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La vita in Aforismi

Frasi di Einstein: 251 aforismi e immagini per entrare nella mente dello scienziato.

Albert Einstein è diventato celebre come fisico del secolo scorso. Nonostante ciò, tutti conoscono alcune delle frasi di Einstein sulla vita. Scopriamo tutto sullo scienziato tedesco premio Nobel.

Einstein: frasi

Fisico, scienziato, letterato e premio Nobel, Einstein era sicuramente una persona colta e intelligente che dedicò tutta la sua vita agli studi scientifici. La sua formula dell’equivalenza massa-energia è diventata la più conosciuta al mondo. Adesso scopriamo tutte le frasi di Albert Einstein: aforismi, frasi sulla tecnologia e immagini.

Aforismi Einstein

Albert Einstein ha rivoluzionato il modo di pensare e i concetti della fisica. Anche se non si conosce bene questo personaggio, sicuramente alcuni degli aforismi di Einstein saranno già stati sentiti almeno una volta. Famosissima è per esempio, è la frase di Einstein sul pesce, e così tante altre. Ecco a voi le sue frasi famose.

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.

Lo studio e, in generale, la ricerca della verità e della bellezza sono una sfera di attività nella quale ci è consentito di rimanere bambini per tutta la vita.

Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita.

Non so con quali armi si combatterà la Terza guerra mondiale, ma la Quarta sì: con bastoni e pietre.

La sfortuna si adatta incommensurabilmente bene al genere umano: meglio del successo.

Benché sia stato impedito da circostanze esterne ad osservare una dieta strettamente vegetariana, sono stato a lungo un aderente alla causa in linea di principio. Oltre a concordare con gli obiettivi del vegetarianismo per ragioni estetiche e morali, è mia opinione che uno stile di vita vegetariano, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento umano, avrebbe la più benefica influenza sulle sorti dell’umanità.

Dunque sto vivendo senza grassi, senza carne, senza pesce, ma in questo modo mi sento proprio bene. A me pare sempre che l’uomo non sia nato per essere un carnivoro.

Qual è il senso della vita, o della vita organica in generale? Rispondere a questa domanda implica comunque una religione. Mi chiederete, allora, ha senso porla? Io rispondo che l’uomo che considera la propria vita e quella delle creature consimili priva di senso non è semplicemente sventurato, ma quasi inidoneo alla vita.

Quale straordinaria situazione è quella di noi mortali! Ognuno di noi è qui per un breve soggiorno; non sa per quale scopo, sebbene talvolta pensi di percepirlo.

Cento volte al giorno, ogni giorno, io ricordo a me stesso che la mia vita, interiore ed esteriore, dipende dal lavoro di altri uomini, viventi o morti, e che io devo sforzarmi per dare nella stessa misura in cui ho ricevuto e continuo a ricevere.

Considero altresì che la vita semplice faccia bene a tutti, fisicamente e mentalmente.

È un’ironia del destino che io stesso sia stato fatto oggetto di eccessiva ammirazione e rispetto dai miei consimili, senza alcun pregio o difetto da parte mia.

A me basta il mistero dell’eternità della vita e la vaga idea della meravigliosa struttura della realtà, insieme allo sforzo individuale per comprendere un frammento, anche il più piccino, della ragione che si manifesta nella natura.

La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto.

Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.

Il vero valore di un essere umano è determinato, in prima istanza, dalla misura e dal senso in cui ha raggiunto la liberazione dal sé.

Se consideriamo le nostre vite e i nostri sforzi osserviamo, ben presto, che quasi la maggior parte delle nostre azioni e dei nostri desideri è collegata all’esistenza di altri esseri umani. Notiamo che la nostra natura somiglia in tutto a quella degli animali sociali.

Nel giro di due settimane masse, come greggi, possono essere portate dai giornali a uno stato di furia eccitata tale che gli uomini sono pronti ad indossare l’uniforme, a uccidere e a farsi uccidere, in nome delle mire inutili di pochi gruppi interessati. Il servizio militare obbligatorio mi sembra il sintomo più disgraziato di questa mancanza di dignità personale di cui oggi soffre l’umanità civilizzata.

Sono assolutamente convinto che nessuna ricchezza al mondo possa far avanzare l’umanità, neppure se è nelle mani dei più fedeli lavoratori per questa causa. L’esempio di personaggi grandi e puri è l’unica cosa capace di produrre idee illustri e azioni nobili. Il denaro richiama solo l’egoismo e induce sempre, irresistibilmente, chi lo possiede ad abusarne.

Il fenomeno Gandhi è il risultato di una straordinaria forza intellettuale e morale, unita a grande abilità politica e a circostanze eccezionali.

Dal mio punto di vista, uccidere in guerra non è affatto meglio che commettere un banale assassinio.

Ho sempre amato la solitudine, una caratteristica che tende ad accentuarsi con l’età.

La vecchiaia ha i suoi momenti belli.

Ho fatto un errore, nella vita, quando ho firmato quella lettera [Lettera Einstein-Szilárd] al presidente Roosevelt chiedendo che venisse costruita la bomba atomica. Ma forse mi si potrà perdonare: infatti tutti noi eravamo convinti che fosse altamente probabile che i tedeschi riuscissero a costruirla, e a usarla per diventare la razza padrona.

Sono convinto che alcune attività politiche e sociali delle organizzazioni cattoliche siano pregiudizievoli e perfino pericolose per la comunità nel suo insieme, qui e ovunque. Citerò soltanto la lotta contro il controllo delle nascite in un’epoca in cui la sovrappopolazione è diventata in vari paesi una seria minaccia alla salute della gente e un grave ostacolo a ogni tentativo di organizzare la pace sul pianeta.

La curiosità è una piantina delicata che, a parte gli stimoli, ha bisogno soprattutto di libertà.

I bambini non danno retta all’esperienza dei genitori e le nazioni ignorano la storia. Le brutte lezioni vanno sempre imparate da capo.

Non si può insegnare a un gatto a non cacciare gli uccellini.

Se non c’è un prezzo da pagare, allora non ha valore.

