poesie senso della vita
La vita in Aforismi

Poesie sulla vita: 62 poesie d’autore per innamorarsi della vita e dell’amore

Ecco a voi tante poesie sulla vita tratte dai autori famosi in tutto il mondo da stampare e appendere in casa o inviare ai propri cari.

Poesia sulla vita

Le poesie d’autore sono amate anche da chi in realtà non è un esperto di questi componimenti poetici. Qui di seguito sono riunite le poesie sulla vita famose, le poesie brevi sulla vita, i componimenti che hanno come tema il senso della vita e l’amore. Insomma, tantissime poesie commoventi e belle sulla vita.

Poesie sulla vita famose

Ci sono davvero innumerevoli poesie famose sulla vita. Gli autori più famosi? Sicuramente tutti conoscono, almeno per sentito dire, Pablo Neruda e le poesie sulla vita di Alda Merini, scrittrice italiana. Qui di seguito, le poesie di Neruda sulla vita, e di tanti altri poeti italiani e stranieri.

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia
e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti
all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza,
per inseguire
un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta
musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria
sfortuna
o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
(P.Neruda)

La vita è bellezza,
ammirala.
La vita è beatitudine,
assaporala.
La vita è un sogno,
fanne realtà.
La vita è una sfida,
affrontala.
La vita è un dovere,
compilo.
La vita è un gioco,
giocalo.
La vita è preziosa,
abbine cura.
La vita è ricchezza,
valorizzala.
La vita è amore,
vivilo.
La vita è un mistero,
scoprilo.
La vita è promessa,
adempila.
La vita è tristezza,
superala.
La vita è un inno,
cantalo.
La vita è una lotta,
accettala.
La vita è un’avventura,
rischiala.
La vita è la vita,
difendila.
(Madre Teresa di Calcutta)

Che giorno siamo noi
Noi siamo tutti i giorni
Amica mia
Noi siamo tutta la vita
Amore mio
Noi ci amiamo e noi viviamo
Noi viviamo e noi ci amiamo
E noi non sappiamo che cosa è la vita
E noi non sappiamo che cosa è il giorno
E noi non sappiamo che cosa è l’amore.
(J.Prevert)

Le mie impronte digitali
prese in manicomio
hanno perseguitato le mie mani
come un rantolo
che salisse la vena della vita,
quelle impronte digitali
dannate sono state registrate
nel cielo
e vibrano insieme
ahimè alle stelle dell’Orsa maggiore.
(Alda Merini)

immagini sulla vita

La morte è una realtà onnipresente per noi,
sia che vogliamo pensarci o meno.
È sempre lì, nel sottofondo delle nostre giornate.
Ne sentiamo parlare al telegiornale,
ne sentiamo discutere tra i nostri conoscenti,
ne sentiamo la presenza
quando ci preoccupiamo della nostra stessa salute.
La morte è tra i meandri dei nostri pensieri
anche quando semplicemente prestiamo attenzione per attraversare la strada.
Eppure ci spaventa prenderne consapevolezza.
Ci spaventa parlarne.
Ci spaventa farci i conti.
Preferiamo di gran lunga dedicare il nostro tempo e le nostre energie mentali al gossip,
a futili liti e ai social media.
Non voglio certo suggerire che qualsiasi cosa pensiamo o facciamo debba essere profonda
o solenne,
ma contemplare la brevità della nostra vita
può aiutarci ad avere una prospettiva diversa
su come investiamo i nostri pensieri.
Ho detto “come” e non “cosa”.
Più che l’oggetto della nostra attenzione,
a contare infatti è la qualità della nostra attenzione.
È come ci sentiamo mentre svolgiamo queste attività (qualsiasi attività),
perché in fondo nessuno di noi sa quanto tempo ha ancora a disposizione.
Prenderne coscienza ci dà chiarezza ed energia
per vivere il momento presente,
ma soprattutto ci fa smettere di soffrire per cose stupide.
Prendete ad esempio le arrabbiature nel traffico.
Sono forse la quintessenza dello spreco delle nostre energie mentali.
Siamo dietro al volante della nostra auto
e qualcuno fa una manovra azzardata
o semplicemente guida lentamente,
e noi ci ritroviamo invasi dalla rabbia.
Se avessimo davvero consapevolezza della brevità della nostra vita,
arrabbiarci per un episodio del genere ci apparirebbe subito per quel che è: un’assurdità.
Avere una profonda coscienza della morte,
infatti,
ci fa comprendere quanto prezioso sia ogni singolo istante,
anche questo preciso instante mentre siamo alla guida.
Questo meraviglioso momento presente in cui siamo nel pieno delle nostre abilità
e non in un letto di ospedale storditi dalla morfina.
Questo momento in cui il sole risplende in cielo
o la pioggia cade leggera
sul parabrezza della nostra auto,
ed è tutto semplicemente perfetto.
Le persone che amiamo sono ancora vive
e noi stiamo guidando.
Stiamo guidando lungo le strade di un paese civilizzato,
un paese che non soffre per la fame o la guerra.
Magari stiamo sbrigando una banale commissione
e la persona davanti a noi,
di cui non conosciamo speranze o sofferenze (che potrebbero essere sorprendentemente simili alle nostre),
sta semplicemente guidando con lentezza.
Questa è la nostra vita.
L’unica che ci è concessa.
Non avremo mai questo momento indietro
e non sappiamo quanti di questi momenti
potremo ancora vivere.
Non importa quante volte abbiamo ripetuto una determinata azione,
arriverà un giorno in cui la faremo per l’ultima volta.
Ogni singolo istante è dunque un’opportunità per tornare
ad innamorarci della nostra esistenza,
e allora perché non rilassarci e goderci la nostra vita?
Rilassiamoci, sul serio.
Anche nel mezzo delle difficoltà.
Mentre stiamo lavorando duramente.
Anche nei periodi di incertezza.
Siamo in un gioco in questo momento e non possiamo vedere il timer,
quindi non sappiamo quanto tempo ancora abbiamo per giocare.
Eppure abbiamo la possibilità di rendere questo gioco estremamente interessante.
Possiamo addirittura cambiare le regole.
Possiamo scoprire nuovi modi di giocare
a cui nessuno aveva ancora pensato,
possiamo giocare in modi che finora
sono stati considerati impossibili.
Ma qualsiasi cosa scegliamo di fare,
per quanto ordinaria possa sembrare,
possiamo apprezzare la rarità di ogni singolo istante
della nostra vita.
E la consapevolezza della morte
è la strada maestra per vivere la nostra esistenza
con questo spirito.
(S.Harris) 

Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
Fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fai bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore e fallo conoscere al mondo.
(Gandhi)

Se saprai mantenere la testa quando tutti intorno a te
la perdono, e te ne fanno colpa.
Se saprai avere fiducia in te stesso quando tutti ne dubitano,
tenendo però considerazione anche del loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di aspettare,
O essendo calunniato, non rispondere con calunnia,
O essendo odiato, non dare spazio all’odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo saggio;
Se saprai pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo,
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto
Distorte dai furfanti per abbindolare gli sciocchi,
O a guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con i tuoi logori arnesi.
Se saprai fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio a testa e croce,
E perdere, e ricominciare di nuovo dal principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, tendini e nervi
nel servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tenere duro quando in te non c’è più nulla
Se non la Volontà che dice loro: “Tenete duro!”
Se saprai parlare alle folle senza perdere la tua virtù,
O passeggiare con i Re, rimanendo te stesso,
Se né i nemici né gli amici più cari potranno ferirti,
Se per te ogni persona conterà, ma nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore ad ognuno dei sessanta secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è in essa,
E, quel che più conta, sarai un Uomo, figlio mio!
(Kipling)

Al profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l’indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
(Henley)

poesie vita e amore

Che vita è mai questa se,
pieni d’impegni,
non abbiamo tempo per fermarci e ammirare.
Né per sostare sotto i rami e fissare a lungo,
come pecore o mucche.
Né per vedere,
passando tra boschi,
scoiattoli che nascondono le loro noci nell’erba.
Né per osservare,
in pieno giorno,
ruscelli pieni di stelle,
come cieli di notte.
Né per voltarci verso la bellezza,
e ammirare i suoi piedi che sanno danzare.
Né per aspettare che la sua bocca completi il sorriso
che le parte dagli occhi.
Una povera vita è questa se,
pieni d’impegni,
non abbiamo tempo per fermarci a guardare.
(Davies)

Non saprei, se mi si domandasse cosa è la vita per me.
Potrei, forse, raccontare di quelle volte in cui mi è capitato di scorgerla tra le pieghe disordinate della mia mente.
Quella volta..
In cui la sentì scivolare dal bordo dei miei occhi
mentre sussurravo al mare,
o quella in cui mi sorprese carponi a pregare nella terra e
d’ improvviso si palesò in un’ abbondanza senza pari di forme e colori.
Quella volta..
In cui per la prima volta,
la invitai a volteggiare insieme a me
sulle note di cristallo
del silenzio di una stanza piena di sole.
Mi afferrò per la mano un giorno..
Distrattamente,
attraverso la ruvida superficie di una pelle invecchiata dal tempo e dal sole.
Mi narrò di volti,
luoghi e
tempi remoti,
finché le parole si persero nell’aria
come un ricordo lontano e
rimase solo il suono roco e
sapiente della sua voce, ed io,
ubriaca di bellezza
mi sentii espandere in un’ unica parola: grazie.
Ci andai a sbattere una notte..
Durante una corsa verso il niente,
inseguendo un vuoto desiderio.
Fu la mia dura maestra.
Mi sussurrò meraviglie un’altra notte..
Attraverso lo strusciarsi di piante al vento e
il miagolio insistente di un gatto sull’asfalto bagnato.
Ripeté il messaggio più forte attraverso la pioggia,
crederti di aver capito.
Mi sorrise nello specchio..
Mi bastava aprire gli occhi per incontrarla ancora.
(S.Ruggiero)

