vi è piacere.
(La bisbetica domata)

Nulla si è ottenuto, tutto è sprecato, quando il nostro desiderio è appagato senza gioia. Meglio essere ciò che distruggiamo, che inseguire con la distruzione una dubbiosa gioia.
(Macbeth)

Ciò che brami ardentemente tu vorresti ottenerlo santamente: non vuoi barare, ma accetteresti di vincere con l’inganno.

Ogni fatica che ci è grata ha con sé il suo rimedio.

Non si apprezza il valore di quel che abbiamo mentre ne godiamo, ma appena lo perdiamo e ci manca, lo sopravvalutiamo, e gli troviamo il pregio che il possesso rendeva invisibile, fino a che era nostro.

La morte, questo fiero sergente, è severa nella sua custodia.

L’uomo deve sopportare il suo andarsene di qua, così come il venirci. La maturità è tutto.

Ogni colpa sembra mostruosa finché non arriva un’altra colpa che le sia compagna.

Il coraggio insorge all’occasione.

Non c’è belva tanto feroce che non abbia un briciolo di pietà. Ma io non ne ho alcuno, quindi non sono una belva.

I nostri dubbi sono dei traditori che ci fanno spesso perdere quei beni che pur potremmo ottenere, soltanto perché non abbiamo il coraggio di tentare.

Quanto spesso gli uomini sono stati allegri poco prima di morire!

Si dice che muore giovane chi è tanto giovane e saggio.

Spengiti, spengiti breve candela! La vita non è che un’ombra che cammina, un povero commediante che si pavoneggia e si agita, sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e di furore, che non significa nulla.

Ciò che brami ardentemente tu vorresti ottenerlo santamente: non vuoi barare, ma accetteresti di vincere con l’inganno.

Ogni fatica che ci è grata ha con sé il suo rimedio.

Se si trattasse ognuno a seconda del suo merito, chi potrebbe evitare la frusta?

È provato che l’umiltà servì sempre da scala all’ambizione, quando questa è giovane, e chi sale le volge sempre il volto; ma poi, raggiunto l’ultimo gradino, volta il dorso alla scala, e guarda in alto sdegnoso ormai degli umili gradini grazie ai quali è salito fin lassù.

Non sei senza ambizione, ma ti manca la crudeltà che deve accompagnarla.
(Macbeth)

Colui che non può contare su alcuna musica dentro di sé, e non si lascia intenerire dall’armonia concorde di suoni dolcemente modulati, è pronto al tradimento, agli inganni e alla rapina: i moti dell’animo suo sono oscuri come la notte, e i suoi affetti tenebrosi come l’Erebo. Nessuno fidi mai in un uomo simile.

Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto insieme alle loro ossa.

Il buon successo di un’arguzia si trova tutto nell’orecchio di colui che l’ascolta, e non nella lingua di colui che la proferisce.

Il silenzio è l’araldo più perfetto della gioia: sarei ben poco felice se fossi capace di dire quanto.
(Molto rumore per nulla)

Debbo essere crudele solo per esser giusto.

I nostri istinti sono come i topi che mangiano voraci i loro veleni sempre inseguendo il male che li asseta e, se bevono, muoiono.

Folle è chi si fida della docilità del lupo, della salute di un cavallo, dell’amore di un ragazzo, del giuramento di una puttana.
(Re Lear)

Credo sì e no, come uno che ha paura di sperare e che sperando sa di aver paura.

Il vaso vuoto è quello che rende il suono più ampio.

Non tentare un uomo disperato.

Il nostro corpo è un giardino di cui è giardiniere la nostra volontà.
(Otello)

È la reputazione una veste effimera e convenzionale, guadagnata spesso senza merito e perduta senza colpa.

Il buono e il cattivo dipendono dal pensiero di chi li rende tali.