La maggior parte degli insegnanti perdono tempo a fare domande che mirano a scoprire ciò che l’alunno non sa, mentre la vera arte del fare domande mira a scoprire ciò che l’alunno sa o che è capace di sapere.

La musica di Mozart è così pura e bella che la considero un riflesso della bellezza interna dell’universo stesso.

Sono sicuro che è più facile imparare la matematica che non il baseball.

Per me, i più grandi geni sono stati Galileo e Newton. In un certo senso mi sembrano formare un’unità nella quale è stato Newton a compiere l’impresa più prodigiosa in campo scientifico.

Per punirmi del mio disprezzo per l’autorità, il destino ha fatto di me un’autorità.

Ho sempre mangiato la carne con un pizzico di cattiva coscienza.

È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità.

La cosa più importante della filosofia di Kant, mi sembra, sono le sue categorie a priori che servono anche per costruire la scienza.

Lorentz è una meraviglia di intelligenza e ha un tatto squisito. Un’opera d’arte vivente! A mio avviso era il più intelligente tra i teorici presenti.

Quando rifletto su di me e sui miei metodi intellettuali, mi sembra quasi che il dono della fantasia mi sia servito più della capacità di impadronirmi della conoscenza assoluta.

Credo che Gandhi abbia avuto la visione più illuminata di tutti i politici del nostro tempo. Dovremmo sforzarci di operare nel suo spirito; di non usare la violenza nel combattere per la nostra causa e di rifiutarci di partecipare a qualsiasi iniziativa che noi crediamo sia volta al male.

Tutto è determinato da forze sulle quali non abbiamo alcun controllo. Lo è per l’insetto come per le stelle. Esseri umani, vegetali o polvere cosmica, tutti danziamo al ritmo di una musica misteriosa, suonata in lontananza da un pifferaio invisibile.

Sebbene io sia un democratico, ho la certezza che l’umanità non progredirebbe e degenererebbe senza una minoranza di uomini e donne onesti e socialmente impegnati, disposti a sacrificarsi per le loro convinzioni.

Esiterei a dire che saranno la filosofia e la ragione a guidare le azioni umane in un futuro prevedibile; comunque rimarranno, come sempre un bellissimo santuario per gli eletti.

Non è come se tutta la filosofia fosse scritta con il miele? A prima vista, sembra chiara, ma quando la si guarda di nuovo, è scomparsa e resta solo la pappa.

La natura nasconde i propri segreti perché è sublime, non perché imbroglia.

L’odio che impazza contro di noi [ebrei] affonda le radici nel fatto che abbiamo sostenuto l’ideale della convivenza armonica e che gli abbiamo dato espressione con parole e coi fatti tra la maggior parte del nostro popolo.

Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti.

Dostoevskij a me ha dato più di qualunque scienziato, più di Gauss.

La Terra esiste da più di un miliardo di anni. Quanto alla sua fine, aspettate e vedrete.

Nel disordine, trova la semplicità. Nella discordia, trova armonia. Nel mezzo delle difficoltà, trova l’occasione favorevole.

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose . La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sè stesso senza essere “superato” Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d’uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è il merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tace nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola uno volta per tutte con l’unica crisi pericolosa. che è la tragedia di non voler lottare per superarla.

Se non fossi un fisico, sarei probabilmente un musicista. Io penso spesso in musica. Io vivo i miei sogni quotidiani in musica. Io vedo la mia vita in termini musicali. Io ottengo le maggiori gioie della vita dalla musica.

Se vuoi descrivere ciò che è vero, lascia l’eleganza al sarto.

Il genio altro non è che la capacità di osservare la realtà da prospettive non ordinarie. Mentre una persona intelligente, quando riesce a trovare un ago in un pagliaio, si ferma soddisfatta, il genio continua a cercare per trovarne un secondo, un terzo ed eventualmente un quarto.

Mi sento talmente immerso nell’umanità, talmente smarrito in un immenso universo, che non riesco più a commuovermi o a soffrire per la nascita o la morte di una creatura sola.

Di ciò che è importante nella propria esistenza non ci si rende quasi conto, e certamente questo non dovrebbe interessare il prossimo. Che ne sa un pesce dell’acqua in cui nuota per tutta la vita?

Se A è uguale a successo, allora la formula è A = X + Y + Z. Il lavoro è X; il gioco è Y; e Z è tenere la bocca chiusa.

Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa, allora, è segno una scrivania vuota?

Una persona che non abbia mai commesso un errore non ha mai cercato di fare qualcosa.

La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando tutto funziona ma non si sa il perché. In ogni caso si finisce sempre con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché.

La preoccupazione dell’uomo e del suo destino devono sempre costituire l’interesse principale di tutte le iniziative tecniche. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni.

Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza, commisurata alla realtà, è primitiva e infantile, eppure è la cosa più preziosa che abbiamo.

La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull’albero della vita.

Strano come la scienza che ai vecchi tempi sembrava inoffensiva si sia trasformata in un incubo che fa tremare tutti.

Lo scienziato trova la sua ricompensa in ciò che Henri Poincaré chiama la gioia della comprensione, e non nelle possibilità applicative delle sue scoperte.

Quando rifletto su di me e sui miei metodi intellettuali, mi sembra quasi che il dono della fantasia mi sia servito più della capacità di impadronirmi della conoscenza assoluta.

Chiunque si pone come arbitro in materia di conoscenza è destinato a naufragare nella risata degli dei.

La ricerca della verità e della conoscenza è una delle più alte attività umane anche se spesso ne menano più vanto quelli che meno vi partecipano.

Da quando è stata approntata la prima bomba atomica nessun tentativo è stato fatto per rendere il mondo più sicuro dalla guerra, mentre molto è stato fatto per aumentare la capacità distruttrice della guerra stessa.

Cento volte al giorno, ogni giorno, io ricordo a me stesso che la mia vita, interiore ed esteriore, dipende dal lavoro di altri uomini, viventi o morti, e che io devo sforzarmi per dare nella stessa misura in cui ho ricevuto e continuo a ricevere.

Se in un primo momento l’idea non è assurda, allora non c’è nessuna speranza che si realizzi.

