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La vita in Aforismi

Frasi e immagini sulla morte: 290 aforismi per elaborare il lutto

Non c’è un modo di alleviare il dolore della perdita di un caro, ma la morte è inevitabilmente l’altra faccia della medaglia della vita. Esploriamo il lato più profondo della morte con queste frasi di addio e riflessioni sulla morte.

Frasi sulla morte

Non c’è vita senza morte, ed è questo il fulcro del ciclo della vita. Un rinnovamento continuo e inarrestabile che governa il mondo intero e ogni forma di vita.
Cerchiamo di scoprire insieme tutte le sfaccettature con frasi per ricordare un defunto e sulla morte. per ricordare chi non c’è più e per riflettere su un tema così profondo e inevitabile.

Aforismi sulla morte

Non è facile accettare la morte di chi abbiamo intorno. Il dolore per la perdita è un sentimento antico come il primo uomo: non possiamo ignorarlo. Un modo per affrontare il dispiacere può essere tramite la lettura di frasi per chi non c’è più. Leggendo e facendo proprie queste frasi celebri sulla morte possiamo provare a interiorizzare e razionalizzare i nostri sentimenti negativi.
Ecco dalla penna di autori di ogni epoca, le più profonde citazioni sulla morte:

Soffrirò… morirò… Ma intanto Sole, vento, vino, trallallà.
(Miša Sapego)

Come non mi sono preoccupato di nascere, non mi preoccupo di morire.
(Federico García Lorca)

Preferisco morire in piedi piuttosto che vivere in ginocchio.
(Ernesto Che Guevara)

Fate bene ad ammassare soldi durante la vostra vita: non si sa cosa arriverà dopo la morte.
(Montesquieu)

Non c’è cura per la nascita e la morte se non godersi l’intervallo.
(George Santayana)

Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni, anche la morte può morire.
(H.P. Lovecraft)

Se vieni al mondo sapendo di essere amato e lo lasci sapendo la stessa cosa, allora tutto ciò che nel frattempo è accaduto sarà valso la pena.
(Michael Jackson)

Proprio come sceglierò la mia nave quando mi accingerò ad un viaggio, o la mia casa quando intenderò prendere una residenza, così sceglierò la mia morte quando mi accingerò ad abbandonare la vita.
(Lucio Anneo Seneca)

Era profondamente religioso, ed aveva tanta fede nella resurrezione dei morti, che sulla sua lapide fece incidere solo due parole: ‘Torno subito!’
(J. R. R. Tolkien)

La morte si sconta vivendo.
(Giuseppe Ungaretti)

Chi può sapere se il vivere non sia morire e se il morire non sia vivere?
(Euripide)

Immaginate la vita senza la morte. Per la disperazione si tenterebbe tutti i giorni di uccidersi.
(Jules Renard)

La vita e la morte sono una cosa sola, come il fiume e il mare.
(Khalil Gibran)

Il sole può tramontare e risorgere; per noi quando la breve luce si spegne resta un’unica eterna notte da dormire.
(Gaio Valerio Catullo)

Bene visse colui che poté morire come volle.
(Publio Siro)

Un bel morir, tutta la vita onora.
(Francesco Petrarca)

La vita ha più timore reverenziale della morte.
(Philip James Bailey)

E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
(Gesualdo Bufalino)

Spesso è da forte, più che il morire, il vivere.
(Vittorio Alfieri)

Il privilegio dei morti: non moriranno più.
(Gabriele D’Annunzio)

In pace i figli seppelliscono i padri, mentre in guerra sono i padri a seppellire i figli.
(Erodoto)

La vita è l’infanzia della nostra immortalità.
(Johann Wolfgang Von Goethe)

A volte non hai il tempo di accorgertene, le cose capitano in pochi secondi. Tutto cambia. Sei vivo. Sei morto. E il mondo va avanti. Siamo sottili come carta.
(Charles Bukowski)

Siamo tutti rassegnati alla morte; è alla vita che non arriviamo a rassegnarci.
(Graham Greene)

La paura della morte è peggio della morte.
(Robert Burton)

Non c’è cura per la nascita e la morte se non godersi l’intervallo.
(George Santayana)

Vivono male quelli che pensano di vivere per sempre.
(Publilio Siro)

La morte è la notte fresca; la vita, il giorno tormentoso.
(Heinrich Heine)

Si vive solo due volte. Una volta quando si nasce e una volta quando si guarda la morte in faccia.
(Ian Fleming)

La morte non è una fine se si può vivere nei figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull’albero della vita.
(Albert Einstein)

Stare all’erta, ecco la vita; essere cullato nella tranquillità, ecco la morte.
(Oscar Wilde)

Ciò che distingue l’uomo immaturo è che vuole morire nobilmente per una causa, mentre ciò che distingue l’uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa.
(Wilhelm Stekel)

Se la morte è il risveglio, la vita è un sogno.
(Jim Morrison)

Chi toglie vent’anni alla sua vita, altrettanti ne toglie alla paura sua della morte.
(William Shakespeare)

Perdendo l’amore e il rispetto per noi stessi, è così che alla fine moriamo.
(Maya Angelou)

La vita è un sonno, la morte è il risveglio.
(Lev Tolstoj)

Assai più che la vita, è la morte a tenerci sovente con lacci sottili.
(Charles Baudelaire)

Il dono della vita equivale al dono della morte.
(Simone Weil)

L’interesse per la malattia e la morte è sempre e soltanto un’altra espressione dell’interesse per la vita.
(Thomas Mann)

La morte è l’ultimo sonno? No, è l’ultimo risveglio.
(Walter Scott)

Voglio vivere per sempre, o morire provandoci.
(Groucho Marx)

Quelli che non sperano in un’altra vita sono morti perfino in questa.
(Goethe)

Non c’è nulla di tragico nella morte. Tra cento anni, nessuno di noi ci penserà più.
(Boris Vian)

Respirare, dormire, bere, mangiare, lavorare, sognare, tutto ciò che facciamo è morire. Vivere, insomma, è morire!
(Guy de Maupassant)

Per compiere grandi cose bisogna vivere come se non si dovesse mai morire.
(Luc de Clapiers de Vauvenargues)

La morte è più potente dell’amore. È una sfida gettata all’esistenza.
(Émile Zola)

Essere morti significa svegliarsi dalla parte sbagliata dei propri sogni.
(Harry Mülisch)

La vita è breve e il tempo vola; le rose appassiscono e le ombre si spostano.
(Ebenezer Elliot)

Che cos’è questa vita, nella quale l’unica cosa certa è l’unica di cui non si può sapere nulla con certezza: la morte?
(Søren Kierkegaard)

Goditi la vita. C’è un sacco di tempo per essere morto.
(Hans Christian Andersen)

Più assurda è la vita, meno sopportabile è la morte.
(Jean Paul Sartre)

Sono più le persone disposte a morire per degli ideali, che quelle disposte a vivere per essi.
(Hermann Hesse)

Per i vivi c’è la speranza, per i morti non c’è niente.
(Teocrito)

Se durassimo in eterno tutto cambierebbe, dato che siamo mortali molto rimane come prima.
(Bertolt Brecht)

Ed è il pensiero della morte che, in fine, aiuta a vivere.
(Umberto Saba)

La vita è una ciliegia, la morte il suo nòcciolo, l’amore il ciliegio.
(Jacques Prévert)

Non saprai mai quanto credi davvero a qualcosa, finché la verità o la falsità di questo qualcosa non diventano una questione di vita o di morte.
(C. S. Lewis)

Quel giorno che temiamo sia l’ultimo per noi è in realtà il compleanno dell’eternità.
(Lucio Anneo Seneca)

Non aver paura della morte… Fa meno male della vita!
(Jim Morrison)

La storia della vita inizia e finisce con due pagine bianche.
(Paul Jean Richter)

