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Nietzsche: frasi
Friedrich Nietzsche è stato uno dei più grandi pensatori e filosofi moderni, che ha influenzato il modo di pensare e di guardare il mondo fino ai giorni nostri.
Scopriamo questo importante personaggio della cultura europea attraverso alcune belle frasi di Nietzsche sui più disparati temi.
Frasi filosofiche di Nietzsche
Nietzsche è stato non solo filosofo, ma anche scrittore, poeta, compositore e filologo. Vissuto dal 1844 al 1900, è stato una delle grandi menti in grado di forgiare lo spirito critico e il pensiero delle generazioni a venire.
Scopriamolo in breve attraverso i più famosi aforismi di Nietzsche, brevi pensieri filosofici per riflettere su ciò che ci circonda:
Occorre sbarazzarsi del cattivo gusto di voler andare d’accordo con tutti. Le cose grandi ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ai sottili e le rarità ai rari.
La follia è qualcosa di raro nei singoli, ma nei gruppi, partiti, popoli, epoche è la regola.
Vi è al mondo una strada, un’unica strada che nessun altro può percorrere salvo te: dove conduce? Non chiedertelo, cammina!
Perdere se stessi. Una volta che si sia trovato se stesso… Perdere se stessi. Una volta che si sia trovato se stesso, bisogna essere capace di tempo in tempo di perdersi e poi di ritrovarsi: presupposto che si sia un pensatore.
E coloro che danzavano furono giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica.
Si ripaga male un maestro, se si rimane sempre scolari.
Il pensiero del suicidio è un potente mezzo di consolazione: grazie a esso si superano parecchie cattive notti.
Quando guardi a lungo nell’abisso, l’abisso ti guarda dentro.
Ci sono due diversi tipi di persone nel mondo, coloro che vogliono sapere, e coloro che vogliono credere.
Tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina.
Ciò che noi facciamo non viene mai capito, ma soltanto lodato o biasimato.
Da quando mi stancai di cercare,
io imparai a trovare.
Da quando un vento mi avversò la rotta,
faccio vela con tutti i mari.
Io amo colui che vuole creare al di sopra di sé e così perisce.
Una cosa buona non ci piace, se non ne siamo all’altezza.
Ciò che non ti uccide ti rende più forte.
Persone che ci regalano la loro piena fiducia credono con ciò di aver diritto alla nostra. Il loro è un ragionamento sbagliato; i regali non conferiscono alcun diritto.
Si deve possedere una buona memoria per poter mantenere le promesse fatte.
La più nobile specie di bellezza è quella che non trascina a un tratto, che non scatena assalti tempestosi e inebrianti (una tale bellezza suscita facilmente nausea), ma che si insinua lentamente, che quasi inavvertitamente si porta via con sé e che un giorno ci si ritrova davanti in sogno, ma che alla fine, dopo aver a lungo con modestia giaciuto nel nostro cuore, si impossessa completamente di noi e ci riempie gli occhi di lacrime e il cuore di nostalgia.
Ogni spirito profondo ha bisogno di una maschera.
Il sentimento più penoso che ci sia è quello di scoprire che si è sempre presi per qualcosa di superiore a quel che si è.
Gli uomini più profondi hanno sempre provato compassione per gli animali.
I medici più pericolosi sono quelli che, da attori nati, imitano con perfetta arte di illusione il medico nato.
Non ci sono superfici belle, senza una profondità terribile.
Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato.
La verità è brutta: abbiamo l’arte per non perire a causa della verità!
L’arte rende tollerabile la vista della vita ponendo su di essa il velo del pensiero non puro.
Meglio è non saper niente che saper molte cose a metà.
Tutte le cose che sono veramente grandi a prima vista sembrano impossibili.
Anime grette, vi detesto: in voi nulla di buono, e di cattivo quasi nulla.
Ogni abitudine rende la nostra mano più ingegnosa e meno agile il nostro ingegno.
Nessun vincitore crede al caso.
Colui che finalmente si accorge quanto e quanto a lungo fu preso in giro, abbraccia per dispetto anche la più odiosa delle realtà; cosicché, considerando il corso del mondo nel suo complesso, la realtà ebbe sempre in sorte gli amanti migliori, poiché i migliori furono sempre e più a lungo burlati.
La voce della bellezza parla piano: essa penetra solo nelle anime più risvegliate.
Si odono solo le domande alle quali si è in condizione di trovare una risposta.
Bisogna avere ancora una caos dentro di se per generare una stella danzante.
Se si ha carattere, si ha anche una propria tipica esperienza interiore, che ritorna sempre.
Tutto è divenuto; non ci sono fatti eterni: così come non ci sono verità assolute.
Da quando ho imparato a camminare mi piace correre.
Il non parlare mai di sé è un’ipocrisia molto distinta.
Si può mentire con la bocca: ma con l’espressione che si ha in quel momento si dice pur sempre la verità.
Che cos’è verità? Inerzia; l’ipotesi che ci rende soddisfatti; il minimo dispendio di forza intellettuale.
Non ogni parola si addice a ogni bocca.
“Quanto manca alla vetta?”
“Tu sali e non pensarci”.