Poche persone sono capaci di esprimere con equanimità opinioni che divergono dai pregiudizi del loro ambiente sociale. Molte persone sono addirittura incapaci di formare tali opinioni.

Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti; ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare.

Il mio pacifismo è un sentimento istintivo, un sentimento che mi abita perché l’omicidio è ripugnante. Non nasce da una teoria intellettualistica, ma da un profondo orrore per ogni forma di odio e di crudeltà. Il nazionalismo è una malattia infantile. È il morbillo dell’umanità.

Dobbiamo essere pronti a fare sacrifici eroici in favore della pace più di quanto facciamo di buon grado in favore della guerra. Non esiste dovere che io consideri più importante o al quale io tenga di più.

Si può dire che l’eterno mistero del mondo sia la sua comprensibilità. Il fatto che sia comprensibile è un miracolo.

È meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.

Finché le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non sono certe, e finché sono certe, non si riferiscono alla realtà.

Qualsiasi marmocchio può uccidere una pulce: tutti gli studiosi delle accademie del mondo non sono in grado di crearne una.

Le tre regole di lavoro: Esci dalla confusione, trova la semplicità. Dalla discordia, trova armonia. Nel pieno delle difficoltà risiede l’opportunità.

La differenza tra ciò che le persone più istruite e quelle meno istruite sanno è indicibilmente irrilevante rispetto a ciò che è sconosciuto.

L’istruzione è ciò che resta dopo che uno ha dimenticato tutto quello che ha imparato a scuola.

La realtà è una semplice illusione, sebbene molto persistente.

Io appartengo all’unica razza che conosco, quella umana.

La mente che riesce ad allargarsi non torna mai alla dimensione precedente.

Semplicemente immagino che sia così, poi cerco di provarlo.

L’arte è l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice.

Per formare un immacolato membro di un gregge di pecore si deve, soprattutto, essere una pecora.

La libertà consiste nell’indipendenza del pensiero dalle limitazioni dei pregiudizi sociali.

Io penso e penso per mesi ed anni. Novantanove volte, la conclusione è falsa. La centesima volta ho ragione.

La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.

Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando.

La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi.

L’insegnamento deve essere tale da far percepire ciò che viene offerto come un dono prezioso, e non come un dovere imposto.

Scopo di ogni attività dell’intelletto è ridurre il mistero a qualcosa di comprensibile.

Il vero valore di un uomo si determina esaminando in quale misura e in che senso egli e giunto a liberarsi dall’io.

La crescita intellettuale deve cominciare alla nascita e cessare solo alla morte.

La mente intuitiva è un regalo sacro e la mente razionale è un servitore fedele. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il regalo.

Mai memorizzare quello che puoi comodamente trovare in un libro.

La gioia nell’osservare e nel comprendere è il dono più bello della natura.

Cerca di diventare non un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore.

Finché esisterà l’uomo esisteranno anche le guerre.

È difficile sapere cosa sia la verità, ma a volte è molto facile riconoscere una falsità.

Perché esiste qualcosa e non il nulla?

Il processo di una scoperta scientifica è un continuo conflitto di meraviglie.

Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.

La memoria è l’intelligenza degli idioti.

Ciascuno deve essere rispettato nella sua personalità ma nessuno deve essere idolatrato.

Il mio ufficio? La mia mente è il mio ufficio.

La morale non ha niente di divino; è una faccenda puramente umana.

Il tempo non è affatto ciò che sembra. Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente al passato.

Le cose sono unite da legami invisibili: non si può cogliere un fiore senza turbare una stella.

I grandi spiriti hanno sempre incontrato l’opposizione violenta delle menti mediocri.

La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario.

Per me l’elemento prezioso nell’ingranaggio dell’umanità non è lo Stato, ma è l’individuo creatore e sensibile, è insomma la personalità; è questa sola che crea il nobile e il sublime, mentre la massa è stolida nel pensiero e limitata nei suoi sentimenti.

La scienza senza la religione è zoppa; la religione senza la scienza è cieca.

Il buon senso è la collezione di pregiudizi acquisiti a partire dai diciotto anni.

La differenza tra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti.

Il segreto della creatività è saper nascondere le proprie fonti.

La cosa importante è non smettere mai di domandare. La curiosità ha il suo motivo di esistere. Non si può fare altro che restare stupiti quando si contemplano i misteri dell’eternità, della vita, della struttura meravigliosa della realtà. È sufficiente se si cerca di comprendere soltanto un poco di questo mistero tutti i giorni. Non perdere mai una sacra curiosità.

La scienza è una cosa meravigliosa se uno non deve guadagnarsi da vivere con essa.

Uno dei motivi più forti che conducono gli uomini all’arte e alla scienza è la fuga dalla vita quotidiana con la sua dolorosa crudezza e la tetra mancanza di speranza, dalla schiavitù del propri desideri sempre mutevoli.

Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare.

La natura ci mostra solo la coda del leone. Ma non ho dubbi sul fatto che dietro vi sia il leone anche se non può mostrarsi tutto a un tratto. Lo vediamo soltanto nel modo in cui lo vedrebbe un pidocchio se gli stesse addosso.

Chi non ammette l’insondabile mistero non può essere neanche uno scienziato.

Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati.

Io so con assoluta certezza di non possedere un talento speciale; la curiosità, l’ossessione e l’ostinata resistenza, unita all’autocritica, mi hanno portato alle mie idee.

Fate domande semplici. Quando anche le risposte che ascoltate sono semplici, ascolterete un buon discorso.

Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato.

Le persone sono come le biciclette: riescono a mantenere l’equilibrio solo se continuano a muoversi.

Stupidità significa fare e rifare la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.

Non penso mai al futuro, arriva sempre così presto.

Lo studio e, in generale, la ricerca della verità e della bellezza sono una sfera di attività nella quale ci è consentito di rimanere bambini per tutta la vita.

Non preoccuparti delle tue difficoltà in matematica; posso assicurarti che le mie sono ancora maggiori.

Ogni cosa che puoi immaginare la natura l’ha già creata.

C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà.

La creatività è contagiosa. Trasmettila.