La morte è solo l’inizio del secondo tempo.
(Lucio Dalla)

Fino alla morte tutto è vita.
(Miguel de Cervantes)

Poiché l’uomo poggia su questa contraddizione: ama la vita a cagion della morte, ma odierebbe la vita se scomparisse la paura della morte.
(Ernst August Klingemann)

Dopo la morte sarai quello che eri prima della nascita.
(Arthur Schopenhauer)

Tutti ti amano quando sei due metri sotto terra.
(Oscar Wilde)

In questo mondo non vi è nulla di certo, tranne la morte e le tasse.
(Benjamin Franklin)

Sì come una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.
(Leonardo da Vinci)

Ciò che mi fa più paura non è la morte, ma la sensazione di non aver vissuto appieno la vita.
(Marilyn Monroe)

Respingo la morte a furia di vivere, soffrire, sbagliare, rischiare, dare e perdere.
(Anaïs Nin)

Il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere, vivendo: quello della morte.
(Luigi Pirandello)

Sono nato piangendo mentre tutti ridevano e morirò ridendo quando tutti piangeranno.
(Jim Morrison)

La vita è l’insieme delle funzioni che resistono alla morte.
(Marie François Xavier Bichat)

I limiti che dividono la Vita dalla Morte sono, nella migliore delle ipotesi, vaghi e confusi. Chi può dire dove finisca l’una e cominci l’altra?
(Edgar Allan Poe)

Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
(Italo Svevo)

Una vita umana è una storia raccontata da Dio.
(Hans Christian Andersen)

È tempo di credere alla vita, in tempo di morte.
(Commodiano)

La vita è un sogno da cui ci sveglia la morte.
(Hodjviri)

I più ondeggiano infelici tra il timore della morte e le angosce della vita: non vogliono vivere, né sanno morire.
(Lucio Anneo Seneca)

Qualunque cosa si dica, la vita è più antica e più forte della morte: nulla è morto che non fosse prima nato.
(Gesualdo Bufalino)

E mostrerò che nulla può accadere di più bello della morte.
(Walt Whitman)

La vita è un viaggio, non una destinazione.
(Ralph Waldo Emerson)

La vita, ogni giorno, è più vicina alla morte.
(Fedro)

Non volevo nascere (e sono nato), non volevo vivere (e sto vivendo), ma quando morirò andrò in paradiso (perché l’inferno lo sto già vivendo).
(Jim Morrison)

Se vuoi vivere, vuoi anche morire; oppure non capisci che cos’è la vita.
(Paul Valéry)

In piedi, ragazzo: quando il viaggio sarà finito ci sarà tutto il tempo per dormire.
(Alfred Edward Housman)

La polvere su cui camminiamo una volta era in vita.
(George Gordon Byron)

La vita debb’essere viva, cioè vera vita; o la morte la supera incomparabilmente di pregio.
(Giacomo Leopardi)

Non si può giudicare la bellezza della vita se non da quella della morte.
(Isidore Lucien Ducasse)

Vivi come desidererai di aver vissuto quando sarai sul letto di morte.
(Christian Fürchtegott Gellert)

Essere l’uomo più ricco del cimitero non ha importanza. Ciò che conta è andare a letto la sera sapendo di aver fatto qualcosa di grande.
(Steve Jobs)

Chi insegnerà agli uomini a morire, insegnerà loro a vivere.
(Michel de Montaigne)

Dei mali della vita ci si consola pensando alla morte e della morte pensando ai mali della vita. Una piacevole condizione.
(Arthur Schopenhauer)

Se la vita non deve essere presa troppo seriamente, lo stesso deve valere anche per la morte.
(Samuel Butler)

Non temo la morte. Ero morto da miliardi e miliardi di anni prima che io nascessi, e non ne ho mai sofferto il minimo disagio.
(Mark Twain)

La vita di ogni uomo finisce nello stesso modo. Sono i particolari del modo in cui è vissuto e in cui è morto che differenziano un uomo da un altro.
(Ernest Hemingway)

La vita stessa, così per rispetto del corpo come dell’animo è più morta che viva.
(Giacomo Leopardi)

Il silenzio assoluto porta alla tristezza. È l’immagine della morte.
(Jean-Jacques Rousseau)

Morire è tremendo, ma l’idea di morire senza aver vissuto è insopportabile.
(Erich Fromm)

Un morto non ha età.
(Fëdor Dostoevskij)

E chi di voi, per quanto si affanni, può aggiungere uno spazio di tempo alla sua vita?
(Gesù – Vangelo secondo Matteo)

Ci roviniamo la vita con pensieri sulla morte e la morte con pensieri sulla vita.
(Michel de Montaigne)

La vita è soltanto un’altra morte. Il principio della vita, non la fine, è la morte.
(Christian Friedrich Hebbel)

I cimiteri sono pieni di persone che pensavano di essere indispensabili.
(Georges Clemenceau)

La morte sorride a tutti, un uomo non può far altro che ricambiarle il sorriso.
(Marco Aurelio)

Il fatto che sia morto non significa affatto che sia vissuto.
(Stanislaw Jerzy Lec)

Di fronte a se stesso ognuno è immortale; può sapere che sta per morire, ma non potrà mai sapere che è morto.
(Samuel Butler)

Uno dei primi segni che cominciamo a capire è il desiderio della morte. Questa vita ci sembra insopportabile, un’altra irraggiungibile.
(Franz Kafka)

Non conta la durata della vita, ma la sua profondità.
(Ralph Waldo Emerson)

Chi sa morire, ha saputo vivere.
(Xavier Forneret)

La vita livella tutti gli uomini. La morte rivela gli eminenti.
(George Bernard Shaw)

Quando qualcosa muore è il più grande insegnamento.
(Shunryu Suzuki)

La vita non è forse più bella perché da un momento all’altro si può perderla?
(Cesare Pavese)

Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.
(Giovanni Falcone)

La vita e la morte confluiscono in uno e non c’è né evoluzione né destino, soltanto essere.
(Albert Einstein)

Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto, e se così fosse… mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.
(William Shakespeare)

Alcuni dovrebbero vivere una seconda volta come premio, altri come castigo.
(Stanislaw Jerzy Lec)

La vita è cosparsa di tanti triboli e può recare tanti mali che la morte non è il male peggiore.
(Napoleone Bonaparte)

Vivere è morire, perché non abbiamo un giorno in più nella nostra vita senza avere, al contempo, un giorno in meno.
(Fernando Pessoa)

Ciò che dà un senso alla vita, lo dà anche alla morte.
(Antoine de Saint-Exupéry)

L’ora della partenza è arrivata, e noi andiamo in direzioni diverse, io verso la morte e tu verso la vita. Quale di questi due sia meglio solo Dio lo sa.
(Socrate)

Il grande problema dell’uomo è la vita, il grande problema della vita è la morte.
(Joseph Joubert)

Quella che chiamiamo una ragione di vita è allo stesso tempo un’ottima ragione per morire.
(Albert Camus)

Nella vita c’è la morte, nella morte c’è la vita.
(Edouard Schuré)

Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita. Perché vita e morte sono una cosa sola, così come il fiume e il mare.
(Khalil Gibran)

Ho raggiunto il punto in cui non mi importa più se vivo o muoio. Il mondo continuerà a girare senza di me, non posso far nulla per cambiarne gli eventi.
(Anna Frank)

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Frasi buddiste sulla morte

Il buddhismo è una delle religioni più antiche e più diffuse al mondo. Nasce con gli insegnamenti di Siddhārtha Gautama e include diverse tradizioni, filosofie di pensiero, vie spirituali, individuali e devozionali.
In quest’ottica, la morte è vista come una semplice fase dell’esistenza, e la vita come un ciclo infinito che racchiude tutte le forme di vita.
Scopriamo la visione zen e buddhista sulla morte in questi pensieri per i defunti e sulla vita:

La tua fine, che è senza fine, è come un fiocco di neve che si scioglie nell’aria pura.
(Detto buddista)

La morte non è una luce che si spegne. È mettere fuori la lampada perché è arrivata l’alba.
(Rabindranath Tagore)

Una volta che smetti di attaccarti e lasci essere le cose, sarai libero perfino dalla nascita e morte. Trasformerai tutto.
(Bodhidharma)

La morte è come uno specchio su cui si riflette il vero significato della vita.
(Sogyal Rinpoche)

La nostra vita e la nostra morte sono la stessa cosa. Quando ci rendiamo conto di questo, non abbiamo più paura della morte e non abbiamo più nessuna vera difficoltà nella nostra vita.
(Shunryu Suzuki)

La vita e la morte sono un filo unico, la stessa linea vista da lati opposti.
(Lao Tzu)

La morte non deve essere temuta da coloro che vivono con saggezza.
(Buddha)

Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
(Mahatma Gandhi)

Molti sono morti; anche tu morirai. Il tamburo della morte sta suonando. Il mondo si è innamorato di un sogno. Rimarranno solo i detti dei saggi.
(Kabīr)

La vita e la morte sono di suprema importanza. Il tempo trascorre velocemente prima che una opportunità sia persa. Ciascuno di noi dovrebbe sforzarsi di risvegliarsi. Svegliati! Fai attenzione, non sprecare la tua vita.
(Eihei Dōgen)

Non odiare la vita e la morte, non amare la vita e la morte. Conserva ogni pensiero libero dall’illusione e, in vita, assisterai all’inizio del nirvana e, alla morte, sperimenterai la certezza di non rinascere.
(Bodhidharma)

Gli addii sono solo per coloro che amano con i loro occhi. Per chi ama con il cuore e con l’anima non esiste la separazione.
(Gialal al-Din Rumi)

L’attenzione è il sentiero conducente all’immortalità, la disattenzione è il sentiero della morte; gli attenti non muoiono, i disattenti sono già come morti.
(Buddha)

Ogni notte, quando vado a dormire, muoio. E il mattino dopo, quando mi sveglio, sono rinato.
(Mahatma Gandhi)

Né il fuoco né vento, nascita né morte può cancellare le nostre buone azioni.
(Buddha)

In quanto mortali, siamo governati dalle circostanze, non da noi stessi.
(Bodhidharma)

Lascia che la vita sia bella come i fiori d’estate e la morte come le foglie d’autunno.
(Rabindranath Tagore)

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Riflessioni e pensieri sulla morte

Un argomento così vasto e delicato come quello del trapasso non sempre può essere racchiuso in brevi frasi sulla morte o in frasi per persone che non ci sono più.
Filosofi e pensatori hanno articolato le loro idee sulla morte, spesso scaturite da pensieri sulla morte di una persona cara, in molti modi. Noi abbiamo raccolto alcune delle loro riflessioni più profonde in queste frasi per ricordare una persona morta:

La vita è uno strano regalo. All’inizio lo si sopravvaluta, questo regalo: si crede di aver ricevuto la vita eterna. Dopo lo si sottovaluta, lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe quasi pronto a gettarlo. Infine, ci si rende conto che non era un regalo, ma solo un prestito.
(Eric-Emmanuel Schmitt)

L’unica cosa che ho capito è che, la morte può portarci via la persona amata ma solo fisicamente… perché se è vero che da un lato non puoi più viverla, vederla, toccarla, parlarle, abbracciarla, puoi però continuare a farla vivere in te, nei tuoi ricordi. Tu e solo tu, puoi decidere se rafforzare la memoria la dove i sensi si indeboliscono, tu e solo tu puoi decidere se alimentarla ogni giorno affinché la persona perduta possa continuare a sorridere, a vivere in te, con te… La morte può portarsi via la persona ma non l’amore che provi per lei.
(Giorgia Benusiglio)

Non voglio e non posso figurarmi un individuo che sopravviva alla sua morte corporale: quante anime deboli, per paura e per egoismo ridicolo, si nutrono di simili idee.
(Albert Einstein)

Pensaci per un momento: se la vita fosse davvero sicura, sarebbe già morta. Una vita totalmente sicura non può essere viva, perché è andata perduta l’avventura stessa. Se sei protetto da tutti i pericoli, sei morto. L’essenza della vita è l’avventura, il pericolo, l’insicurezza. È coinvolta la morte.
(Osho)

Quando i mortali sono vivi, si preoccupano della morte. Quando sono pieni, si preoccupano della fame. La loro è la Grande Incertezza. Ma i saggi non considerano il passato. E non si preoccupano del futuro. Né si aggrappano al presente. E attimo dopo attimo seguono la Via.
(Bodhidharma)

La morte deve essere così bella. Trovarsi nella soffice terra marrone, con le erbe che ondeggiano sopra la testa e ascoltare il silenzio. Non avere ieri, né domani. Per dimenticare il tempo, per dimenticare la vita, per essere in pace.
(Oscar Wilde)

Alla nascita l’uomo è molle e debole, alla morte è duro e forte. Tutte le creature, l’erbe e le piante quando vivono son molli e tenere quando muoiono son aride e secche. Durezza e forza sono compagne della morte, mollezza e debolezza sono compagne della vita. Per questo chi si fa forte con le armi non vince, L’albero che è forte viene abbattuto. Quel che è forte e robusto sta in basso, quel che è molle e debole sta in alto.
(Lao Tzu)

Signori, il tempo della vita è breve. Ma quand’anche la vita, cavalcando la sfera del quadrante, giungesse al suo traguardo dopo un’ora, anche quel breve corso sarebbe esageratamente lungo, se trascorso in un’esistenza vile. Se vivremo, vivremo per calcare i nostri piedi sui corpi di re; se morremo, morire sarà bello trascinando alla morte anche dei principi.
(William Shakespeare)

Nasciamo una sola volta, due non è concesso; tu, che non sei padrone del tuo domani, rinvii l’occasione di oggi; così la vita se ne va nell’attesa, e ciascuno di noi giunge alla morte senza pace.
(Epicuro)

Sappiate intanto che ad ogni vita sta dietro la morte, che ad ogni connubio sta dietro la separazione! Non è senza feccia il liquor della vita, e anche il raso ha le sue strie.
(Saˁdi)

È sufficiente che l’uomo riconosca la propria vita non già nel bene della sua persona animale ma nel bene degli altri esseri, e lo spauracchio della morte scompare per sempre ai suoi occhi.
(Lev Tolstoj)

Potete star sicuri che Colombo era felice non nel momento in cui scoprì l’America, bensì quando era in viaggio per scoprirla; potete star sicuri che il momento della sua massima felicità fu forse quando, proprio tre giorni prima della scoperta del Nuovo Mondo, l’equipaggio disperato si ribellò, e per poco non lo costrinse a volgere indietro, verso l’Europa, la prua del vascello! L’importante non era quel Nuovo Mondo, che magari poteva anche inabissarsi. Colombo infatti morì senza quasi averlo visto, e in pratica senza sapere che cosa aveva scoperto. L’importante sta nella vita, soltanto nella vita, nel processo della sua scoperta, in questo processo continuo e ininterrotto, e non nella scoperta stessa!
(Fëdor Dostoevskij)

Quando si è vecchi, si ha dinanzi a sé soltanto la morte, mentre quando si è giovani si ha davanti la vita; sennonché ci si può chiedere quale dei due casi sia il più inquietante, e se tutto sommato la vita non sia qualcosa che è meglio avere dietro di sé che davanti.
(Arthur Schopenhauer)