Non vi è corazza più forte di un cuore incontaminato! Tre volte armato è chi difende il giusto; e inerme, sebbene coperto di ferro, è colui la cui coscienza è corrotta dall’ingiustizia.

Se fare fosse facile quanto sapere ciò che va fatto, le cappelle sarebbero chiese e le catapecchie dei poveri palazzi principeschi.
(Il mercante di Venezia)

Nulla possiamo dire nostro, eccetto la morte.

Se ci pungete, non sanguiniamo, e se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate, non moriamo? E se ci fate torto, non ci vendicheremo.
(Il mercante di Venezia)

Con un’aria devota e un’azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo.

Non v’è che frode in uno scellerato; ma un codardo è peggio cento volte di un bicchier di vino adulterato; uno scellerato codardo.

Commetti il più vecchio dei peccati nel più nuovo dei modi.

Attraverso le vesti stracciate si mostrano i vizi minori: gli abiti da cerimonia e le pellicce li nascondono tutti.
(Re Lear)

L’uomo morendo salda tutti i debiti.
(La Tempesta)

Io oso ciò che è umano; chi osa di più non è uomo.
(Macbeth)

Eppure non mi pare peccato imbrogliare colui che spera di vincere barando.

Ah, è cosa eccellente possedere la forza d’un gigante, ma usarla da gigante, è tirannia!
(Misura per misura)

Eretico sarà chi accenda il rogo, non già colei che vi brucerà dentro!
(Il racconto d’inverno)

Il diavolo sa ben citare la Sacra Scrittura per i suoi scopi.
(Il mercante di Venezia)

Se uno passasse un anno intero in vacanza, divertirsi sarebbe stressante come lavorare.
(Enrico IV)

La parte migliore del coraggio è la discrezione.
(Enrico IV)

Gli unicorni possono essere indotti in inganno per mezzo degli alberi; gli orsi per mezzo degli specchi; gli elefanti per mezzo delle buche; i leoni per mezzo delle reti, e gli uomini, infine, per mezzo dell’adulazione.
(Giulio Cesare)

Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio.
(Come vi piace)

Non aver paura della grandezza: alcuni nascono grandi, alcuni la conquistano e alcuni la ricevono dall’alto.
(La dodicesima notte)

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Frasi di Shakespeare: Romeo e Giulietta

La storia d’amore per eccellenza, che ha appassionato generazioni intere, è quella tra Romeo e Giulietta, la famosa tragedia composta tra il 1594 e il 1596. Che voi abbiate letto l’opera o visto il film sicuramente avrete sentito o pronunciato almeno una volta la famosa frase: “O Romeo Romeo, perché sei tu Romeo?”. Oltre ai tanti aforismi di Shakespeare che vi abbiamo già proposto della tragedia, di seguito troverete altre frasi di Shakespeare sull’amore tratte dall’opera, per rivivere insieme la storia delle due famiglie rivali Montecchi e Capuleti con le frasi Shakespeare di Romeo e Giulietta.

Ride delle cicatrici colui che non è mai stato ferito

Il mio cuore ha amato fino ad ora? abbandonalo, vista! Perché non ho mai visto la vera bellezza fino a questa notte.

Buonanotte buonanotte! la separazione è un dolce dispiacere, che dirò buona notte fino a domani.

Non sprecare il tuo amore per qualcuno che non lo apprezza.

Queste delizie violente hanno fini violenti e nella loro trionfo muoiono, come fuoco e polvere che, mentre si baciano, consumano.

L’amore è pesante e leggero, luminoso e scuro, caldo e freddo, malato e sano, addormentato e sveglio.

Le donne possono cadere quando non c’è forza negli uomini.

L’amore è un fumo creato con il fumo dei sospiri.

L’amore è tutto tranne quello che è!

O insegnami come dovrei dimenticare di pensare.

Vai saggiamente e lentamente. Coloro che si precipitano inciampano e cadono.

Cosa c’è in un nome? quella che chiamiamo rosa con qualsiasi altro nome avrebbe un odore dolce.