Se vuoi una vita felice devi dedicarla a un obiettivo, non a delle persone o a delle cose.

Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza fare nulla.

La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre.

Non esistono grandi scoperte né reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice.

Come si può mettere la Nona di Beethoven in un diagramma cartesiano? Ci sono delle realtà che non sono quantificabili. L’universo non è i miei numeri: è pervaso tutto dal mistero. Chi non ha il senso del mistero è un uomo mezzo morto.

Colui che segue la folla non andrà mai più lontano della folla. Colui che va da solo sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuno è mai arrivato.

Tutto è determinato… da forze sulle quali non abbiamo alcun controllo. Lo è per l’insetto come per le stelle. Esseri umani, vegetali, o polvere cosmica, tutti danziamo al ritmo di una musica misteriosa, suonata in lontananza da un pifferaio invisibile.

Non ho alcun talento particolare. Sono solo appassionatamente curioso.

Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere.

Ogni minuto che passi arrabbiato perdi sessanta secondi di felicità.

Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno.

Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.

È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.

La vita non è degna di essere vissuta, se non è vissuta per qualcun altro.

Tutto è relativo. Prendi un ultracentenario che rompe uno specchio: sarà ben lieto di sapere che ha ancora sette anni di disgrazie.

L’uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi.

Einstein frasi
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Einstein: frasi tecnologia

Albert Einstein iniziò i suoi studi scientifici da giovanissimo e, ancora prima di compiere 20 anni, pubblicava già articoli scientifici. Le frasi sulla tecnologia di Albert Einstein sono famose e racchiudono tutto il mondo della scienza e della fisica. Di conseguenza troverete in questa sezione le frasi famose di Albert Einstein che si concentrano sugli studi e sulle scoperte fatte in ambito tecnologico-scientifico.

Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti.

Attualmente non c’è la benché minima indicazione in merito a quando questa energia [l’energia nucleare] sarà ottenibile o se sarà ottenibile del tutto. Essa infatti presupporrebbe una disintegrazione dell’atomo a comando – una frantumazione dell’atomo, e fino ad oggi ci sono davvero poche evidenze che questo sarà mai possibile. Osserviamo la disintegrazione atomica solo dove è la Natura stessa a presentarla, come nel caso del radio, la cui attività dipende dalla continua decomposizione esplosiva del suo atomo. Tuttavia, possiamo soltanto stabilire la presenza di questo processo, mentre non siamo ancora in grado di riprodurlo e, alla luce dello stato attuale della Scienza, sembra quasi impossibile che potremo mai riuscirci.

Il progresso tecnologico è come un’ascia nelle mani di un criminale patologico.

I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi. Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti. L’insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.

Certe volte mi domando perché sia stato proprio io a elaborare la teoria della relatività. La ragione, a parer mio, è che normalmente un adulto non si ferma mai a riflettere sui problemi dello spazio e del tempo. Queste sono cose a cui si pensa da bambini. Io invece cominciai a riflettere sullo spazio e sul tempo solo dopo essere diventato adulto. Con la sola differenza che studiai il problema più a fondo di quanto possa fare un bambino.

E = mc2
(Equazione della Relatività ristretta: l’energia è uguale alla massa moltiplicata per la velocità della luce al quadrato)

Se verrà dimostrato che la mia teoria della relatività è valida, la Germania dirà che sono tedesco e la Francia che sono cittadino del mondo. Se la mia teoria dovesse essere sbagliata, la Francia dirà che sono un tedesco e la Germania che sono un ebreo.

Se sapessimo (esattamente) quel che stiamo facendo, non si chiamerebbe ricerca.

Sì, dobbiamo dividere il nostro tempo in questo modo, tra la nostra politica e le nostre equazioni. Ma per me le nostre equazioni sono ben più importanti, dato che la politica è qualcosa che riguarda solo il presente. Un’equazione dura per sempre.

Finché le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non sono certe, e finché sono certe, non si riferiscono alla realtà.

Dalla teoria della relatività consegue che la massa e l’energia sono entrambe manifestazioni diverse di una stessa cosa, una visione abbastanza insolita per la persona media. Inoltre, E = mc2 in cui l’energia è uguale alla massa moltiplicata per la velocità della luce al quadrato, ha mostrato che una piccolissima quantità di massa può convertita in una grandissima quantità di energia… cioè che la massa e l’energia sono di fatto equivalenti.

Quando mi domando come mai sia stato proprio io ad elaborare la teoria della relatività, la risposta sembra essere legata a questa particolare circostanza: un normale adulto non si preoccupa dei problemi dello spaziotempo, tutte le considerazioni possibili in merito alla questione sono già state fatte nella prima infanzia, secondo la sua opinione. Io, al contrario, mi sono sviluppato così lentamente che ho cominciato a interrogarmi sullo spazio e sul tempo solo dopo essere cresciuto e di conseguenza ho studiato il problema più a fondo di quanto un normale bambino avrebbe fatto.

Sei l’unica persona con cui mi piace avere discussioni. Quasi tutti passano dalla teoria ai fatti, e non dai fatti alla teoria. Le persone sono incapaci di uscire dall’insieme dei concetti ammessi e continuano a girarci intorno in modo grottesco.

Ho pensato ai problemi quantistici cento volte di più che alla teoria della relatività generale.

L’essere umano è una parte di quel tutto che noi chiamiamo “Universo”, una parte limitata nello spazio e nel tempo. L’uomo sperimenta sé stesso, i suoi pensieri e i suoi sentimenti scissi dal resto — una sorta di illusione ottica della propria coscienza.

La consolante filosofia di Heisenberg e Bohr e così ben congegnata che, per il momento, offre ai suoi credenti un soffice cuscino di piume dal quale non è facile staccarli. E allora lasciamoceli riposare.

C’è qualcosa come “lo stato reale” di un sistema fisico che esiste obiettivamente, indipendentemente da ogni osservazione o misurazione e che in linea di principio si descrive con i mezzi di espressione della fisica. Questa tesi sulla realtà non ha il senso di un enunciato chiaro in sé, a causa del suo carattere “metafisico”. Ha soltanto il carattere di un programma.