L’uomo è chiamato a una pienezza di vita che va ben oltre le dimensioni della sua esistenza terrena, poiché consiste nella partecipazione alla vita stessa di Dio. L’altezza di questa vocazione soprannaturale rivela la grandezza e la preziosità della vita umana anche nella sua fase temporale.
(Papa Giovanni Paolo II)

Vivere male, ossia senza saggezza né temperanza e santità, come affermava Democrate, non è solo vivere male bensì continuare a morire per un tempo indefinito.
(Porfirio)

La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c’è, quando c’è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti. Per i vivi non c’è, i morti non sono più.
(Epicuro)

La morte, la vita, la fama, l’infamia, il dolore, il piacere, la ricchezza, la povertà, tutto ciò tocca ugualmente a buoni e cattivi, non essendo queste cose né belle né brutte; e, dunque, neppure beni o mali.
(Marco Aurelio)

Che giovano a quell’uomo ottant’anni passati senza far niente? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita; né è morto tardi, ma ha impiegato molto tempo per morire.
(Lucio Anneo Seneca)

La vita è violenta, sinistra, impastata d’infamie, tessuta di egoismi, disseminata di infelicità, senza gioie durevoli; ha un unico fine: la morte sempre minacciosa, la condanna di ogni nostra speranza. Per viltà ci sforziamo di credere che questa condanna non sia senza appello.
(Guy De Maupassant)

Ora quella legge vuole due cose: l’una, che effettivamente moriamo; l’altra, che cerchiamo di conservare la nostra vita quanto più a lungo ci è possibile. Nasciamo tanto per l’una che per l’altra, e si può dire che l’uomo abbia a un tempo due movimenti opposti: corre incessantemente verso la morte, e incessantemente la fugge.
(Jean de La Fontaine)

Conosco un uomo senza braccia che sa suonare uno scherzo sul violino con le dita dei piedi. Il guaio è che lei non vuole battersi. Lei si è arresa. Non fa che adagiarsi sui malanni e sulla morte. Ma c’è una cosa altrettanto inevitabile quanto la morte, ed è la vita. Viva, viva, viva! Pensi alla forza che è nell’universo, che fa muovere la terra e fa crescere gli alberi. C’è la stessa forza dentro di lei. Purché solo, abbia il coraggio e la volontà di usarla.
(Charlie Chaplin)

Vivere è appartenere a un altro. Morire è appartenere a un altro. Vivere e morire sono la medesima cosa. Ma vivere è appartenere a un altro dal di fuori, e morire è appartenere a un altro dal di dentro. Le due cose si assomigliano, ma la vita è il lato di fuori della morte. Perciò la vita è la vita, e la morte la morte, perché il lato di fuori è sempre più vero del lato di dentro, tanto che è il lato di fuori che si vede.
(Fernando Pessoa)

Andarsene è il destino di tutta l’umanità. Il mondo è un teatro di continue assenze e le mani che oggi afferrano il cordiale saluto sono condannate da tanto tempo a unirsi per l’ultima volta, quando le labbra tremanti pronunciano la parola: Addio.
(Robert Michael Ballantyne)

Prega piuttosto, mio giovane cavaliere, che la vita sia dura perché la morte sia dolce; val meglio questo che l’essere ossequiato e lusingato per tutta la vita e all’ultimo precipitare nella più nera disgrazia.
(Robert Louis Stevenson)

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Frasi sulla morte di una persona cara

Può trattarsi di un familiare, un collega di lavoro, un amico di famiglia: persone che conosciamo abbastanza bene, o con cui abbiamo un rapporto intenso. La loro scomparsa ci può lasciare una ferita profonda, nonostante non avessimo un rapporto strettissimo.
Questa raccolta è dedicata alle frasi per ricordare una persona cara scomparsa, per onorarne la memoria e per affrontare il lutto:

La vita è una lunga sequenza di addii: addii detti alle persone care che ci lasciano, addii alle persone che attraversano la nostra vita come meteore, magari solo per un giorno o due. C’è un addio all’infanzia, alla giovinezza, persino all’amore. Ogni volta che c’è un addio, qualcosa “dentro” muore. Anche partire, è un po’ morire, e non è solo un modo di dire.
(Sergio Bambarèn)

La vera tomba dei morti è il cuore dei vivi.
(Jean Cocteau)

Vi sono perdite che comunicano all’anima una sublimità, nella quale essa si astiene dal lamento e cammina in silenzio come sotto alti neri cipressi.
(Friedrich Nietzsche)

Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero.
(Paulo Coelho)

Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda.
(Ugo Foscolo)

Solo nell’agonia della separazione guardiamo nelle profondità dell’amore.
(George Eliot)

Non so dove vanno le persone quando scompaiono, ma so dove restano.
(Antoine de Saint-Exupéry)

Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo.
(Agostino d’Ippona)

La vita dei morti sta nella memoria dei vivi.
(Marco Tullio Cicerone)

Un cuore che cerca sente bene che qualcosa gli manca; ma un cuore che ha perduto sa di cosa è stato privato.
(Johann Wolfgang von Goethe)

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Frasi sulla morte di un padre o una madre

Non si può essere mai pronti al momento in cui un genitore ci lascia. Eppure la vita, nella sua infinita ciclicità, ci impone di affrontare questo dolore a viso aperto.
Il dolore non si può esprimere a parole, un vuoto profondo ci resta dentro come una cicatrice sull’anima.
Con il tempo il dolore può affievolirsi, ma non scomparirà mai del tutto. Questo è il messaggio spesso espresso nelle frasi sulla morte della mamma o del papà.
Queste frasi per un papà morto e frasi sulla morte di una mamma sono una dedica e un modo per ricordare i genitori con amore e affetto, nella consapevolezza che ovunque si trovino vegliano sui proprio figli.

Essere figli è un privilegio che solo quando ti viene sottratto dalla vita comprendi perché è facile cadere nelle malinconiche assenze di volti, voci e abbracci che ti hanno fatto grande… anche se faresti di tutto per tornare bambino e ritrovarlo ancora lì quell’abbraccio con cui stringevi tutto il tuo mondo.
(Gianfranco Iovino)

Non importa quanti anni abbiamo, abbiamo ancora bisogno dei nostri papà e ci chiediamo come faremo a cavarcela senza di loro.
(Jennifer Williamson)

In questo giorno dove tutti sembrano felici e ognuno fa la sua parte in una vita che continua a scorrere lenta e inesorabile manchi tu, mamma.

La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull’albero della vita.
(Albert Einstein)

Oggi era il tuo compleanno papà, ti sento come se fossi ancora qui. Perché il libro dell’amore non finisce con il leggere l’ultima pagina.
(andrealiberi, Twitter)

L’amore di una madre è impresso per sempre nel cuore di suo figlio.
(Jennifer Williamson)

E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.
(Tiziano Terzani)

Tu avevi ieri una madre in terra: oggi hai un angelo altrove. Tutto ciò che è bene sopravvive, cresciuto di potenza, alla vita terrena. Quindi anche l’amore di tua madre. Essa t’ama ora più che mai.
(Edmondo De Amicis, Morte di una madre)

Dopo la morte dei nostri genitori moriamo per la prima volta e nasciamo per la seconda.
(Andrzej Coryell)

C’è qualcosa di sacro nelle lacrime, non sono un segno di debolezza, ma di potere. Sono messaggere di dolore travolgente e di amore indescrivibile.
(Washington Irving, per la perdita della madre)

Un padre è qualcuno che ti prende in braccio e ti insegna a ridere. Qualcuno che quando chiudi gli occhi puoi sentire il suo cuore battere nel tuo. Qualcuno che con la sua mano grande come il cielo ti indica la strada. Qualcuno che, basta un soffio appena nei polmoni, per toglierti ogni paura. Che grande forza che ha un padre.
(Fabrizio Caramagna)

Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte.
(William Shakespeare)