Bisogna essere un mare, per ricevere un flusso inquinato senza diventare impuri.
Dovunque mi arrampichi io sono seguito da un cane chiamato ‘Ego’.
Voi che accettate la responsabilità di tutto tranne che dei vostri sogni. Niente vi appartiene più dei vostri sogni.
Non può esserci una bella superficie senza una terribile profondità.
Non so dove è finita la mia stella.
Ma so che se smetto di cercarla,
per me finisce il cielo.
Sono le parole più silenziose quelle che portano la tempesta.
Tutti gli ideali sono pericolosi perché avviliscono e condannano il reale.
La musica simboleggia una sfera che è al di sopra di ogni apparenza e anteriore a ogni apparenza.
Se volete salire in alto, adoperate le vostre gambe! Non fatevi portare in alto, non vi mettete a sedere su schiene e teste altrui!
Falsa sia per noi ogni verità che non sia stata accompagnata da una risata.
Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare.
Certo, io sono una selva e una notte di alberi scuri: ma chi non ha paura delle mie tenebre, troverà anche pendii di rose sotto i miei cipressi.
Non che tu mi abbia ingannato, ma che io non ti creda più: questo mi ha scosso.
Il mio tempo non è ancora venuto; alcuni nascono postumi.
Parlare molto di sé può anche essere un sistema per nascondersi.
Avere ragione è una ragione in più per non aver alcun successo.
Dieci volte al giorno devi superare te stesso: ciò procura una buona stanchezza ed è papavero per l’anima. Dieci volte devi riconciliarti con te stesso: perché superarsi è amarezza, e dorme male chi non si è riconciliato. Dieci verità al giorno devi trovare; altrimenti cerchi la verità anche durante la notte e la tua anima è rimasta affamata. Dieci volte al giorno devi ridere ed essere sereno: altrimenti di notte lo stomaco ti disturberà, questo padre dell’afflizione.
La speranza: essa è in verità il peggiore dei mali perché prolunga le sofferenze degli uomini.
Se si tace per un anno, si disimpara a chiacchierare e si impara a parlare.
Non c’è niente da fare: ogni maestro ha un solo allievo, e questo gli diventa infedele perché è destinato anche lui a diventare maestro.
Si paga caro l’acquisto della potenza; la potenza istupidisce.
Di tutto conosciamo il prezzo, di niente il valore.
Le conseguenze dei vostri atti vi prenderanno per i capelli anche se nel frattempo sarete diventati migliori.
Colui che cerca la conoscenza deve saper amare i propri nemici e ancor di più odiare i propri cari.
Spesso contraddiciamo una opinione, mentre ci è antipatico soltanto il tono con cui essa è stata espressa.
I mendicanti dovrebbero essere aboliti. Infastidisce dar loro qualcosa, e infastidisce non dar loro qualcosa.
Chi conosce in profondità si sforza d’essere chiaro; chi vorrebbe sembrare profondo alla moltitudine si sforza d’essere oscuro.
Ci sono tre principali gruppi di uomini: selvaggi, barbari inciviliti, europei.
Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.
Se tutte le elemosine fossero concesse soltanto per compassione, i mendicanti sarebbero tutti morti di fame. La più grande dispensatrice di elemosine è la vigliaccheria.
Chi regala qualcosa di grande non trova riconoscenza, perché chi lo riceve ha già troppo peso nell’accettarlo.
Contro la noia anche gli dei lottano invano.
Che cos’è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a sé stessi.
Che cosa può soltanto essere la conoscenza? “Interpretazione”, non “spiegazione”.
O risplendente Sole, cosa mai saresti tu, se non ci fossi io, quaggiù, su cui risplendere?
Novantanove parti su cento di ogni ‘creazione’ sono imitazione, in suoni o in pensieri. Furto, più o meno consapevole.
L’esistenza è in realtà un tempo imperfetto che non diventa mai un presente.
Alla fine, tutte le cose devono essere come sono sempre state: le altezze stellari ai cuori elevati, gli abissi ai profondi, e infine tutte le cose rare per gli esseri rari.
Si corrompe nel modo più sicuro un giovane, se gli si insegna a stimare chi la pensa come lui più di chi la pensa diversamente.
Il serpente che non può disquamarsi, perisce. Così pure gli spiriti, ai quali si impedisce di mutare le loro idee; cessano di essere spiriti.
Che cosa è verità? Inerzia; l’ipotesi che ci rende soddisfatti; il minimo dispendio di forza intellettuale.
Ogni pensatore profondo teme più di venire capito che di essere frainteso.
Un’anima fine non è quella capace dei voli più alti, ma quella che si alza poco e si abbassa poco, e abita sempre però in un’aria e a una altezza libera e luminosa.
Uno va dal prossimo perché cerca se stesso, un altro, perché vorrebbe perdere se stesso.
Migliorare lo stile significa migliorare il pensiero.
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Nietzsche: citazioni sull’essere umano e sull’uomo
Uno dei principali temi per cui conosciamo Nietzsche è quello del “superuomo” (o “oltreuomo”). Chi ha frequentato il liceo sicuramente l’ha già studiato, ma per chi non lo sapesse l’oltreuomo, per Nietzsche, è una figura metaforica che rappresenta la volontà di accrescere il proprio spirito, migliorarsi come essere umano e aspirare alla libertà personale.