È una scala di proporzioni che rende difficile [produrre] il brutto e facile il bello.

Non ero in grado nel campo delle matematiche, di distinguere con chiarezza e con una intuizione sicura ciò che ha importanza fondamentale, che è veramente essenziale, da tutte le rimanenti nozioni più o meno utili. D’altra parte, il mio interesse a conoscere la natura era indiscutibilmente più forte, e da studente non capivo molto bene che la possibilità di conoscere più profondamente i princìpi fondamentali della fisica è legata ai metodi matematici più complicati. Me ne resi conto solo a poco a poco, dopo anni di lavoro scientifico indipendente. Certo, anche la fisica era divisa in diversi rami, ciascuno dei quali avrebbe potuto divorare una breve vita di lavoro senza soddisfare la fame di più profonda conoscenza. Anche qui la massa di dati sperimentali collegati fra loro era enorme. Ma in questo campo imparai subito a discernere ciò che poteva condurre ai princìpi fondamentali da quella moltitudine di cose che confondono la mente e la distolgono dall’essenziale.

Io distinguo da una parte la totalità delle esperienze sensibili, e dall’altra la totalità dei concetti e delle proposizioni che sono enunciati nei libri. I rapporti interni fra i diversi concetti e proposizioni sono di natura logica, e il compito del pensiero logico è strettamente limitato a stabilire tutte le connessioni interne fra concetti e proposizioni secondo regole ben definite, che sono appunto quelle della logica. I concetti e le proposizioni acquistano «significato», cioè «contenuto», solo attraverso la loro connessione con le esperienze sensibili. Questa connessione è puramente intuitiva, non è essa stessa di natura logica. Ciò che distingue la vuota fantasia dalla «verità» scientifica è il grado di certezza con cui questa connessione, cioè questa associazione intuitiva, può essere compiuta, e null’altro.

Una teoria è tanto più convincente quanto più semplici sono le sue premesse, quanto più varie sono le cose che essa collega, quanto più esteso è il suo campo di applicazione.[fonte 183] Per questo la termodinamica classica mi fece un’impressione così profonda. È la sola teoria fisica di contenuto universale che sono certo non sarà mai sovvertita, entro i limiti in cui i suoi concetti fondamentali sono applicabili (dedicato alla speciale attenzione di quelli che sono scettici per principio).

La teoria della relatività generale, per conseguenza, procede dal seguente principio: le leggi naturali debbono essere espresse da equazioni che siano covarianti rispetto al gruppo delle trasformazioni continue di coordinate. Questo gruppo sostituisce il gruppo delle trasformazioni di Lorentz della teoria della relatività particolare, che è un sottogruppo del primo.

La fisica è un tentativo di afferrare concettualmente la realtà, quale la si concepisce indipendentemente dal fatto di essere osservata. In questo senso si parla di «realtà fisica».[fonte 185] Prima dell’avvento della fisica quantistica, non c’era alcun dubbio in proposito: nella teoria di Newton, la realtà era rappresentata da punti materiali nello spazio e nel tempo; nella teoria di Maxwell, dal campo nello spazio e nel tempo. Nella meccanica quantistica, la rappresentazione della realtà non è cosi facile. Alla domanda se una funzione ψ della teoria quantistica rappresenti una situazione reale effettiva, nel senso valido per un sistema di punti materiali o per un campo elettromagnetico, si esita a rispondere con un semplice «sì» o «no». Perché?

Davanti a me avevo l’esempio della termodinamica. Il principio generale era tutto in questo enunciato: le leggi della natura sono tali che è impossibile costruire un perpetuum mobile (di prima o di seconda specie). Ma come trovare un siffatto principio universale? Dopo dieci anni di riflessione, un siffatto principio risultò da un paradosso nel quale m’ero imbattuto all’età di sedici anni: se io potessi seguire un raggio di luce a velocità c (la velocità della luce nel vuoto), il raggio di luce mi apparirebbe come un campo elettromagnetico oscillante nello spazio, in stato di quiete. Ma nulla del genere sembra possa sussistere sulla base dell’esperienza o delle equazioni di Maxwell. Fin dal principio mi sembrò intuitivamente chiaro che, dal punto di vista di un tale ipotetico osservatore, tutto debba accadere secondo le stesse leggi che valgono per un osservatore fermo rispetto alla Terra. Altrimenti, come farebbe il primo osservatore a sapere, cioè come potrebbe stabilire, di essere in uno stato di rapidissimo moto uniforme?

Un universo infinito è possibile soltanto nell’ipotesi che la densità media della materia in esso contenuta sia nulla, ipotesi logicamente possibile ma meno probabile di quella che nell’universo vi sia una densità media finita di materia.

Per grandi densità del campo e della materia, le equazioni di campo, e probabilmente anche le variabili del campo che intervengono in esse, non avranno significato reale. Pertanto, non si può supporre che le equazioni valgano per densità elevate del campo o della materia, né si può concludere che l'”inizio dell’espansione” [dell’universo] debba corrispondere a una singolarità in senso matematico. Si deve solo ricordare che le equazioni [di campo] non possono essere estese a queste regioni. Questa considerazione, tuttavia, non altera il fatto che l'”origine del mondo” costituisce realmente un inizio, dal punto di vista dello sviluppo delle stelle e dei sistemi di stelle attualmente esistenti, prima del quale tali stelle e tali sistemi di stelle ancora non esistevano come entità individuali.

Si possono avere buone ragioni per sostenere che la realtà non può essere rappresentata da un campo continuo. I fenomeni quantistici sembrano dimostrare con certezza che un sistema finito di energia finita può essere completamente descritto da un insieme finito di numeri (numeri quantici). Questo non sembra in accordo con una teoria del continuo, e deve quindi spingere alla ricerca di una teoria puramente algebrica in grado di descrivere la realtà: Ma nessuno sa come si possono ottenere le basi per una teoria di questo tipo.