Affrontare il mondo senza di te, papà, mi ha lasciato senza forza. Ma dentro di me ho il coraggio che mi hai insegnato.
(Fragmentarius)

Noi non siamo soli e la speranza rinascerà sempre nel nostro cuore perché si nutre dell’amore di chi, pur avendo lasciato questa terra, continua a vegliare su di noi.
(tratto da Rosemary Altea, Noi Non Siamo Soli)

Certi giorni mi manchi come l’ossigeno, e altri pure. Non me ne faccio una ragione papà, ma ti porto con me in ogni cosa, momento, in ogni mia vita.
(_EliEclipse, Twitter)

A volte la mancanza è l’unico terreno comune che unisce due anime distanti. Ed è in questa mancanza che cresce il loro amore ed è per questa mancanza che un giorno le loro anime potranno dirsi di non essersi mai dette addio

Oh padre padre che conosco ora,
soltanto ora dopo tanta vita,
ti prego parlami, parlami ancora.
(Patrizia Valduga)

C’è qualcosa nella perdita di una madre che è permanente e inesprimibile – una ferita che non guarirà mai del tutto.
(Susan Wiggs)

La morte di un genitore è raramente prevista e mai accettata.
(Shane Pendley)

Per la morte non c’è spazio, ma le vite volano e si aggiungono alle stelle nell’alto cielo. E tu mamma, quale meravigliosa stella del firmamento sei adesso?
(Publio Virgilio Marone)

C’è una ragione per ogni cosa. Anche alla morte c’è una ragione. E anche all’amore perduto. Se la morte ce lo porta via, rimane sempre un amore. Assume una forma diversa, nient’altro. Non puoi vedere la persona sorridere, non le porti da mangiare, non le arruffi i capelli. Ma quando questi sensi si indeboliscono, un altro si rafforza: la memoria. Essa diviene tua compagna. Tu l’alimenti, tu la serbi, ci danzi assieme. La vita deve avere un termine, l’amore no.
(Mitch Albom)

Il tempo è l’unico consolatore per la perdita di una madre.
(Jane Welsh Carlyle)

Nessuno mi convincerà del fatto che non ci sei più. Ma come? Io ti sento, viva e forte dentro me, piena di energia e soddisfatta per la vita che sto vivendo, per le persone che ho incontrato e per quello che ho costruito. Mi manchi, mamma, ma è la tua mancanza che mi tiene stretta a te ogni giorno.

“La morte non esiste, figlia. La gente muore solo quando viene dimenticata”,
mi spiegò mia madre poco prima di andarsene.
“Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te”.
“Mi ricorderò di te” le promisi. […]
Poi mi prese una mano e con gli occhi mi disse quanto mi amava, finché il suo sguardo non divenne nebbia e la vita uscì da lei senza amore.
(tratto da Isabel Allende, Eva Luna)

Possiamo ancora vedere la luce di stelle che non esistono più da secoli. Così ancora ti riempie e folgora il ricordo di qualcuno che hai amato per poi vederlo andar via.
(Khalil Gibran)

frasi per un papa morto
La morte di un genitore è raramente prevista e mai accettata. (Shane Pendley)

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Frasi sulla morte di un nonno o una nonna

I nonni sono come secondi genitori, un tesoro inestimabile, insegnamenti viventi in ogni gesto e amore incondizionato in ogni carezza.
Perdere un nonno o una nonna spesso è il primo, indelebile, incontro con la morte.
Quando cerchiamo un pensiero profondo o parole dolci da dedicare per abbracciare il loro ricordo, queste frasi sulla morte della nonna o del nonno possono esserci di aiuto:

È uno delle leggi della natura che spesso ci sentiamo più vicini alle generazioni lontane rispetto alle generazioni più vicine a noi.
(Igor Stravinsky)

Credo che Dio il 7° giono non si sia riposato, ma abbia fatto i nonni. Accorgendosi che si trattava della più geniale delle sue creazioni, si sia preso una gionata libera per trascorrerla con loro.
(Fausto Brizzi)

Nulla mi meravigliava di più degli occhi di mio nonno quando diceva “non è giusto”. Chissà se da qualche parte dell’universo guarda ancora le cose e dice: “Non è giusto”.
(Fabrizio Caramagna)

Nonni: l’amore e la saggezza in carne, ossa e cuore.
(Jean-Paul Malfatti)

Ho perso il mio mondo e la donna per me più speciale. Mi manca più di quanto le parole possano descriverlo.
(Demi Lovato, per la perdita della bisnonna)

Cose che passano troppo in fretta: le stelle cadenti. Le ore felici. Gli haiku di Basho. L’estate. I nonni. Le foglie quando c’è vento. Le domeniche. Il primo bacio.
(Fabrizio Caramagna)

I nonni sono coloro che vengono da lontano e vanno per primi, a indagare oltre la vita.
(Maria Rita Parsi)

Caro nonno, avevi il sorriso negli occhi e mi aprivi le ali ogni volta che cadevo.
Mi manchi tanto.
(Fabrizio Caramagna)

Nessuno può fare per i bambini quel che fanno i nonni: essi spargono polvere di stelle sulla vita dei più piccoli.
(Alex Haley)

Il sorriso di un nonno, un tesoro da custodire tra le più grandi ricchezze.
(Anton Vanligt)

Mi manchi tanto nonno.
Ho perso il piacere della tua compagnia, la gratuità del tuo affetto, la serenità dei tuoi giudizi, ho perso la tua quiete e la tua comprensione.
Ho perso quel poco di tenerezza che c’era ancora al mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Nonna, eredità di intenti, sogni e speranze,
riposo del cuore in una carezza,
gioia infinita di rispecchiarmi nei tuoi occhi.
Meraviglia della tua vita nella mia,
e dove io cammino, ci sei anche tu.
Nel mio cuore nella mia pelle.
(Stephen Littleword)

frasi nonna morta
I nonni sono coloro che vengono da lontano e vanno per primi, a indagare oltre la vita. (Maria Rita Parsi)

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Frasi sulla morte di un amico

A volte gli amici sono come fratelli o sorelle, e subire il lutto di un amico è devastante.
Anche se sembra che qualsiasi espressione sia vana di fronte a un tale dolore, è possibile cercare delle parole da dedicare alla loro memoria e a quello che si è vissuto insieme.
Queste frasi per un amico morto, attraverso la penna di filosofi, scrittori e pensatori, onorano la memoria e celebrano la bellezza di un sentimento puro e speciale come quello dell’amicizia spezzata dalla morte.

La morte di un amico equivale alla perdita di un arto.
(Proverbio tedesco)

Subire una perdita in un giorno in cui il cielo è azzurro è una contraddizione scandalosa, tra l’armonia dell’universo e il dolore di vivere.
(Filippo.Minacapilli.7)

Un amico che muore, è qualcosa di te che muore.
(Gustave Flaubert)

Niente è tanto caro a un amico come la tristezza per la sua morte. Il piacere della sua compagnia non ha un’influenza così potente.
(David Hume)

Mentre piangiamo la perdita del nostro amico, altri si rallegrano per incontrarlo dietro il velo.
(John Taylor)

Dirsi addio non ha alcuna importanza. È il tempo passato assieme che è davvero importante.
(Trey Parker)

Il conforto di avere un amico può essere portato via, ma non quello di averne avuto uno.
(Seneca)

Dì al tuo amico che nella sua morte, una parte di te muore e va con lui. Ovunque vada, tu vai anche tu. Non sarà solo.
(Jiddu Krishnamurti)

Alcune persone entrano nelle nostre vite e lasciano impronte nei nostri cuori e non siamo mai più gli stessi.
(Flavia Weedn)

Ho sceso, dandoti il braccio,
almeno un milione di scale
e ora che non ci sei
è il vuoto a ogni gradino.
(Eugenio Montale)

Non lasciarti sconvolgere dagli addii. Un addio è necessario prima di potersi ritrovare. E il ritrovarsi dopo attimi o vite, è certezza per coloro che ci sono amici.
(Richard Bach)

Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente e amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v’è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
(Arthur Schopenhauer)

frasi sulla morte di un amico
Un amico che muore, è qualcosa di te che muore. (Gustave Flaubert)

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Frasi di Sant’Agostino sulla morte, di Papa Francesco e Madre Teresa

La religione cattolica ha una visione precisa della morte e di cosa aspetta i fedeli dopo aver abbandonato le loro spoglie mortali.
Tra le varie figure religiose che si sono succedute nei secoli, alcune ci hanno lasciato degli importanti aforismi sulla morte di una persona cara e su come affrontare la morte.
Tra questi non si può non menzionare Sant’Agostino, del quale abbiamo raccolto le più belle frasi sulla vita e sulla morte, insieme alle frasi di Papa Francesco e alle frasi di Madre Teresa di Calcutta sulla morte.