Guarda come si appoggia la guancia sulla mano. Oh, che fossi un guanto su quella mano per poter toccare quella guancia.

Non giurare per la luna, perché cambia costantemente. allora anche il tuo amore cambierebbe.

Perché non è mai stata una storia più triste di questa di Giulietta e del suo Romeo.

La mia generosità è illimitata come il mare, il mio amore profondo; più ti do, più ne ho, perché entrambi sono infiniti.

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Sogno d’una notte di mezza estate: frasi e citazioni tratte dalla nota commedia

Famosissima opera di argomento comico del poeta è poi “A Midsummer Night’s Dream“, ossia Sogno d’una notte di mezza estate. Frasi ricche di sentimento, pensieri romantici e splendide immagini vanno a comporre l’opera shakespeareana che ha ispirato molte interpretazioni teatrali e trasposizioni cinematografiche. Date un’occhiata a questa carrellata di frasi particolari! Se siete alla ricerca di dediche ricche di pathos e bellissime frasi, Sogno d’una notte di mezza estate sarà senza dubbio una preziosa fonte d’ispirazione!

Costui, vostra grazia, m’ha stregato il cuore di mia figlia. Sì, tu, Lisandro, coi tuoi versi e coi tuoi pegni d’amore che vi siete scambiati al lume della luna.

Gli innamorati hanno, come i pazzi, un cervello tanto eccitabile e una fantasia tanto feconda, che vedono assai più cose di quante la fredda ragione riesca poi a spiegare.

Amore coglie da se stesso il senso del parlare amoroso.

E t’amo. Perciò vieni con me. Metterò fate al tuo servizio che ti porteranno gioielli presi in fondo al mare e canteranno per te che dormi su un giaciglio di fiori. Raffinerò la tua natura grossolana, ti muoverai come uno spirito dell’aria.

A cose basse e vili, senza pregio, può l’amore dar forme nobili e degne: perché l’amore non guarda con gli occhi ma con la fantasia.

Non può esserci mai niente di male In ciò che è offerto con zelo innocente.

Ti seguirò: l’inferno sarà per un cielo se morirò per mano dell’uomo che amo.

I quattro giorni saranno in soffio calati nella notte; le quattro notti avranno presto, in sogni, soffiato via il tempo e la nuova luna, esile arco d’argento teso in cielo, dal cielo veglierà sulla notte dei nostri riti solenni.

È quando tutto è in perfetto accordo, nella scelta e nel resto, ecco, allora, guerra morte o malanni a stringere d’assedio l’amore; a renderlo momentaneo come un rintocco; un momento d’ombra labile, il sogno fuggitivo di un attimo; un lampo che nella notte di tenebra fitta svela cielo e terra in un palpito, ma prima che tu possa dire, le mascelle del buio se lo sono ingoiato. Così pronta è a sparire ogni cosa che brilla.

Mondi interi mi fanno compagnia in questo bosco, perché tu ai miei occhi sei tutto il mondo: come dire, quindi, che sono sola, dal momento che ho tutto il mondo che ora qui mi guarda?

Noi due insieme come doppie ciliegie siam cresciute, divise in apparenza, però unite nella separazione: belle bacche nate entrambe su un ramo, in apparenza corpi distinti, però un solo cuore, come i colori su uno stesso stemma, dallo stesso cimiero incoronati.

La tua bellezza è la mia garanzia: non è mai notte se ti guardo in viso, perciò penso che questa non sia notte.

In quei silenzi ho colto un benvenuto. Nel pudore del pavido rispetto leggevo più che nella lingua sciolta dell’eloquenza ardita e impertinente. L’affetto e una semplicità impacciata a mio parere dicono di più dicendo meno.

Ahimè, da quanto ho potuto leggere o udire di racconti e storie vissute, la strada del vero amore non è mai piana.