Noi onoriamo l’antica Grecia come la culla della scienza occidentale. Là, per la prima volta, è stato creato un sistema logico, meraviglia del pensiero, i cui enunciati si deducono così chiaramente gli uni dagli altri che ciascuna delle proposizioni dimostrate non solleva il minimo dubbio: si tratta della geometria di Euclide. Quest’opera ammirevole della ragione ha dato al cervello umano la più grande fiducia nei suoi sforzi ulteriori. Colui che nella sua prima giovinezza non ha provato entusiasmo davanti a quest’opera non è nato per fare lo scienziato teorico.

 

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Albert Einstein: frasi celebri su Dio

Einstein, nel corso della sua vita, non si occupò solo di scienza e tecnologia, ma era anche pensatore e filosofo. Infatti, tra le frasi di Einstein celebri, si possono nominare le citazioni su Dio e sulla religione in generale. Se ancora non sapete il suo pensiero, ecco, di Einstein, frasi famose su Dio.

La scienza, contrariamente ad un’opinione diffusa, non elimina Dio. La fisica deve addirittura perseguire finalità teologiche, poiché deve proporsi non solo di sapere com’è la natura, ma anche di sapere perché la natura è così e non in un’altra maniera, con l’intento di arrivare a capire se Dio avesse davanti a sé altre scelte quando creò il mondo.

Non posso immaginarmi un Dio che ricompensa e che punisce l’oggetto della sua creazione.

Il giudaismo non è una dottrina: il Dio ebraico è semplicemente la negazione della superstizione, un esito immaginario della sua negazione. È altresì un tentativo di basare la legge morale sulla paura, un tentativo deplorevole e disdicevole. Eppure mi sembra che la forte tradizione morale della nazione ebraica si sia in larga parte liberata da questa paura. È chiaro anche che “servire Dio” era equiparato a “servire il vivente”. I migliori del popolo ebraico, specialmente i profeti e Gesù, hanno lottato instancabilmente per questo.

La principale fonte dei conflitti odierni tra le sfere della religione e della scienza sta tutta in questa idea di un Dio personale.Nella lotta per il bene morale, i maestri della religione debbono avere la capacità di rinunciare alla dottrina d’un Dio personale, vale a dire rinunciare alla fonte della paura e della speranza, che nel passato ha garantito ai preti un potere così ampio.

Quello che vedo nella natura è una struttura stupenda che possiamo capire solo in maniera molto imperfetta e davanti alla quale la persona riflessiva deve sentirsi pervasa da un profondo senso di ‘umiltà’. È un sentimento sinceramente religioso che non ha nulla a che vedere con il misticismo. La mia religiosità consiste in un’umile ammirazione di quello Spirito immensamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con il nostro intelletto debole e transitorio, possiamo comprendere della realtà. Voglio sapere come Dio creò questo mondo. Voglio conoscere i suoi pensieri. In quanto al resto, sono solo dettagli.

Quando Dio Onnipotente stabiliva le eterne leggi della natura, venne assalito da un dubbio che non riuscì a dissipare neppure in seguito: come sarebbe imbarazzante se più tardi le massime autorità del materialismo dialettico dichiarassero illegali alcune o addirittura tutte le sue leggi! Quando poi Egli creò i profeti e i saggi del materialismo dialettico fu tormentato da un altro dubbio analogo. Tuttavia si rincuorò al pensiero che mai quei profeti e saggi avrebbero potuto affermare che la base del materialismo dialettico poteva essere contraria alla Ragione e alla Verità.

Ciò che veramente mi interessa è se Dio avesse potuto fare il mondo in una maniera differente, cioè se la necessità di semplicità logica lasci qualche libertà.

Era ovviamente una menzogna quella che hai letto sulle mie convinzioni religiose, una menzogna che si ripete sistematicamente. Io non credo in un Dio personale, non l’ho mai negato e anzi l’ho espresso chiaramente. Se c’è qualcosa in me che può essere definito religioso, quella è la sconfinata ammirazione per la struttura del mondo così come la scienza può rivelarcela.

Le coincidenze sono il modo di Dio per rendersi anonimo.

I grandi spiriti hanno sempre trovato la violenta opposizione dei mediocri, i quali non sanno capire l’uomo che non accetta i pregiudizi ereditati, ma con onestà e coraggio usa la propria intelligenza.

Un individuo che sopravvivesse alla propria morte fisica è totalmente lontano dalla mia comprensione, né vorrei che fosse altrimenti; tali nozioni valgono per le paure o per l’assurdo egoismo di anime deboli.

Credo nel Dio di Spinoza che si rivela nell’armonia di tutto ciò che esiste, ma non in un Dio che si occupa del destino e delle azioni degli esseri umani.

In considerazione di tale armonia nel cosmo, che io, con la mia mente umana limitata, sono in grado di riconoscere, ci sono ancora persone che dicono che Dio non esiste. Ma ciò che veramente mi fa più arrabbiare è che mi citano a sostegno di tali opinioni.

Quando leggo la Bhagavad-Gita e rifletto su come Dio creò questo universo, ogni altra cosa mi sembra così superflua.

Io non sono ateo e non penso di potermi definire panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino che è entrato in una immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri, ma non sa come e non conosce le lingue in cui sono stati scritti. Sospetta però che vi sia un misterioso ordine nella disposizione dei volumi, ma non sa quale sia. Questa mi sembra la situazione dell’essere umano, anche il più intelligente, di fronte a Dio. La convinzione profondamente appassionante della presenza di un superiore potere razionale, che si rivela nell’incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio.

Tuttavia c’è un terzo stato di esperienza religiosa che li riguarda tutti, sebbene solo raramente si trovi nella sua forma pura, e che chiameremo sentimento religioso cosmico. È molto difficile spiegare questo sentimento a chi ne sia totalmente privo, specialmente perché non c’è alcun concetto antropomorfico di Dio che vi corrisponde. L’individuo percepisce l’inutilità dei desideri e degli scopi umani e la sublimità e l’ordine meraviglioso che si manifestano in natura e nel mondo del pensiero. Considera l’esistenza individuale come una sorta di prigione e vuole indagare l’universo come un tutto unico pieno di significato. Grandi spiriti religiosi di tutti i tempi si sono distinti per questo tipo di sentimento religioso che non conosce né dogmi né un Dio concepito a immagine dell’uomo; così non vi può essere una Chiesa i cui insegnamenti centrali vi siano basati. Secondo me, la funzione più importante dell’arte e della scienza è proprio quella di risvegliare questo sentimento e tenerlo vivo in quelli che non sono in grado di sentirlo.