Ecco un assaggio di questa filosofia, con frasi e aforismi di Nietzsche sull’essere umano e sulla sua natura:
E come potrei sopportare di essere uomo se l’uomo non fosse anche poeta e solutore di enigmi e redentore della casualità.
Dietro un uomo che cade in acqua ci si tuffa più volentieri se sono presenti delle persone che non osano farlo.
L’uomo è l’animale più crudele. Mai egli si è sentito così bene sulla terra come assistendo a tragedie, a corride e a crocifissioni; e quando si è inventato l’inferno, ecco che esso è diventato il suo paradiso in terra.
La piena irresponsabilità dell’uomo per il suo agire e per il suo essere è la goccia più amara che chi persegue la conoscenza deve inghiottire.
In passato foste scimmie, ma ancor oggi l’uomo è più scimmia di qualsiasi scimmia.
Siamo soltanto noi che abbiamo immaginato le cause, la successione, la reciprocità, la relatività, la costrizione, il numero, la legge, la libertà, il motivo, lo scopo.
Un politico divide l’umanità in due classi: strumenti e nemici. Il che significa che conosce una sola classe, i nemici.
C’è da dubitare che un gran viaggiatore abbia trovato in qualche parte del mondo zone più brutte che nella faccia umana.
È difficile vivere con gli uomini, perché è assai difficile farli stare in silenzio.
Dove voi vedete le cose ideali, io vedo cose umane, ahi troppo umane.
Come artista, l’uomo non ha altra patria in Europa che Parigi.
La logica è legata a questa condizione: supporre che si diano casi identici, perché senza costanti l’uomo non può sopravvivere.
L’uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, un cavo al di sopra di un abisso.
Io vi insegno il superuomo. L’uomo è qualcosa che deve essere superato.
Tutti gli esseri hanno creato qualcosa al di sopra di sé e voi volete essere il riflusso in questa grande marea e retrocedere alla bestia piuttosto che superare l’uomo? Che cos’è per l’uomo la scimmia? Un ghigno o una vergogna dolorosa. E questo appunto ha da essere l’uomo per l’oltreuomo: un ghigno o una dolorosa vergogna.
Maturità dell’uomo: significa aver ritrovato la serietà che da fanciulli si metteva nei giuochi.
Voi avete fatto la strada dal verme all’uomo, e molto c’è ancora in voi del verme. Una volta eravate scimmie, e ancora adesso l’uomo è più scimmia di qualunque scimmia.
La terra ha una pelle, e questa pelle ha delle malattie. Una di queste si chiama “uomo”.
Da quando vi sono uomini, l’uomo ha gioito troppo poco: solo questo, fratelli, è il nostro peccato originale!
Un uomo di genio è insopportabile, se non ha almeno altre due qualità: la gratitudine e la purezza.
Tutti gli uomini, di tutte le epoche, e ancora oggi, si dividono in schiavi e liberi; perché chi non dispone di due terzi della sua giornata è uno schiavo, qualunque cosa sia per il resto: uomo di stato, commerciante, impiegato statale, studioso.
Come? Un grand’uomo? Io vedo sempre solo uno che recita il proprio ideale.
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Frasi di Nietzsche sull’amore
Ogni pensatore non può sorvolare o non tenere in considerazione quel motore di ogni vita che è l’amore. Nietzsche non è ovviamente da meno e, di seguito, abbiamo raccolto alcune frasi belle di Nietzsche sull’amore e sulle sue sfaccettature.
Alcune di queste frasi di Nietzsche sono così ammirevoli da prestarsi benissimo a una dedica profonda o, perché no, a un tatuaggio. Scegliete la vostra preferita:
Alcune persone non troveranno il loro cuore fino a quando non perderanno la testa.
Ti chiamano senza cuore, ma tu hai un cuore e io ti amo perché ti vergogni di mostrarlo.
Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male.
L’amore porta alla luce le qualità elevate e nascoste di un amante, ciò che vi è in lui di raro ed eccezionale. Così trae in inganno su ciò che in lui rappresenta la norma.
L’enorme aspettativa riguardo l’amore sessuale e la vergogna per questa aspettativa rovinano sin dall’inizio alle donne ogni prospettiva.
L’amore fa vedere le cose diversamente da come sono.
Pretendere di essere amati è la presunzione più grande.
La sensualità affretta spesso la crescita dell’amore, così che la radice rimane debole e facile da strappare.
Alle persone che non amiamo imputiamo a colpa le gentilezze che ci fanno.
Il vostro amore del prossimo è il vostro cattivo amore per voi stessi. Voi fuggite verso il prossimo fuggendo voi stessi, e di ciò vorreste fare una virtù.
E che cosa amerò se non l’enigma delle cose?
Fate pure ciò che volete, ma siate prima di tutto di quelli che sanno volere! Amate pure il vostro prossimo come voi stessi, ma siate prima di tutto di quelli che amano se stessi!
Mi dicono che l’uomo ama se stesso. ahimè, quanto deve essere grande questo amore, quanto disprezzo deve vincere.
L’amore è quello stato in cui l’uomo vede, il più delle volte, le cose così come non sono.