I tuoi figli non sono figli tuoi.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore,
ma non le tue idee.
Perché loro hanno le proprie idee.
Tu puoi dare dimora al loro corpo,
non alla loro anima.
Perché la loro anima abita nella casa dell’avvenire,
dove a te non è dato di entrare,
neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro
ma non volere che essi somiglino a te.
Perché la vita non ritorna indietro,
e non si ferma a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.
(K.Gibran)

Le persone vengono nella tua vita per una ragione,
per una stagione
o tutta la vita.
Quando saprai perché,
saprai cosa fare con quella persona.
Quando qualcuno è nella tua vita per una ragione,
di solito è per soddisfare un bisogno cha hai espresso.
Sono venuti per assisterti attraverso una difficoltà,
per darti consigli e supporto,
per aiutarti fisicamente,
emotivamente
o spiritualmente.
Possono sembrare come un dono del cielo
e lo sono.
Loro sono li per il motivo per cui tu hai bisogno che ci siano.
Quindi,
senza nessuno sbaglio da parte tua
o in un momento meno opportuno,
questa persona dirà o farà qualcosa
per portare la relazione a una fine.
Qualche volta loro muoiono.
Qualche volta se ne vanno.
Qualche volta si comportano male
e ti costringono a prendere una decisione.
Ciò che dobbiamo capire
è che il nostro bisogno è stato soddisfatto,
il nostro desiderio realizzato,
il loro lavoro è finito.
La tua preghiera ha avuto una risposta
e ora è il momento di andare avanti.
Alcune persone vengono nella nostra vita per una stagione,
perché è arrivato il tuo momento di condividere,
crescere e imparare.
Loro ti portano un esperienza di pace
o ti fanno ridere.
Possono insegnarti qualcosa che non hai mai fatto.
Di solito ti danno un incredibile quantità di gioia.
Credici, è vero.
Ma solo per una stagione!
Le relazioni che durano tutta la vita ti insegnano lezioni che durano tutta la vita,
cose che devi costruire al fine di avere delle solide fondamenta emotive.
Il tuo lavoro è accettare la lezione,
amare la persona
e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni
e aree della tua vita.
Si dice che l’amore è cieco
ma l’amicizia è chiaroveggente.
È bello essere parte di una vita,
che sia per una stagione o tutta la vita.
(P.Coelho)

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando,dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto,gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.
(P.Neruda)

Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
(Alda Merini)

Ti auguro di vivere
senza lasciarti comprare dal denaro.
Ti auguro di vivere
senza marca, senza etichetta,
senza distinzione,
senza altro nome
che quello di umano.
Ti auguro di vivere
senza rendere nessuno tua vittima.
Ti auguro di vivere
senza sospettare o condannare
nemmeno a fior di labbra.
Ti auguro di vivere in un mondo
dove ognuno abbia il diritto
di diventare tuo fratello
e farsi tuo prossimo.
(J.Debruyenne)

La vita è troppo bella Vivi!
Ho perdonato errori
quasi imperdonabili.
Ho cercato di sostituire persone insostituibili
e di dimenticare persone indimenticabili.
Ho agito d’impulso.
Sono rimasto deluso da alcune persone,
ma anche io ne ho deluse alcune.
Ho abbracciato per proteggere.
Ho riso quando non si poteva farlo.
Mi sono fatto amici per l’eternità.
Ho amato e sono stato amato,
ma sono anche stato respinto.
Sono stato amato e non ho saputo ricambiare.
Ho gridato e saltato per la gioia.
Ho vissuto d’amore e fatto giuramenti eterni,
ma ne ho anche rotti molti.
Ho pianto ascoltando musica e guardando fotografie.
Ho chiamato solo per ascoltare una voce.
Mi sono innamorato per un sorriso.
Ho pensato di poter morire di nostalgia e…
Ho avuto paura di perdere qualcuno di speciale
ed ho finito per perderlo.
Però sono sopravvissuto!
Sono ancora vivo!
Non mi stanco della vita!
E nemmeno tu devi stancartene…
Vivi!
Combattere con determinazione è un bene,
abbracciare la vita e vivere con passione.
Perdere con classe e vincere con audacia,
perché il mondo appartiene a chi osa
e la vita è troppo bella per essere insignificante.
(Charlie Chaplin)