Se ami la vita e temi la morte, questo stesso timore della morte è come un inverno quotidiano.
(Sant’Agostino)

Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime.
(Sant’Agostino)

È necessaria l’infelicità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità, la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
(Madre Teresa di Calcutta)

È meglio essere corretti dalla verga del padre piuttosto che morire nella carezza del predone.
(Sant’Agostino)

L’orrore per la morte non nasce dalla fantasia ma dalla natura.
(Sant’Agostino)

Non possiamo vivere quanto vogliamo, e moriamo anche se non vogliamo.
(Sant’Agostino)

L’amore è più forte della morte. Per questo la strada è far crescere l’amore, renderlo più solido, e l’amore ci custodirà fino al giorno in cui ogni lacrima sarà asciugata, quando “non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno”.
(Papa Francesco)

Il corpo emigra cambiando luogo, l’anima muovendosi con l’affetto.
(Sant’Agostino)

Il vero amore deve sempre fare male. Deve essere doloroso amare qualcuno, doloroso lasciare qualcuno. Solo allora si ama sinceramente.
(Madre Teresa di Calcutta)

L’uomo di tutti i tempi e di tutti i luoghi desidera una vita piena e bella, giusta e buona, una vita che non sia minacciata dalla morte, ma che possa maturare e crescere fino alla sua pienezza.
(Papa Francesco)

La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
(Sant’Agostino)

Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
(Sant’Agostino)

La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
(Sant’Agostino)

Qual è il senso cristiano della morte? Se guardiamo ai momenti più dolorosi della nostra vita, quando abbiamo perso una persona cara, ci accorgiamo che, anche nel dramma della perdita, anche lacerati dal distacco, sale dal cuore la convinzione che non può essere tutto finito, che il bene dato e ricevuto non è stato inutile. C’è un istinto potente dentro di noi, che ci dice che la nostra vita non finisce con la morte.
(Papa Francesco)

Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene.
(Sant’Agostino)

Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
(Sant’Agostino)

Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio.
(Papa Francesco)

Quelli che ci hanno lasciato non sono assenti, sono invisibili, tengono i loro occhi pieni di gloria fissi nei nostri pieni di lacrime.
(Sant’Agostino)

Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono dovunque noi siamo.
(Sant’Agostino)

frasi di s.agostino sulla morte
Se ami la vita e temi la morte, questo stesso timore della morte è come un inverno quotidiano. (Sant’Agostino)

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Poesie sulla morte

La poesia viene in soccorso nei momenti più intensi della vita. A volte, solo in versi si riesce a esprimere quello che si prova, e scrivere una poesia sulla morte può essere un modo per esorcizzare la paura o interiorizzare il dolore.
Per questo motivo esistono diverse poesie sulla morte di una persona cara di autori famosi di ogni epoca e provenienza.
Ecco le più toccanti:

Amore mio, se muoio e tu non muori,
amore mio, se muori e io non muoio,
non concediamo ulteriore spazio al dolore:
non c’è immensità che valga quanto abbiamo vissuto.
Polvere nel frumento, sabbia tra le sabbie,
il tempo, l’acqua errante, il vento vago,
ci ha trasportato come grano navigante.
Avremmo potuto non incontrarci nel tempo.
Questa prateria in cui ci siamo trovati,
oh piccolo infinito! la rendiamo.
Ma questo amore, amore, non è finito,
e così come non ebbe nascita,
non ha morte, è come un lungo fiume,
cambia solo di terra e labbra.
(Pablo Neruda)

Se io dovessi morire –
E tu dovessi vivere –
E il tempo gorgogliasse –
E il mattino brillasse –
E il mezzodì ardesse –
Com’è sempre accaduto –
Se gli Uccelli costruissero di buonora
E le Api si dessero altrettanto da fare –
Ci si potrebbe accomiatare a discrezione
Dalle imprese di quaggiù!
È dolce sapere che i titoli terranno
Quando noi con le Margherite giaceremo –
Che il Commercio continuerà –
E gli Affari voleranno vivaci –
Rende la partenza tranquilla
E mantiene l’anima serena –
Che gentiluomini così brillanti
Dirigano la piacevole scena!
(Emily Dickinson)

La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.
La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio.
(Fernando Pessoa)

All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
confortate di pianto è forse il sonno
della morte men duro?
(Ugo Foscolo)

Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l’inganno estremo,
Ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
In noi di cari inganni,
Non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, nè di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T’acqueta omai. Dispera
L’ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera,
E l’infinita vanità del tutto.
(Giacomo Leopardi)

Mentre una notte se n’annava a spasso,
la vecchia tartaruga fece er passo più lungo
de la gamba e cascò giù
cò la casa vortata sottoinsù.
Un rospo je strillò: “Scema che sei!
Queste sò scappatelle che costeno la pelle…
_ lo sò rispose lei_ ma prima de morì,
vedo le stelle.
(Trilussa)

La morte non è niente. Non conta.
Io me ne sono solo andato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente come era.
Io sono io e tu sei tu
e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme è immutata, intatta.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il vecchio nome familiare.
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
Non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
(Henry Scott Holland)

Se la morte fosse un vivere quieto,
un bel lasciarsi andare,
un’acqua purissima e delicata
o deliberazione di un ventre,
io mi sarei già uccisa.
Ma poiché la morte è muraglia,
dolore, ostinazione violenta,
io magicamente resisto.
Che tu mi copra di insulti,
di pedate, di baci, di abbandoni,
che tu mi lasci e poi ritorni senza un perché
o senza variare di senso
nel largo delle mie ginocchia,
a me non importa perché tu mi fai vivere,
perché mi ripari da quel gorgo
di inaudita dolcezza,
da quel miele tumefatto e impreciso
che è la morte di ogni poeta.
(Alda Merini)

Non andartene docile in quella buona notte,
I vecchi dovrebbero bruciare e delirare quando cade il giorno;
Infuria, infuria, contro il morire della luce.

Benché i saggi sappiano che la tenebra è inevitabile,
visto che dalle loro azioni non scaturì alcun fulmine,
Non se ne vanno docili in quella buona notte,

Gli onesti, con l’ultima onda, gridando quanto fulgide
le loro deboli gesta danzerebbero in una verde baia,
S’infuriano, s’infuriano contro il morire della luce.

Gli impulsivi che il sole presero al volo e cantarono,
imparando troppo tardi d’averne afflitto il percorso,
Non se ne vanno docili in quella buona notte.

Gli austeri, in punto di morte, accorgendosi con vista cieca
che gli occhi spenti potevano gioire e brillare come meteore,
S’infuriano, s’infuriano contro il morire della luce.