Bisogna per forza maledire, là dove non si può amare?
Ama i tuoi nemici perché essi tirano fuori il meglio di te.
C’è sempre un grano di pazzia nell’amore, così come c’è sempre un grano di logica nella pazzia.
Se i coniugi non vivessero insieme, i buoni matrimoni sarebbero più frequenti.
La frase più pudica che ho udito: “Nell’amore vero è l’anima che abbraccia il corpo”.
Così mi disse una volta il diavolo: “Anche Dio ha il suo inferno: è il suo amore per gli uomini”.
Non è la mancanza di amore, ma la mancanza di amicizia che rende i matrimoni infelici.
L’amore è certamente tutto, meno che un mezzo di conoscenza.
Si comincia con il disimparare ad amare gli altri e si finisce con il non trovare in noi stessi più niente degno di essere amato.
Il vero amore pensa all’istante e all’eternità, mai alla durata.
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Aforismi di Nietzsche sulle donne
La concezione e la considerazione della donna all’epoca di Nietzsche non era certamente paragonabile a quella di ora, quindi non sorprende che il filosofo, nonostante il suo pensiero rivoluzionario anche per i giorni nostri, descriva le donne in un determinato modo.
Alcuni storici hanno però intravisto nelle parole di Nietzsche sul femminino, più che sulla donna, un accenno di quello che nel secolo successivo sfocerà nel femminismo.
Vi lasciamo giudicare, attraverso alcune frasi significative di Nietzsche sulle donne:
Due cose vuole il vero uomo: pericolo e gioco. Perciò vuole la donna, come il giocattolo più pericoloso.
Le medesime passioni hanno nell’uomo e nella donna un ritmo diverso: perciò uomo e donna continuano a fraintendersi.
Tutto nella donna è un enigma, ma tutto nella donna ha una soluzione: questa si chiama gravidanza.
Una donna può stringere legami di amicizia con un uomo; ma per mantenerla, è forse necessario il concorso d’una leggera avversione fisica.
Nella vendetta e nell’amore la donna è più barbarica dell’uomo.
Gli uomini passano per essere crudeli, le donne invece lo sono. le donne sembrano sentimentali, gli uomini invece lo sono.
Ben poche sono le donne oneste che non siano stanche di questo ruolo.
L’uomo deve essere educato per la guerra e la donna per il ristoro del guerriero: tutto il resto è sciocchezza. Al guerriero non piacciono frutti troppo dolci. Perciò gli piace la donna; anche la donna più dolce è amara.
Non si è dato mai il caso di una donna che abbia preso un raffreddore con un vestito scollato di un grande sarto.
Una madre ama di solito in suo figlio più sé che il figlio stesso.
Le donne fini credono che una cosa non esista affatto, quando non è possibile parlarne in società.
La donna impara a odiare nella misura in cui disimpara ad affascinare.
Alcuni uomini hanno sospirato per il rapimento delle loro mogli, i più perché nessuno ha voluto rapirgliele.
La donna non è capace di amicizia, conosce solo l’amore.
Una donna che capisce di ostacolare il volo del marito deve separarsi da lui: perché non si sente parlare di un simile atto d’amore?
Ci son madri che han bisogno di figli felici e rispettati, altre invece di figli infelici: altrimenti non possono mostrare la loro bontà materna.
Per la donna, l’uomo è un mezzo il cui fine è un bambino.
Dio creò la donna. E, a dir vero, da quel momento cessò di esistere la noia; ma cessarono di esistere anche molte altre cose! La donna fu il secondo errore di Dio.
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Nietzsche: frasi su Dio e sulla religione
La frase di Nietzsche «Dio è morto! Dio resta morto! E lo abbiamo ucciso noi!» è forse una delle più conosciute in assoluto. Ma da dove scaturisce?
Secondo Nietzsche, infatti, se la società occidentale un tempo si basava sull’esistenza di Dio, nel corso dei secoli, allontanandosene, lo ha ucciso, ovvero Dio ha smesso di rappresentare il fine ultimo degli essere umani.
In un certo senso, si può dire che Nietzsche ha previsto il crescente ateismo e la concomitante fiducia nella scienza, rappresentata nella sua visione filosofica, dall’oltreuomo.
Se cercate un piccolo sunto del binomio Nietzsche e religione, questi aforismi di Nietzsche su Dio vi torneranno utili:
I due grandi narcotici europei, l’alcool e il cristianesimo.
Se Cristo è risorto, perché siete così tristi? Voi cristiani non avete un volto da persone redente.
L’intento cristiano di pensare il mondo brutto e cattivo ha reso il mondo brutto e cattivo.
Non posso credere in un Dio che vuole essere lodato per tutto il tempo.
I preti sono i nemici più crudeli… in essi l’odio cresce in proporzioni mostruose e sinistre, una forma di odio tra le più spirituali e tossiche.
Ammesso che in genere si creda, il cristianesimo ordinario è una figura pietosa.
Nel paradiso mancano tutte le persone interessanti.
Nessuna religione ha mai finora contenuto, né direttamente né indirettamente, né come dogma né come allegoria, una verità. Poiché ciascuna è nata dalla paura e dal bisogno e si è insinuata nell’esistenza fondandosi su errori della ragione.