Pazzo, amante, poeta: tutti e tre sono composti sol di fantasia.

Ecco perché si dice che Amore sia un bambino: perché spesso s’inganna nelle scelte.

Non c’è occhio d’uomo che abbia mai sentito, né orecchio che abbia mai veduto, non c’è mano che abbia mai assaggiato, né lingua che abbia mai toccato, e tantomeno cuore che abbia mai raccontato un sogno come il mio.

Può ben dire la sua un leone, quando a dir la loro ci sono tanti asini in giro.

Le più feroci non hanno un cuore come il tuo. Fuggi quando vuoi, e la storia sarà invertita: Apollo scappa e Dafne lo rincorre; la colomba insegue il grifone; la mite cerva corre ad afferrare la tigre. Vana corsa, quando la vigliaccheria ci insegue e la prodezza fugge.

La tua virtù è la mia sicurezza. E allora non è notte se ti guardo in volto, e perciò non mi par di andar nel buio, e nel bosco non manco compagnia perché per me tu sei l’intero mondo. E come posso dire d’esser sola se tutto il mondo è qui che mi contempla?

L’amore può dar forma e dignità a cose basse e vili, e senza pregio; ché non per gli occhi Amore guarda il mondo, ma per sua propria rappresentazione, ed è per ciò che l’alato Cupido viene dipinto col volto bendato.

Ciò che il tuo occhio al risveglio vedrà il tuo vero amore diventerà.

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Shakespeare: frasi dall’Amleto

“Essere o non essere”, ecco forse il passaggio più famoso della storia del teatro! L’Amleto è una delle opere drammaturgiche più famose al mondo ed è considerata dalla critica il più grande capolavoro dello scrittore inglese, oltre che una delle più importanti opere letterarie di sempre. Scritto tra il 1600 e il 1602 da Shakespeare, Amleto, con le sue frasi ricche di significato, è senza dubbio uno dei drammi più apprezzati dagli amanti delle frasi e degli aforismi di Shakespeare.

Essere o non essere. Questo è il problema.

Dubita che di fuoco siano gli astri, dubita che si muova il sole, dubita che menzognero sia il vero, ma non dubitare del mio amore. Oh cara Ofelia, sono maldestro a fare versi, non ho l’arte di scandire i miei gemiti, ma che ti ami moltissimo, oh moltissimo, credilo. Addio.

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.

Mendicante qual sono, sono povero di ringraziamenti; e i miei ringraziamenti, cari amici, sono sinceramente troppo cari anche a pagarli un soldo.

Fragilità, il tuo nome è donna.

Il tuo per sempre, amatissima signora, finché questo corpo gli apparterrà, Amleto.

Quand’è forte l’amore, anche il più lieve sospetto è già paura; e se il timore cresce l’amore avvampa impetuoso anch’esso.

L’ambizione la ritengo di natura così aerea e leggera da essere soltanto l’ombra di un’ombra.

Esistono più cose in cielo e sulla terra, di quante tu ne possa immaginare.

La sostanza degli ambiziosi è l’ombra di un sogno. Un sogno non è che un’ombra.

Novità? Nulla monsignore, se non che il mondo si è fatto onesto.

È una bella prigione il mondo.

Dio vi ha dato un viso e voi ve ne create un altro.

Niente è buono o malvagio in sé, è il pensiero che lo rende tale.

Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere.

Gemendo siamo venuti al mondo. Quando si nasce si piange perché ci si ritrova in questo palcoscenico di matti.

Non prendere in prestito e non prestare, perché il prestito spesso si perde con l’amico e far debiti rovina il filo dell’economia.

Basta una stilla di male per gettare un’ombra infamante su qualunque virtù.

La brevità è l’anima del senno, e il parlar troppo un fronzolo esteriore.

Nella paura è la miglior salvezza.