E tu, padre mio, là sulla triste altura, ti prego,
Condannami o benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.
(Dylan Thomas)

La vita, è come un dente
All’inizio non ci si pensa
Felici di masticare
Ma poi ecco che d’improvviso si guasta
Fa male, e preoccupati
Lo si cura non senza fastidi
E per essere veramente guariti,
Bisogna strapparlo, la vita.
(Boris Vian)

Morte, non essere troppo orgogliosa, se anche
qualcuno ti chiama terribile e possente
Tu non lo sei affatto: perché
quelli che pensi di travolgere
in realtà non muoiono, povera morte, né puoi uccidere me.
Se dal riposo e dal sonno, che sono tue immagini,
deriva molto piacere, molto più dovrebbe derivarne da Te, con cui proprio i nostri migliori se ne vanno,
per primi, tu che riposi le loro ossa e ne liberi l’anima.
Schiava del caso e del destino, di re e disperati,
Tu che dimori con guerra e con veleno, con ogni infermità,
l’oppio e l’incanto ci fanno dormire ugualmente,
e molto meglio del colpo che ci sferri.
Perché tanta superbia?
Perché tanta superbia? Trascorso un breve sonno,
eternamente, resteremo svegli, e la morte
non sarà più, sarai Tu a morire.
(John Donne)

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.

Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
(Cesare Pavese)

Il mistero della vita
penetra nel mistero della morte,
il giorno chiassoso tace
dinanzi al silenzio delle stelle.
(Rabindranath Tagore)

Or son molti e molti anni
che in un regno in riva al mare
viveva una fanciulla che col nome
chiamerete di ANNABEL LEE:
e viveva questa fanciulla con non altro pensiero
che d’amarmi e d’essere amata da me.

Io ero un bimbo e lei una bimba,
in questo regno in riva al mare;
ma ci amavamo d’un amore ch’era più che amore
io e la mia ANNABEL LEE
d’un amore che gli alati serafini in cielo
invidiavano a lei ed a me.

E fu per questo che -oh, molto tempo fa-
in questo regno in riva al mare
un vento soffiò da una nube, raggelando
la mia bella ANNABEL LEE;
così che vennero i suoi nobili parenti
e la portarono da me lontano
per rinchiuderla in un sepolcro
in questo regno in riva al mare.

Gli angeli, non così felici in cielo come noi,
a lei e a me portarono invidia –
oh sì! E fu per questo (e tutti ben lo sanno
in questo regno in riva al mare)
che quel vento irruppe una notte dalla nube
raggelando e uccidendo la mia bella ANNABEL LEE.

Ma molto era più forte il nostro amore
che l’amor d’altri di noi più grandi-
che l’amor d’altri di noi più savi-
e né gli angeli lassù nel cielo
né i demoni dentro il profondo mare
mai potran separare la mia anima dall’anima
della bella ANNABEL LEE:

giacché mai raggia la luna che non mi porti sogni
della bella ANNABEL LEE;
e mai stella si leva ch’io non senta i fulgenti occhi della bella ANNABEL LEE:
e così, nelle notti, al fianco io giaccio
del mio amore – mio amore – mia vita e mia sposa,
nel suo sepolcro lì in riva al mare,
nella sua tomba in riva al risonante mare.
(Edgar Allan Poe)

Credo che nessuno muoia
credo che l’anima in realtà
divenga un’ombra
e al culmine del suo vagare
si adagi ai piedi
d’un fiore non visto.
Quei fiori gialli
di cui son piene
le campagne
quando fai ritorno a casa
e vorresti che lei
esistesse.
(Carlo Bramanti)

E la morte non avrà più dominio.
I morti nudi saranno una cosa
Con l’uomo nel vento e la luna d’occidente;
Quando le loro ossa saranno spolpate e le ossa pulite scomparse,
Ai gomiti e ai piedi avranno stelle;
Benché ammattiscano saranno sani di mente,
Benché sprofondino in mare risaliranno a galla,
Benché gli amanti si perdano l’amore sarà salvo;
E la morte non avrà più dominio.

E la morte non avrà più dominio.
Sotto i meandri del mare
Giacendo a lungo non moriranno nel vento;
Sui cavalletti contorcendosi mentre i tendini cedono,
Cinghiati ad una ruota, non si spezzeranno;
Si spaccherà la fede in quelle mani
E l’unicorno del peccato li passerà da parte a parte;
Scheggiati da ogni lato non si schianteranno;
E la morte non avrà più dominio.

E la morte non avrà più dominio.
Più non potranno i gabbiani gridare ai loro orecchi,
Le onde rompersi urlanti sulle rive del mare;
Dove un fiore spuntò non potrà un fiore
Mai più sfidare i colpi della pioggia;
Ma benchè matti e morti stecchiti,
Le teste di quei tali martelleranno dalle margherite;
Irromperanno al sole fino e che il sole precipiterà,
E la morte non avrà più dominio.
(Dylan Thomas)

In questo luogo
giacciono i resti di una creatura
che possedette la bellezza
ma non la vanità
la forza ma non l’arroganza
il coraggio ma non la ferocia
E tutte le virtù dell’uomo
senza i suoi vizi.

Quest’elogio, che non sarebbe che vuota lusinga
sulle ceneri di un uomo,
è un omaggio affatto doveroso alla Memoria di
“Boatswain”, un cane che nacque in Terranova
nel maggio del 1803
e morì a Newstead Abbey
il 18 novembre 1808.Epitaffio per un caneQuando un fiero figlio dell’uomo
al seno della terra fa ritorno,
sconosciuto alla gloria, ma sorretto
da nobili natali,
lo scultore si prodiga a mostrare
il simulacro vuoto del dolore,
e urne istoriate ci rammentano
l’uomo che giace lì sepolto;
e quando ogni cosa si è compiuta
sul sepolcro noi potremo leggere
non chi fu quell’uomo,
ma chi doveva essere.

Ma il misero cane, l’amico più caro in vita,
che per primo saluta e
e che difende ultimo,
il cui bel cuore appartiene al suo padrone,
che lotta, respira,
vive e fatica per lui solo,
cade senza onori;
e solo col silenzio
è premiato il suo valore;
e l’anima che fu sua su questa terra
gli vien negata in cielo;
mentre l’uomo, insetto vano! ,
spera il perdono, e per sé solo
pretende un paradiso intero.

O uomo! Flebile inquilino della terra per un’ora,
abietto in servitù, corrotto dal potere,
ti fugge con disgusto chi ti conosce bene,
o vile massa di polvere animata!
L’amore in te è lussuria, l’amicizia truffa,
la parola inganno, il sorriso menzogna!
Vile per natura, nobile sol di nome,
ogni animale ti mette alla vergogna.
O tu, che per caso guardi quest’umile sepolcro,
passa e va’: non è in onore
di creatura degna del tuo pianto.
Esso fu innalzato per segnare
il luogo ove tutto quel che di un amico resta
riposa in pace;
un sol ne conobbi: e qui si giace.
(Lord Byron)

Chi è amato non conosce morte,
perché l’amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.