In realtà fra la religione e la vera scienza non esiste parentele, né amicizia e neanche inimicizia: esse vivono su pianeti diversi.
Quando in un mattino di domenica sentiamo rimbombare le vecchie campane, ci chiediamo: ma è mai possibile! Ciò si fa per un ebreo crocifisso duemila anni fa che diceva di essere il figlio di Dio. La prova di una tale asserzione manca. Sicuramente nei nostri tempi la religione cristiana è un’antichità emergente da epoche remotissime, e che si creda a quell’asserzione – mentre per il resto si è così rigorosi nell’esaminare ogni pretesa – è forse il frammento più antico di quest’eredità.
Uno che ha dimenticato del tutto il Cristianesimo, lo ascolta come fosse un gospel.
Io sono interamente corpo, e nient’altro; l’anima è soltanto una parola per indicare qualche cosa che riguarda il corpo.
Fra eterni dubbi e nebbie persistenti ci sforziamo chiediamo nuovamente e con più forza: che promesse ha mantenuto il profeta? Dopo che l’olezzo delle divinità è stato spazzato via dal vento della nuova verità che fine ha fatto l’abisso misterioso dionisiaco nettare dio-non-dio di cui la nuova umanità doveva cibarsi?
Una volta lo spirito era Dio, poi si fece uomo, e adesso sta diventando plebe.
La differenza fondamentale tra le due religioni della décadence: il Buddhismo non promette, ma mantiene; il Cristianesimo promette tutto e non mantiene nulla
Il Cristianesimo dette da bere a Eros del veleno − costui in verità non ne morì, ma degenerò in vizio.
Dio è morto! Dio resta morto! e noi lo abbiamo ucciso! Come possiamo consolarci noi gli assassini di tutti gli assassini? Ciò che di più santo e più potente possedette finora il mondo fu dissanguato dai nostri coltelli. Chi cancella da noi questo sangue? Con quale acqua potremo purificarci? Quali solenni espiazione quali giochi sacri dovremo inventare? La grandezza di questo fatto non è troppo vasta per noi? Non dobbiamo noi stessi diventare Dei, per sembrare degni di quella grandezza? Non ci fu mai un fatto più grande, e chi nascerà dopo di noi apparterrà, a causa di quel fatto, a una storia più grande di quanto sia stata fatta finora, qualsiasi storia!
In me l’ateismo non è né una conseguenza, né tanto meno un fatto nuovo: esso esiste in me per istinto. Sono troppo curioso, troppo incredulo, troppo insolente per accontentarmi di una risposta così grossolana. Dio è una risposta grossolana, un’indelicatezza verso noi pensatori: anzi, addirittura, non è altro che un grossolano divieto contro di noi: non dovete pensare!
Non può esserci un Dio perché, se ce ne fosse uno, non crederei che non sia io.
La Chiesa è esattamente ciò contro cui Gesù predicò e contro cui insegnò ai suoi discepoli a combattere.
Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare.
La pancia è la ragione per la quale un uomo non si può considerare un dio.
Come? L’uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell’uomo?
Dove il popolo mangia e beve, persino dove adora, lì di solito c’è fetore. Non bisogna entrare in una chiesa, se si vuole respirare aria pura.
Io crederei all’esistenza del Salvatore se voi aveste una faccia da salvati.
Quando, un mattino di domenica, sentiamo rimbombare le vecchie campane, ci chiediamo: ma è mai possibile! ciò si fa per un ebreo crocifisso duemila anni fa, che diceva di essere il figlio di Dio.
Già la parola “Cristianesimo” è un equivoco, in fondo è esistito un solo cristiano e questi morì sulla croce.
Dio è morto: ma considerando lo stato in cui si trova la specie umana, forse ancora per un millennio ci saranno grotte in cui si mostrerà la sua ombra.
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Nietzsche: aforismi sui libri e sulla cultura
La lettura, così come la scrittura e la cultura in generale, erano valori imprescindibili per Nietzsche, attraverso i quali migliorare e arricchire se stessi, sia come singoli essere umani sia come componenti della società.
È importante, però, non dimenticare quello che nell’essere umano è l’impulso dionisiaco: l’ebbrezza, la musica, l’istinto, la passione, la ricerca del piacere.
Ecco allora delle brevi considerazioni, in forma di frasi di Nietzsche, sulla cultura e sui libri:
I libri per tutti sono sempre libri maleodoranti: vi si attacca l’odore della piccola gente.
L’autore migliore. L’autore migliore sarà quello che si vergognerà di diventare scrittore.
Si dovrebbe considerare uno scrittore come un malfattore, che solo in rarissimi casi merita l’assoluzione o la grazia: questo sarebbe un rimedio contro il dilagare dei libri.
Gli autori più spiritosi provocano il riso più impercettibile.
L’autore deve chiudere bocca quando apre bocca la sua opera.
Non voglio leggere più nessun autore di cui si noti che volle fare un libro: ma solo quelli i cui pensieri divennero improvvisamente un libro.
Di tutto quanto è scritto io amo solo ciò che uno scrive col suo sangue.