“Orazio! Pensa, con la fantasia noi potremmo seguire tutto il corso della polvere illustre di Alessandro fino a trovarla a fungere da tappo a un barile di birra. Non ti pare?”
“Congettura un po’ strana, in verità”.
“Niente affatto. Si tratta di seguirla camminando sul filo della logica. Ecco: Alessandro, morto e seppellito, ritorna polvere. Polvere è terra; e con la terra che si fa? La creta. E perché con la creta in che è ridotto non possiamo turare un barilotto?”.

Quand’anche foste casta come il ghiaccio, e pura come la neve, non sfuggireste per questo alla calunnia.

Polonio: “Che cosa state leggendo, mio signore?”
Amleto: “Parole, parole, parole”.

È forse più nobile soffrire, nell’intimo del proprio spirito, le pietre e i dardi scagliati dall’oltraggiosa fortuna, o imbracciar l’armi, invece, contro il mare delle afflizioni, e combattendo contro di esse metter loro una fine?

Le azioni dei malvagi non possono sfuggire agli occhi degli uomini. Con tutto il suo sforzo la terra non riesce a nasconderle.

Davvero e l’ambizione la ritengo di natura così aerea e leggera da essere soltanto l’ombra di un’ombra.

È un destino comune, lo sai: tutto ciò che vive deve morire, passando per via di natura all’eternità.

Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno.

Potrei essere rinchiuso in un guscio di noce e tuttavia ritenermi Re di uno spazio infinito, se non fosse che faccio brutti sogni.

È una bella prigione, il mondo.

Chi è vivo morirà , passando dalla natura all’eternità.

Quando il sangue bolle l’anima incita la lingua ad esprimere sacri voti. Fuochi fatui, figlia mia, che emettono più luce che calore, che sono già svaniti non appena pronunciati.

Mentre dormivo la mano di un fratello mi carpì in un sol colpo la vita, la corona e la regina!

Non ti sto adulando. Che profitto potrei trarne, visto che come dote hai solo la tua intelligenza? Che motivo ci potrebbe essere ad adulare i poveri? Lascia che le lingue mielose lecchino il più vacuo potere, e pieghino le ginocchia ben allenate laddove il servilismo da profitto. Mi capisci? da quando la mia anima è padrona, ovvero ha imparato a distinguere le anime affini, ha posto il suo sigillo su di te, perché tu sei uno che pur molto soffrendo, poco po’ soffrire, uno che schiaffi e premi dalla fortuna, li accetta con la stessa riconoscenza. Datemi un uomo non schiavo di passioni e lo terrò nel cuore, come faccio con te.

Oddio no, potrebbero confinarmi dentro un guscio di noce… non fosse che faccio brutti sogni.

Oh! Io sono lo zimbello della sorte.

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Frasi sulla luna di Shakespeare

Tra le frasi celebri di Shakespeare più amate dai lettori troviamo sicuramente le frasi poetiche dedicate alla luna. Se siete alla ricerca di aforismi per la buonanotte di Shakespeare dovete assolutamente leggere le frasi toccanti contenute in questa sezione, interamente dedicata alla notte, al sogno e al cielo stellato.

La Luna è un ladro arrogante, e il suo fuoco pallido lo ruba dal sole.
(Timone d’Atene)

È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.
(Otello)

Morire per dormire. Dormire, forse sognare. È proprio qui l’ostacolo; perché in quel sonno di morte, tutti i sogni che possan sopraggiungere quando noi ci siamo liberati dal tumulto, dal viluppo di questa vita mortale, dovranno indurci a riflettere.
(Amleto)

È l’oriente, e Giulietta è il sole! Oh, sorgi bel sole e uccidi la luna invidiosa che è già malata e pallida di rabbia, perché tu, sua ancella, di lei sei tanto più bella.
(Romeo e Giulietta)

Romeo: “Io giuro il mio amore sulla luna.”
Giulietta: “Non giurare sulla luna, questa incostante che muta di faccia ogni mese, nel suo rotondo andare!”
(Romeo e Giulietta)

Fortuna, buona notte, sorridi ancora una volta, fai girare la tua ruota.