Chi ama non conosce morte,
perché l’amore fa rinascere la vita
nella divinità.
(Emily Dickinson)

Allora Almitra parlò e disse: Noi vorremmo adesso domandarti della Morte.
Ed egli disse:
Voi vorreste conoscere il segreto della morte.
Ma come potrete trovarlo, se non lo cercate nel cuore della vita?
Il gufo, i cui occhi legati alla notte non vedono di giorno, non può svelare il mistero della luce.
Se davvero volete contemplare lo spirito della morte, spalancate il cuore al corpo della vita.
Perché la vita e la morte sono una sola cosa, come il fiume ed il mare.
Nel profondo delle vostre speranze e dei vostri desideri risiede la muta conoscenza dell’Oltre;
E come semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
Fidatevi dei sogni, perché in essi è nascosto il passaggio verso l’eternità.
Il vostro timore della morte è come il tremito del pastore davanti al re la cui mano si posa su di lui per onorarlo.
Non è forse contento il pastore, sotto quel tremito, perché potrà fregiarsi del segno regale?
Eppure non è forse più attento al suo tremore?
Perché cos’è morire, se non esser nudi nel vento e fondersi nel sole?
E che altro è non più respirare, se non liberare il respiro delle sue insonni maree, perché possa levarsi ed espandersi e cercar Dio senza ingombri?
Solo quando berrete al fiume del silenzio canterete davvero.
E quando avrete raggiunto la sommità del monte, comincerete a salire.
E quando la terra esigerà le vostre membra, solo allora danzerete veramente.
(Kahlil Gibran)

frasi tristi sulla morte
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Canzoni sulla morte

Come nel caso della poesia, la musica è un potente mezzo per esprimere le emozioni.
Una melodia può innescare tanti ricordi, momenti passati insieme a cantare, a ballare o ad ascoltare la radio.
Le parole di alcune canzoni, poi, riescono a descrivere esattamente i nostri pensieri e le nostre emozioni addirittura in momenti così tragici e negativi come quello del lutto.
Ecco le migliori canzoni sulla morte da ascoltare leggendo il testo:
essere un ricordo da custodire gelosamente.

Ma nun c’avé paura, nun è er caso
La vita è come ‘n fiore e tu sei er vaso
La vita è sabbia dentro a ‘na clessidra
E l’ora nun se legge: nun sai quann’è finita.
(Il Muro del Canto – L’anima de li mejo)

Mai mi scorderò di te,
per sempre tu sarai dentro ai pensieri miei.
Mai mi scorderò di te,
per sempre tu sarai la stella
che lassù da guida mi farà
(Finley – Per sempre)

E tu, ogni giorno tu
mi manchi come il sole che s’appoggia
all’orizzonte immenso e blu.
Ed io mi sento perso qui.
(Marco Masini – Lontano dai tuoi angeli)

E adesso vivi, perché non avrai niente di meglio da fare finché non sarai morto
(Mannarino – Vivere la vita)

È per te questo bacio nel vento,
te lo manderò lì
con almeno altri cento
(Eros Ramazzotti – È per te)

Fuori soffiava dolce il vento
Tralalalalla tralallaleru
Ma lei fu presa da sgomento
Quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato
Quando a lei niente era restato
Non il suo amore non il suo bene
Ma solo il sangue secco delle sue vene.
(Fabrizio De André – Ballata dell’amore cieco)

And it seems to me you lived your life
Like a candle in the wind
Never knowing who to cling to
When the rain set in
(Elton John – Candle In The Wind)

Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero
Quando a te la sua anima
E al mondo la sua pelle
Dovrà riconsegnare
(Fabrizio de André – Preghiera in gennaio)

Se ti scrivo solo adesso è che io sono così
È che arrivo spesso tardi
Quando sono già ricordi che hanno preso casa qui
Non è vero ciò che ho detto, qua c’è tutto a dire che ci sei
Fai buon viaggio e poi, poi riposa se puoi
(Ligabue – Lettera a G.)

Tra tutti i giorni in cui potevi morire
Perché hai pensato proprio al lunedì?
Strade caotiche e litigi agli incroci
Quanti cafoni su veicoli osceni
Chissà quale fine sarcasmo d’autore
Avresti sfoderato in questa triste occasione
(Carmen Consoli – Mandaci una cartolina)

Sono solo stasera senza di te
Mi hai lasciato da solo davanti al cielo
E non so leggere vienimi a prendere
Mi riconosci ho le tasche piene di sassi
(Jovanotti – Tasche piene di sassi)

Amico mio,
tu volerai sopra una nave a vela,
ti accenderai come una stella a sera,
e sarai sempre tu, il tuo viso
e la tua voce
e di lassù mi indicherai col dito,
dicendo a tutti “quello, è il mio amico”
e quando tutti mi vedranno allora
sarai felice.
(Roberto Vecchioni – Amico mio)

Dietro non si torna
Non si può tornare giù
Quando ormai si vola
Non si può cadere più
(Vasco Rossi – Gli angeli)

Things not what they used to be
Missing one inside of me
Deathly loss this can’t be real
Cannot stand this hell I feel
(Metallica – Fade to black)

Sai, di te
Ho sempre quel ricordo
Seduta mi accarezzi il volto e poi
Resti l’è
Con quel sorriso sordo
Di chi sa che ha finito i giorni suoi
(Francesco Renga – Tracce di te)

Siamo gocce di un passato
Che non può più tornare
Questo tempo ci ha tradito, è inafferabile
Racconterò di te
Inventerò per te quello che non abbiamo
(Giorgia – Gocce di memoria)

La morte verrà all’improvviso
Avrà le tue labbra e i tuoi occhi
Ti coprirà d’un velo bianco
Addormentandosi al tuo fianco
(Fabrizio de André – La morte)

https://youtu.be/7U-R1jmkSHA

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Immagini e frasi sulla morte

Per voi, da condividere su Facebook, Instagram o come immagine di status di Whatsapp, immagini sulla morte con frasi toccanti.
Le frasi sulla morte e le frasi per chi non c’è più sono una dedica per le persone che abbiamo perso lungo la strada, ma che continuano a vivere nei nostri cuori e nei nostri pensieri.
Queste immagini e frasi sulla morte possono diventare un modo social di rendere partecipi i vostri amici e persone vicine del dolore e della sofferenza per la vostra perdita.

immagini sulla morte
Non c’è nulla di tragico nella morte. Tra cento anni, nessuno di noi ci penserà più.
(Boris Vian)
frasi su persone morte
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero.
(Paulo Coelho)
frase defunto
La vita è un sogno da cui ci sveglia la morte.
(Hodjviri)
frasi ricordare defunti
Vivi come desidererai di aver vissuto quando sarai sul letto di morte. (Christian Fürchtegott Gellert)
frasi sulla morte di una mamma
La vera tomba dei morti è il cuore dei vivi. (Jean Cocteau)
frasi di morte
La vita è l’infanzia della nostra immortalità.
(Goethe)
immagini di morte
La storia della vita inizia e finisce con due pagine bianche. (Paul Jean Richter)
frase nonno morto
Di fronte a se stesso ognuno è immortale; può sapere che sta per morire, ma non potrà mai sapere che è morto. (Samuel Butler)
aforismi morte
La morte è come uno specchio su cui si riflette il vero significato della vita. (Sogyal Rinpoche)
frasi belle sulla morte
Nella vita c’è la morte, nella morte c’è la vita. (Edouard Schuré)
frasi anniversario morte
La vita e la morte sono un filo unico, la stessa linea vista da lati opposti. (Lao Tzu)
la morte poesia
Non conta la durata della vita, ma la sua profondità. (Ralph Waldo Emerson)
frasi per i morti
Alcuni dovrebbero vivere una seconda volta come premio, altri come castigo. (Stanislaw Jerzy Lec)
frasi celebri sulla morte
Vivere è morire, perché non abbiamo un giorno in più nella nostra vita senza avere, al contempo, un giorno in meno. (Fernando Pessoa)
frasi per morte
Se la morte è il risveglio, la vita è un sogno. (Jim Morrison)
citazioni morte
Fino alla morte tutto è vita. (Miguel de Cervantes)
frasi sulla morte sant agostino
Morire è tremendo, ma l’idea di morire senza aver vissuto è insopportabile. (Erich Fromm)
frasi nonno morto
La morte è l’ultimo sonno? No, è l’ultimo risveglio. (Walter Scott)

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Martina Antonicelli
Classe 1989, traduttrice e autrice. Le parole sono la mia passione, insieme ai viaggi, alla natura, ai miei gatti e, ovviamente, a mio marito e mia figlia, Lilith. Sono sempre in movimento, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da imparare e di persone da conoscere.