Il miglior scrittore sarà colui che avrà vergogna di essere un letterato.
L’aforisma, la sentenza, sono le forme dell’eternità; la mia ambizione è di dire in dieci frasi quel che chiunque altro dice in un intero libro, quel che chiunque altro non dice in un intero libro.
Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria.
Un solo scrittore conosco che per sincerità posso mettere allo stesso livello se non addirittura più in alto di Schopenhauer: Montaigne. Il solo fatto che un uomo simile abbia scritto, ha aumentato, in verità, la gioia di vivere su questa terra.
Profondità e torbido. Il pubblico scambia facilmente colui che pesca nel torbido con colui che attinge dal profondo.
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Frasi di Nietzsche sulla morale e sulla virtù
La morale è, per definizione, il presupposto spirituale del comportamento dell’uomo in relazione ai concetti di “bene” e “male”.
Secondo Nietzsche, l’uomo europeo, indebolito da una morale tesa verso le regole e la ragione calcolatrice, dovrebbe invece vivere la vita in ogni suo istante, in tutte le sue sfaccettature, nella disperazione e nella gioia.
Questa e altre idee e riflessioni ritroviamo in questi aforismi di Nietzsche sulla morale e sulla virtù:
Si viene puniti soprattutto per le proprie virtù.
Non attribuiamo particolare valore al possesso di una virtù, finché non ne notiamo la totale mancanza nel nostro avversario.
Quando la virtù ha dormito, si alza più fresca.
Chi sa come nasce una reputazione diffiderà perfino della reputazione di cui gode la virtù.
È un giusto giudizio dei dotti che gli uomini di tutti i tempi abbiano creduto che cosa sia bene e male, degno di lode e di biasimo. Ma è un pregiudizio dei dotti che noi adesso lo sappiamo meglio di qualsiasi altro tempo.
Con un talento in più si è spesso più insicuri che con uno in meno: come il tavolo sta meglio su tre che su quattro gambe.
Vi è un grado di falsità incallita, che si chiama coscienza pulita.
Non resta altro mezzo per rimettere in onore la politica, si devono come prima cosa impiccare i moralisti.
Nichilismo: manca il fine; manca la risposta al “perché?”. Che cosa significa nichilismo? Che i valori supremi perdono ogni valore.
L’intero apparato della coscienza è un apparato per astrarre e semplificare non orientato verso la conoscenza, ma verso il dominio delle cose.
Chi sa di essere profondo, si sforza di esser chiaro. Chi vuole apparire profondo alla folla, si sforza di esser oscuro. Infatti la folla ritiene profondo tutto quel di cui non riesce a vedere il fondo: è tanto timorosa e scende tanto mal volentieri nell’acqua!
La strada per la grandezza passa attraverso il silenzio.
L’asceta fa una necessità della virtù.
In ogni morale ascetica, l’uomo adora una parte di sé come Dio, e a tale scopo è costretto a render diabolica la parte che resta.
Tutti gli istinti che non si scaricano all’esterno, si rivolgono all’interno: questo è quello che io chiamo interiorizzazione dell’uomo: in tal modo soltanto si sviluppa nell’uomo quella che più tardi verrà chiamata la sua «anima».
Il cinismo è la sola forma sotto la quale le anime volgari rasentano l’onestà.
Essi si vantano di non mentire: ma l’impotenza a mentire è ben lungi dall’amore per la verità. Guardatevi da loro! […] Chi non sa mentire non sa che cos’è la verità.
La cattiveria è rara, la maggior parte degli uomini si occupa troppo di se stessa per essere malvagia.
L’irrazionalità di una cosa non è un argomento contro la sua esistenza anzi ne è una condizione
Vi è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza.
Nessun pastore è un solo gregge. Ognuno vuole la stessa cosa, ognuno è uguale: chi sente in modo diverso, entra spontaneamente in manicomio.
Diffido di tutti i sistematici e li evito. La volontà di sistema è una mancanza d’onestà.
Un idealista è incorreggibile: se è allontanato dal suo paradiso farà un ideale del suo inferno.
Tutto quello che noi oggi definiamo immorale, in qualche luogo e in qualche epoca è stato considerato morale. Che cosa ci garantisce che non cambi di nuovo nome?
Non esistono fenomeni morali, ma soltanto un’interpretazione morale di questi fenomeni.
I maestri sono stati liquidati: la morale dell’uomo comune ha trionfato.
Osare di essere immorali come la natura.
Ci si sbaglierà raramente, attribuendo le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all’abitudine e quelle meschine alla paura.
Meglio esser pazzo per conto proprio, anziché savio secondo la volontà altrui.
Se un giorno si vuol essere una persona, bisogna tenere in onore anche la propria ombra.
Che cos’è per te la cosa più umana? Risparmiare vergogna a qualcuno.
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Aforismi di Nietzsche sulla vita e sulla felicità
A volte viviamo dei periodi in cui tutto ci sembra piatto, grigio, senza via di uscita. Quello di cui abbiamo bisogno, spesso, è solo una piccola spinta che ci dia la forza di osare, rischiare e tentare di migliorare la nostra condizione accettando i rischi che si possono correre.