La mia anima è nel cielo.

Non si vedono comete quando muoiono poveri mendichi; i cieli stessi annunciano col fuoco la morte dei potenti.

Sei tu sicuro che siamo svegli? Mi sembra che ancora dormiamo, sogniamo.
(Sogno d’una notte di mezza estate)

Se l’amore è cieco tanto meglio: si accorda con la notte.
(Romeo e Giulietta).

Dormendo non si sente il mal di denti.

Qui fuori c’è una notte che non vuol saperne di commuoversi né per i saggi né per i matti.
(Re Lear)

Quanto più chiudo gli occhi, allora meglio vedono, perché per tutto il giorno guardano cose indegne di nota; ma quando dormo, essi nei sogni vedono te, e, oscuramente luminosi, sono luminosamente diretti nell’oscuro. Allora tu, la cui ombra le ombre illumina, quale spettacolo felice formerebbe la forma della tua ombra al chiaro giorno con la tua assai più chiara luce, quando ad occhi senza vista la tua ombra così splende! Quanto, dico, benedetti sarebbero i miei occhi, guardando a te nel giorno vivente, quando nella morta notte la tua bella ombra imperfetta, attraverso il greve sonno, su ciechi occhi posa! Tutti i giorni sono notti a vedersi, finché non vedo te, e le notti giorni luminosi, quando i sogni si mostrano a me.

Il sonno innocente… morte della vita d’ogni giorno, bagno ristoratore del faticoso affanno, balsamo alla dolente anima stanca, piatto forte alla mensa della grande natura, nutrimento principale nel banchetto della vita.
(Macbeth)

O notte beata! Temo che, essendo com’è di notte, tutto questo non sia altro che un sogno, troppo dolce e troppo lusinghiero per essere fatto di sostanza reale.
(Romeo e Giulietta)

Un sogno non è che un’ombra.

Scuotetevi di dosso codesto molle sonno, che altro non è se non la contraffazione della morte.
(Macbeth)

Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.
(La tempesta)

La sostanza degli ambiziosi è l’ombra di un sogno.

Folle è l’uomo che parla alla luna. Stolto chi non le presta ascolto.

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Shakespeare: frasi in inglese

Volete dedicare al vostro partner alcune frasi d’amore di William Shakespeare? Siete alle prese con una dedica speciale e la fantasia non è il vostro forte? La vostre dolce metà adora le frasi romantiche di Shakespeare? Nessun problema! Le frasi famose di Shakespeare sono un’ottima idea per auguri originali e pensieri delicati. Perfette per ogni occasione, le frasi di Shakespeare in inglese poi daranno un tocco di originalità ai vostri messaggi! In questa sezione, selezionate per voi ed estrapolate dalle opere del celebre poeta, troverete le più belle frasi di Shakespeare in inglese.

Suspicion always haunts the guilty mind
(Il sospetto si trova sempre nella mente colpevole).

It is the stars, The stars above us, govern our conditions.
(Sono le stelle, le stelle sopra di noi ,governano le nostre condizioni).

When words are scarce they
are seldom spent in vain.
(Quando le parole sono scarse
sono raramente spese in vano).

What’s done can’t be undone.
(Quel che e’ fatto non può essere disfatto).

Listen to many, speak to a few.
(Ascolta molti, parla a pochi).

Pleasure and action make the hours seem short.
(Il piacere è l’azione fanno sembrare le ore più brevi).

We have seen better days.
(Abbiamo visto giorni migliori).

To do a great right
do a little wrong.
(Per fare una grande cosa giusta
fai una piccola cosa sbagliata).

Though this be madness,
yet there is method in ‘t.
(Sebbene questa sia pazzia,
ancora c’è del metodo in lei).