Tu sei l’unica persona che io conosca che condivide il mio atteggiamento verso la fisica; la fede nella comprensione della realtà attraverso qualcosa di fondamentalmente semplice e unito… Come è difficile riuscire a dare un’occhiata alle carte di Dio. Ma non credo per un solo istante che Lui giochi a dadi.

Non cerco di immaginare un Dio; mi basta guardare con stupore e ammirazione la struttura del mondo, per quanto essa si lascia cogliere dai nostri sensi inadeguati.

Dio mi ha dato la cocciutaggine di un mulo e il fiuto di un buon segugio.

Fra le menti scientifiche più profonde difficilmente ne troverete una priva di un particolare sentimento religioso tutto suo. Tuttavia è diverso dalla religione dell’uomo semplice. Per quest’ultimo Dio è un essere dalla cui attenzione si spera di trarre beneficio e di cui si teme la punizione; una sublimazione di un sentimento simile a quello di un figlio verso il padre, un essere con cui in qualche modo si ha una relazione personale, per quanto profondamente possa essere mista a paura.

Non riesco a concepire un Dio personale che influisca direttamente sulle azioni degli individui o che giudichi direttamente le proprie creature. Non ci riesco malgrado il fatto che la causalità meccanicistica sia stata, fino a un certo punto messa in dubbio dalle scoperte della scienza moderna. La mia religiosità consiste in una umile ammirazione dello Spirito infinitamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con la nostra ragione debole ed effimera, possiamo capire della realtà. La moralità ha la massima importanza – ma per noi, non per Dio.

Nella lotta per il bene morale, i maestri della religione debbono avere la capacità di rinunciare alla dottrina di un Dio personale, vale a dire rinunciare alla fonte della paura e della speranza, che nel passato ha garantito ai preti un potere così ampio.

La mia religione consiste in una umile ammirazione dello spirito superiore e infinito, il quale si rivela nei dettagli minuti che riusciamo a percepire con le nostre menti fragili e deboli. Ecco la mia idea di Dio, la convinzione profondamente emotiva della presenza di una razionalità suprema che si rivela nell’universo incomprensibile.

Sono, ovviamente, menzogne quelle che Lei ha letto riguardo alla mia fede religiosa, menzogne che vengono sistematicamente ripetute. Non credo in un Dio personale, né ho mai negato questo fatto, anzi ho sempre espresso chiaramente il mio parere in proposito. Se c’è in me qualcosa che si possa definire sentimento religioso è proprio quella infinita ammirazione per la struttura del mondo rivelata dalle scoperte della scienza.

Le nostre prospettive scientifiche sono ormai agli antipodi. Tu ritieni che Dio giochi a dadi col mondo.

Sono un non credente profondamente religioso.

Il giudaismo non è una dottrina: il Dio ebraico è semplicemente la negazione della superstizione, un esito immaginario della sua negazione. È altresì un tentativo di basare la legge morale sulla paura, un tentativo deplorevole e disdicevole. Eppure mi sembra che la forte tradizione morale della nazione ebraica si sia in larga parte liberata da questa paura. È chiaro anche che “servire Dio” era equiparato a “servire il vivente”. I migliori del popolo ebraico, specialmente i profeti e Gesù, hanno lottato instancabilmente per questo.

Nonostante il rigoglio delle ricerche particolari, in materia di princìpi predominava una rigidezza dogmatica: in origine (se origine vi fu) Dio creò le leggi del moto di Newton insieme con le masse e le forze necessarie. Questo è tutto; ogni altra cosa risulta deduttivamente attraverso lo sviluppo di metodi matematici appropriati.

Sono un ebreo, ma sono affascinato dalla figura luminosa del Nazareno. Nessuno può leggere i Vangeli senza sentire la presenza attuale di Gesù. La sua personalità pulsa ad ogni parola. Nessun mito può mai essere riempito di una tale vita.

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Frasi di Einstein sull’amore

Albert Einstein era sicuramente una persona che amava parlare delle sue scoperte e dare un’opinione per qualsiasi cosa. Spiritoso, profondamente intelligente e ironico, possiamo conoscerlo anche attraverso le frasi di Einstein sull’amore.

L’uomo è nato per odiare in misura quasi maggiore d’amare: e l’odio non si stanca di afferrare qualsiasi situazione disponibile.

Il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere.

L’amore porta molta felicità, molto più di quanto struggersi per qualcuno porti dolore.

Il matrimonio non è altro che una schiavitù travestita da civiltà.

Vedrai con i tuoi occhi come sono diventato brillante e allegro e come i miei corrucci siano ormai acqua passata. Ti amo di nuovo immensamente! È stato solo per colpa dei nervi che mi sono comportato in modo così meschino con te. Stenterai a riconoscermi, così brillante e allegro, carissima Doxer.

Come facevo prima a vivere da solo, mio piccolo tutto? Senza di te perdo la fiducia, la passione per lo studio e la gioia di vivere, insomma, senza di te, la vita non è vita.

Senza il pensiero di te non vorrei più vivere in mezzo a questo miserabile gregge umano. Avere te mi rende fiero, e il tuo amore mi rende felice. Sarò doppiamente felice quando potrò tenerti nuovamente stretta stretta al cuore e rivedere quegli amorosi occhi che brillano solo per me e baciare la tua tenera bocca che vibra di gioia solo per me.

Neanche tu ami più la vita filistea, vero? Chi ha assaporato la libertà non può più portare le catene. Sono talmente fortunato ad averti trovata, una persona che mi sta alla pari, forte e indipendente quanto me. Mi sento solo con chiunque altro tranne te.

Mia madre e mia sorella mi paiono piuttosto grette e filistee, al di là dell’affetto che provo per loro. È interessante vedere come poco alla volta la vita ci cambi nel profondo dell’anima, per cui anche i legami di famiglia più stretti si riducono a normali amicizie. Non ci si capisce più a fondo, e non si riesce più a immedesimarsi davvero con l’altra persona, a capire le emozioni che la muovono.