Non di rado la piccola spinta che ci serve, la scintilla che illumina il nostro percorso verso una vita migliore, è costituita proprio da una frase, quasi casuale, che ci troviamo davanti.
Chissà che queste frasi di Nietzsche sulla vita e sulla felicità non siamo proprio quello di cui avete bisogno?
Tutta la vita umana è profondamente immersa nella non verità.
Senza piacere, non vi è vita; la lotta per il piacere è la lotta per la vita.
Che cos’è la felicità? la sensazione che la potenza cresce che si sta superando una resistenza.
È prerogativa della grandezza recare grande felicità con piccoli doni.
È vero: amiamo la vita non perché siamo abituati alla vita, ma perché siamo abituati ad amare.
La vita consiste in rari momenti singoli di altissimo significato e in innumerevoli intervalli in cui nel miglior caso ci si aggirano intorno le ombre di quei momenti. L’amore, la primavera, ogni bella melodia, la montagna, la luna, il mare… tutto parla una sola volta veramente al cuore: seppure giunge mai a parlare. Giacché molti uomini non hanno affatto quei momenti e sono essi stessi intervalli e pause nella sinfonia della vita reale.
Per chi è solo, il rumore è già una consolazione.
La mia solitudine non dipende dalla presenza o assenza di persone; al contrario, io odio chi ruba la mia solitudine, senza, in cambio, offrirmi una vera compagnia.
Nella solitudine, il solitario divora se stesso. Nella moltitudine, lo divorano i molti. Ora scegli.
Vivere è soffrire, sopravvivere è trovare un senso nella sofferenza.
Dimenticare il proprio scopo è la forma più comune di umana stupidità.
Il pauroso non sa che cosa significa esser solo: dietro la sua poltrona c’è sempre un nemico.
L’individuo ha sempre dovuto lottare per non essere sopraffatto dalla tribù. Se lo provate, sarete spesso soli, e a volte spaventati. Ma nessun prezzo è troppo alto da pagare per il privilegio di possedere se stessi.
Per vivere soli si deve essere una bestia o un dio − dice Aristotele. Manca il terzo caso: si deve essere l’una e l’altra cosa − filosofo
Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse il primo, come se fosse l’ultimo.
Ci saranno sempre pietre sulla strada davanti a noi. Saranno ostacoli o trampolini di lancio; tutto dipende da come le usiamo.
La vita non è cento volte troppo corta per annoiarsi?
Si è stati cattivi spettatori della vita, se non si è vista anche la mano che delicatamente uccide.
Nel vostro morire deve ardere ancora il vostro spirito e la vostra virtù, come un vespero sulla terra: altrimenti il morire vi è riuscito male. Così voglio morire anche io, affinché voi, amici, amiate la terra ancor più, per amor mio; e voglio tornare a essere terra, per aver pace in colei che mi ha generato.
Perché drizzare le orecchie per sentire ciò che dice il prossimo? È così provinciale sentirsi vincolati a opinioni che a distanza di qualche centinaio di miglia già non sono più vincolanti. Oriente e occidente sono segni di gesso che qualcuno traccia davanti ai nostri occhi per prendersi gioco della nostra pavidità.
È impossibile che il nostro conoscere possa andare al di là dello stretto necessario per la conservazione della vita. La morfologia ci mostra che i sensi, i nervi, nonché il cervello si sviluppano proporzionalmente alla difficoltà di nutrirsi.
La felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa.
Morire con fierezza, se non è più possibile vivere con fierezza
La felicità non ha volto ma spalle: per questo noi la vediamo quando se n’è andata!
Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia, digerisce, salta di nuovo. È così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere e il suo dispiacere, attaccato cioè al piolo dell’attimo e perciò né triste né annoiato… L’uomo chiese una volta all’animale: “Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della felicità?” L’animale voleva rispondere e dice: “Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire.”
Che importa la felicità! Da tempo non miro più alla felicità, miro alla mia opera.
Senza musica la vita sarebbe un errore.
Vivere con immensa e superba imperturbabilità; sempre al di là.
Quanto più profondamente l’uomo guarda nella vita, tanto più profondamente anche guarda nel dolore.
Nessuno può gettare sopra il fiume della vita il ponte sul quale tu devi passare, nessun altro che tu.
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Nietzsche: frasi sulla filosofia
Parlando di una delle più brillanti menti di tutti i tempi, sarebbe veramente impossibile non citare alcune frasi di Nietzsche sulla filosofia!
Chi ha studiato questa materia (al liceo, all’università o per passione) avrà modo di ripercorrere il suo percorso di studi, mentre chi non conosce ancora la figura di Friedrich Nietzsche può scoprirla meglio attraverso il suo pensiero e le sue opinioni sulla filosofia e sui filosofi.
Insomma, per appassionati e per aspiranti pensatori, le più belle frasi di Nietzsche sulla filosofia:
L’ozio è il padre della filosofia. Di conseguenza, la filosofia è un vizio?
Si possono concepire i filosofi come persone che compiono sforzi estremi per sperimentare fino a che altezza l’uomo possa elevarsi.