Some rise by sin, and some by virtue fall
(Alcuni sorgono dal peccato, ed altri cadono per mezzo della virtù).

Cowards die many times
before their deaths;
The valiant never taste
of death but once.
(I codardi muoiono molte
volte prima delle loro morti;
il valoroso assaggia la
morte solo una volta).

No legacy is so rich as honesty.
(Nessuna eredità è così ricca
come l’onestà).

My tongue will tell
the anger of mine heart, or
else my heart, concealing it,
will break.
(La mia lingua dirà la
rabbia del mio cuore, o
altrimenti il mio cuore,
nascondendola, si spezzerà).

Brevity is the soul of wit.
(La brevità è l’anima della saggezza).

Be not afraid of greatness:
some men are born great,
some achieve greatness and
some have greatness thrust upon them.
(Non essere intimorito dalla
grandezza: alcuni sono nati grandi,
alcuni ottengono la grandezza ed
alcuni altri hanno la grandezza
conficcata sopra di loro.)

We know what we are,
but know not what we may be.
(Sappiamo ciò che siamo,ma non
sappiamo quello che potremmo essere).

Have more than thou showest;
Speak less than thou knowest.
(Abbi più di quello che mostri;
parla meno di quanto tu conosci).

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Frasi sull’amicizia di Shakespeare

Amicizia, amore amicale e fiducia sono alcuni degli argomenti prediletti di Shakespeare. Trattata in poesie e componimenti da moltissimi letterati, l’amicizia è infatti la protagonista di alcune frasi celebri di William Shakespeare, perfette per essere dedicate alle persone che ci accompagnano nel cammino della vita. Ecco quindi, pronte per essere condivise, trascritte o inviate, le frasi più belle di Shakespeare sull’amicizia.

L’amicizia è fedele in tutto, tranne che nei servigi e nelle faccende d’amore.
(Molto rumore per nulla)

Non fidarti di nessuno, poiché i giuramenti sono pagliuzze e la fede degli uomini è di pasta frolla, e “tieni duro” è il solo cane che valga qualche cosa.

Dannato momento quando scopri che il tuo migliore amico si rivela il tuo peggior nemico. Se mai sarete prodighi di affetto e fiducia assicuratevi di non essere incauti; poiché coloro che vi fate amici e a cui donate il cuore, appena avran percepito la minima battuta di arresto nelle vostre fortune, scivoleran via da voi come acqua, né mai più si faran trovare se non per colarvi a picco.
(Enrico VIII)

Non prendere in prestito e non prestare, perché il prestito spesso si perde con l’amico. E far debiti rovina il filo dell’economia.

In nulla mi considero felice se non nel ricordarmi dei miei buoni amici.

Tu trami ai danni d’un amico se, sapendo che ha ricevuto un torto, fai il suo orecchio estraneo ai tuoi pensieri.
(Otello)

L’amicizia è fedele in tutto, tranne che nei servigi e nelle faccende d’amore.
(Molto rumore per nulla)

Quegli amici che hai e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua anima con uncini d’acciaio.

Sii con te stesso come saresti con il tuo amico.

Un amico dovrebbe sorreggere le infermità, ma Bruto fa la mie più grandi di quanto già siano.
(Giulio Cesare)

Le parole sono facili come il vento, gli amici veri sono difficili da trovare.

Un amico è colui che ti conosce per come sei, capisce dove sei stato, accetta quello che sei diventato, e tuttavia, gentilmente ti permette di crescere.

Ma quando penso a te, mio caro amico, ciò che era perduto è ritrovato, e ogni dolore ha fine.

Quando nel dolore si hanno compagni che lo condividono, l’animo può superare molte sofferenze.

Per me, amico mio, non potrai mai essere vecchio, qual eri la prima volta che incontrai il tuo sguardo, tal oggi appare la tua bellezza.