Il matrimonio è il tentativo fallimentare di trasformare un caso in qualcosa di duraturo.

Innamorarsi non è affatto la cosa più stupida che l’uomo può fare, e in ogni caso la forza gravitazionale non può essere ritenuta responsabile.

Il matrimonio fa sì che due persone si trattino come oggetti di proprietà e non più come esseri umani liberi.

Io non pretendo di sapere cosa sia l’amore per tutti, ma posso dirvi che cosa è per me: l’amore è sapere tutto su qualcuno, e avere la voglia di essere ancora con lui più che con ogni altra persona. L’amore è la fiducia di dirgli tutto su voi stessi, compreso le cose che ci potrebbero far vergognare. L’amore è sentirsi a proprio agio e al sicuro con qualcuno, ma ancor di più è sentirti cedere le gambe quando quel qualcuno entra in una stanza e ti sorride.

Quando un uomo siede vicino ad una ragazza carina per un’ora, sembra che sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa accesa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.

Non vedo l’ora di ricevere una lettera della mia streghina adorata. Non riesco davvero a credere che rimarremo separati ancora per tutto questo tempo: solo ora mi rendo conto di essere pazzamente innamorato di te! Lasciati viziare quanto vogliono, così tornerai un piccolo tesoro radioso e selvaggia come una monella di strada.

Capisco abbastanza bene i miei genitori. Pensano a una moglie come a un lusso che un uomo si può permettere solo quando si guadagna da vivere bene. È un modo di vedere il rapporto matrimoniale che non mi convince affatto, perché considera una moglie come una prostituta, con la sola differenza che la prima, grazie al rango sociale più elevato, è in grado di procacciarsi un contratto con un uomo che le dura tutta la vita.

La fame e l’amore sono e rimangono delle molle talmente importanti che quasi tutto può essere spiegato grazie a loro, anche trascurando altri motivi basilari.

Conosco ormai l’incostanza di tutti i rapporti umani e ho imparato a isolarmi dal freddo e dal caldo in modo da garantirmi comunque un buon equilibrio termico.

Bohr è stato qui e sono innamorato di lui quanto te. È come un fanciullo sensibilissimo che si muove in questo mondo in una specie di trance.

È per me una grande gioia avere un figlio che ha ereditato il tratto principale del mio carattere: la capacità di elevarsi al di sopra della mera esistenza e di sacrificarsi a lungo per uno scopo che la trascende. Questo è il modo migliore, anzi l’unico attraverso il quale riusciamo a renderci indipendenti dalla nostra sorte individuale e dagli altri esseri umani.

La signora Curie è molto intelligente ma fredda come un’aringa, intendendo con ciò che è assolutamente priva di sentimenti di gioia e di tristezza. Forse l’unico modo in cui esprime i propri sentimenti è quando si scaglia contro le cose che non le piacciono.

Innamorarsi non è certo la cosa più sciocca che fa la gente; però la forza di gravità non c’entra per niente!

Mai fino ad ora avevo sperimentato da parte del gentil sesso un rifiuto tanto energico di tutti i tentativi di approccio; o, se mi è accaduto, mai da così tante tutte insieme.

Era così forte in lui il piacere immediato di vedere e capire – l’amor dei intellectualis di Spinoza – che fino in tarda età ha guardato il mondo con gli occhi curiosi di un bambino, continuando a trovare gioia e appagamento nel capire i nessi tra le cose.

Quando le donne stanno a casa, si attaccano ai loro mobili continuano a spostarli e a risistemarli. Quando viaggio con una donna, sono l’unico mobile di cui dispone e per tutto il giorno non riesce a impedirsi di spostarmi e di sistemarmi qualcosa.

Personalmente ho provato il piacere più grande a contatto con le opere d’arte. Mi danno una felicità che non riesco a trovare altrove.

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Immagini Einstein

Per concludere questa raccolta, di seguito troverete le immagini di Einstein con frasi e alcuni ritratti del famosissimo scienziato e fisico, che ha dedicato la sua vita agli esperimenti scientifici, alle teorie sulla relatività e tanto altro ancora. Albert Einstein: immagini con frasi belle.

Albert Einstein frasi famose
Ci sono solo due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L’altro è pensare che ogni cosa è un miracolo.
Albert Einstein frasi
L’uomo ha scoperto la bomba atomica, però nessun topo al mondo costruirebbe una trappola per topi.
(Albert Einstein)
einstein frasi
Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.
(Albert Einstein)
frasi celebri einstein
La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto. (Albert Einstein)
frasi di einstein
Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita. (Albert Einstein)
frasi einstein
Considero altresì che la vita semplice faccia bene a tutti, fisicamente e mentalmente.
(Albert Einstein)
frasi famose Albert Einstein
La differenza tra la genialità e la stupidità è che genialità ha i suoi limiti.
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Sono un ebreo, ma sono affascinato dalla figura luminosa del Nazareno. Nessuno può leggere i Vangeli senza sentire la presenza attuale di Gesù. La sua personalità pulsa ad ogni parola. Nessun mito può mai essere riempito di una tale vita. (Albert Einstein 1879-1955)
frasi celebri einstein
Nel disordine, trova la semplicità. Nella discordia, trova armonia. Nel mezzo delle difficoltà, trova l’occasione favorevole. (Albert Einstein)
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Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo.
einstein frase
Colui che segue la folla non andrà mai più lontano della folla. Colui che va da solo sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuno è mai arrivato.
einstein aforismi
C’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà Dove c’è una grande volontà.
aforismi einstein
Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose . La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sè stesso senza essere “superato” Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d’uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è il merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tace nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola uno volta per tutte con l’unica crisi pericolosa. che è la tragedia di non voler lottare per superarla.

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Giulia Vigna
Educatrice professionale, lavoro quotidianamente con bambini e ragazzi. Peer supporter in allattamento, sostengo le mamme e organizzo incontri formativi. Da anni scrivo articoli che riguardano la sfera dell'essere donna, mamma e genitore.