Un filosofo: un uomo, cioè, che costantemente vive, vede, ascolta, sospetta, spera, sogna cose fuori dell’ordinario; che vien còlto dai suoi stessi pensieri quasi dal di fuori, dall’alto e dal basso, come da quel genere di avvenimenti e di fulmini che è suo proprio; e forse è egli stesso una procella che si avanza gravida di nuovi fulmini; un uomo fatale, intorno al quale c’è sempre un brontolio e un rovinio, qualcosa che si cretta e sinistramente accade. Un filosofo: ahimè, un essere che spesso sfugge a se stesso, spesso ha timore di sé, tuttavia è troppo curioso per non “tornare” sempre di nuovo “a sé”.
Non ho mai sentito dire che le flatulenze determinino situazioni filosofiche.
Degli uomini che sono lontani da noi ci basta conoscere i fini per approvarli o rifiutarli nel loro complesso. Per quelli che sono più vicini, giudichiamo in base ai mezzi con cui essi perseguono i loro fini; spesso disapproviamo i loro fini, però li amiamo per i loro mezzi e per il loro modo di volere. Orbene, i sistemi filosofici sono interamente veri solo per i loro fondatori; per tutti i filosofi posteriori ciascuno di essi è di solito un unico grande errore, e per le teste meno forti è una somma di errori e verità; ma in ogni caso, nel suo fine supremo, è un errore e pertanto rigettabile. Perciò molti disapprovano qualunque filosofo, dato che il suo fine non è il loro: sono quelli che stanno più lontano. Chi invece prova gioia per i grandi uomini in genere, prova gioia parimenti per tali sistemi, anche se sono del tutto erronei, perché hanno comunque in sé un punto che è assolutamente inconfutabile, un pathos e un colore personale, che possono servire per ricavare l’immagine del filosofo, allo stesso modo che dalla vegetazione di un certo luogo si può capire la natura del terreno. Quel modo di vivere e di vedere le cose umane è comunque esistito una volta ed è dunque sempre possibile; il «sistema», o almeno una parte del sistema, è quello che cresce su questo terreno.
E come ogni facchino vuole avere i suoi ammiratori, così il più orgoglioso fra gli uomini, il filosofo, crede che da tutti i lati gli occhi dell’universo siano rivolti telescopicamente sul suo agire e sul suo pensare.
Wagner è in massima misura filosofo là dove più è energico ed eroico. E appunto come filosofo egli non si limitò ad attraversare il fuoco di diversi sistemi filosofici senza intimorirsene, ma attraversò anche i vapori del sapere e dell’erudizione mantenendosi sempre fedele al suo io più elevato, che gli chiedeva “azioni comprensive della natura polifona” e gli imponeva di soffrire e di imparare per poter compiere quelle azioni.
Taluni non diventano pensatori solo perché hanno una memoria troppo buona.
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Frasi di Nietzsche in tedesco con traduzione
Come si intuisce dal nome, Friedrich Nietzsche era di origine tedesca. Fu cittadino del Regno di Prussia, ma a 25 anni chiese l’annullamento della cittadinanza prussiana e diventò apolide fino alla sua morte.
Per questo motivo, abbiamo selezionato alcune delle migliori frasi di Nietzsche in tedesco, la sua lingua madre, da proporvi di seguito. Per approfondire lo studio di questa lingua meravigliosa attraverso il pensiero di questo grande filosofo, e per condividere una frase di Nietzsche così com’è stata concepita originariamente, ecco alcuni aforismi di Nietzsche in tedesco con traduzione in italiano:
Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male.
(Was aus Liebe getan wird, geschieht immer jenseits von Gut und Böse.)
La follia è nei singoli qualcosa di raro, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola.
(Der Irrsinn ist bei Einzelnen etwas seltenes, aber bei Gruppen, Parteien, Völkern, Zeiten die Regel.)
Senza musica la vita sarebbe un errore.
(Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum.)
Ciò che non mi distrugge mi rende più forte.
(Was mich nicht umbringt, macht mich stärker.)
Dio è morto! Dio resta morto! E lo abbiamo ucciso noi!
(Gott ist tot! Gott bleibt tot! Und wir haben ihn getötet!)
L’uomo è una corda tra la bestia e il superuomo.
(Der Mensch ist ein Seil, geknüpft zwischen Tier und Übermensch.)
L’uomo è una corda tesa tra la bestia e il superuomo; una corda sopra l’abisso.
(Der Mensch ist ein Seil , geknüpft zwischen Tier und Übermensch, ein Seil über einem Abgrunde.)
Bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante.
(Man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können.)
Alcune persone non troveranno il loro cuore fino a quando non perderanno la testa.
(Mancher findet sein Herz nicht eher, als bis er seinen Kopf verliert.)
Non ci sono fatti, solo interpretazioni.
(Tatsachen gibt es nicht, nur Interpretationen.)
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Nietzsche: immagini e frasi
Infine, per concludere il nostro viaggio attraverso questa figura emblematica della cultura e del pensiero moderno, una raccolta di frasi e immagini di Nietzsche, tutte originali e tutte da condividere.
In questa sezione troverete, proposte con sfondi meravigliosi e accattivanti e pronte per essere scaricate e condivise sui vostri profili social, alcune delle frasi significative di Nietzsche, che potete anche stampare e incorniciare.
Non vi resta che scegliere quella che avete amato di più!
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