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Immagini con frasi di Shakespeare

Come trasformare una semplice frase in un originale messaggio virtuale? Semplicissimo! Attraverso imperdibili fotografie corredate di aforismi famosi e belle frasi. In questa sezione troverete, appositamente create e scelte per voi, alcune bellissime immagini con frasi celebri di William Shakespeare. Pronte per essere condivise sui social network o inoltrate su whatsapp, queste grafiche coloratissime saranno ottime dediche per tutti gli amanti delle frasi di Shakespeare sulla vita e sull’amore.

aforismi amore shakespeare
Com’è vero che nel vino c’è la verità ti dirò tutto, senza segreti.
(William Shakespeare)
frasi belle di shakespeare
Chi è quell’uomo che può tenere in pugno il suo destino?
(Otello, Shakespeare)
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Noi siamo fatti con la stessa materia dei sogni e la nostra breve vita è racchiusa nel sonno.
(La tempesta, Shakespeare)
frasi celebri di shakespeare
La mia biblioteca era per me un ducato grande abbastanza.
(William Shakespeare)
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Come arrivano lontano i raggi di una piccola candela, così splende una buona azione in un mondo malvagio.
(Il mercante di Venezia, Shakespeare)
frasi di shakespeare
La terra ha musica per coloro che ascoltano.
(William Shakespeare)
frasi di shakespeare sull amore
Non ogni nube porta tempesta.
(William Shakespeare)
frasi di william shakespeare sull amore
Quando la tua anima è pronta, lo sono anche le cose.
(Enrico V, Shakespeare)
frasi di shakespeare sulla vita
La gloria è simile a un cerchio nell’acqua che va sempre allargandosi, sin quando per il suo stesso ingrandirsi si risolve nel nulla.
(Enrico VI, Shakespeare)
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Ho sciupato il tempo, e ora il tempo sciupa me.
(Riccardo III, Shakespeare)
frasi romantiche shakespeare
Ama tutti, credi a pochi e non fare del male a nessuno.
(William Shakespeare)
frasi sull'amore shakespeare
Non rovinare mai il tuo presente per un passato che non ha futuro.
(William Shakespeare)
frasi shakespeare in love
Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.
(Il mercante di Venezia, Shakespeare)
frasi shakespeare in inglese
Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.(Macbeth, Shakespeare)
frasi sull amore shakespeare
La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c’è luogo dove non risplenda.
(William Shakespeare)
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Presta l’orecchio a tutti, ma a pochi la tua voce. Senti il parere di tutti, ma pensa a modo tuo. (William Shakespeare)
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Perché ti ho giurata bella e ti ho pensata luminosa, tu che sei nera come l’inferno, buia come la notte. (William Shakespeare)
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Insegnami a scordarmi di pensare.
(William Shakespeare)
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Quando ti ho visto, mi sono innamorato. E tu hai sorriso, perché lo sapevi.
(William Shakespeare)
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Ogni volta che lo riterrai opportuno accendi un sogno e lascialo bruciare in te. (William Shakespeare)
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La bellezza tenta i ladri più dell’oro.(Come vi piace, Shakespeare)
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Quando la fortuna toglie ciò che non può essere conservato, bisogna avere pazienza: essa muta in burla la sua offesa. Il derubato che sorride ruba qualcosa al ladro, ma chi piange per un dolore vano ruba qualcosa a se stesso.
(William Shakespeare)
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Il buon vino è un docile animale domestico se se ne fa buon uso.
(William Shakespeare)

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Video con frasi e aforismi di William Shakespeare

Per concludere il nostro percorso attraverso la letteratura del grande drammaturgo, ecco per i nostri lettori alcuni video selezionati dalla rete contenenti frasi famose di Shakespeare. Che si tratti di frasi di Shakespeare sulla vita, sull’amore o sulle donne, gli aforismi contenuti in queste clip saranno piacevoli da leggere o potranno essere ascoltati direttamente dalla voce di interpreti e attori.

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