Perché vivo
Per la gamba gialla
D’una donna bionda
Appoggiata al muro
In pieno sole
Per la vela gonfia
Di un battello del porto
Per l’ombra delle tende
Il caffè ghiacciato
Che si beve con la cannuccia
Per toccare la sabbia
Vedere il fondo dell’acqua
Che diventa così azzurro
Che discende tanto in basso
Con i pesci I calmi pesci
Pascolanti sul fondo
Che si librano sopra I capelli
delle alghe
Come uccelli lenti
Come uccelli azzurri
Perché vivo Perché e bello.
(Vian)

poesie vita

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Poesie sulla vita brevi

Non possono mancare le poesie sulla vita brevi. Molto spesso infatti, frasi sul senso della vita immediate e corte riescono a far arrivare il messaggio in maniera più diretta rispetto ai lunghi componimenti. Ecco le poesie belle brevi sulla vita.

La morte non è l’ultima verità.
Ci appare nera
come ci appare blu il cielo,
ma non annerisce la vita
più di quanto
l’azzurro celeste
sporchi le ali dell’uccello.
(Tagore)

Presi un sorso di vita
Vi dirò quanto l’ho pagato
Esattamente un’esistenza
Il prezzo di mercato, dicevano.
Mi pesarono, granello per granello
Bilanciarono fibra con fibra,
Poi mi porsero il valore del mio Essere
Un singolo Grammo di Cielo!
(E.Dickinson)

Io credo che una foglia d’erba
non valga affatto meno
della quotidiana fatica delle stelle.
E la formica
è ugualmente perfetta,
come un granello di sabbia,
come l’uovo di uno scricciolo,
E la piccola rana
è un capolavoro pari a quelli più famosi,
E il rovo rampicante potrebbe ornare i balconi del cielo.
E la giuntura più piccola della mia mano qualsiasi meccanismo può deridere.
(W.Whitman)

La mia vita non è quest’ora ripida
che mi vedi scalare in fretta.
Sono un albero innanzi all’orizzonte,
una delle mie molte bocche,
e la prima a chiudersi.
Sono l’attimo tra due suoni
che male s’accordano
perché il suono morte vuole emergere
Ma nella pausa buia si riconciliano
entrambi tremando.
E bello resta il canto.
(R.M.Rilke)

poesie sulla vita

Io la vita l’ho goduta
perché mi piace anche
l’inferno della vita
e la vita è spesso
un inferno.
Per me la vita è stata bella
perché l’ho pagata cara.
(Alda Merini)

Mattina
M’illumino
d’immenso.
(Giuseppe Ungaretti)

Felice chi è diverso
Essendo egli diverso
Ma guai a chi è diverso
Essendo egli comune
(Sandro Penna)

Vita de la mia vita,
tu mi somigli pallidetta oliva o rosa scolorita;
né di beltà sei priva,
ma in ogni aspetto tu mi sei gradita,
o lusinghiera o schiva;
e se mi segui o fuggi
soavemente mi consumi e struggi.
(Torquato Tasso)

Te l’avevo detto
non spostarti troppo
su questo lato della mia vita
adesso l’hai fatta ribaltare
e ti guardo da sotto in su
da un rovesciato mare.
(A.Buoninsegni)

Certo è ch’io nacqui,
e con un bel vagito salutai ‘l mondo
e il mondo non rispose
andai a scuola,
studiai molte cose,
e crebbi un ciuco calzato e vestito.
Una donna mi tolse per marito,
scrissi versi a barella
e alcune prose: del resto, come il ciel di me dispose,
ebbi sete,
ebbi sonno,
ebbi appetito.
Stetti molti anni fra gl’impieghi assorto,
e fin che non disparver dalla scena
amai gli amici
e ne trovai conforto.
Oggi son vecchio e mi strascino appena:
poi fra non molti dì che sarò morto,
dirà il mondo : ” Oh reo caso! andiamo a cena”
(G.Belli)

Oh me, oh vita!
Domande come queste mi perseguitano,
infiniti cortei d’infedeli,
città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo,
oh me, oh vita!
Risposta: che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
(W.Withman)

Mia vita, a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto ormai lo stesso
sapore han miele e assenzio.
il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.
(Montale)

Vivi con quelli che possono renderti migliore
e che tu puoi rendere migliori.
C’è un vantaggio reciproco,
perché gli uomini,
mentre insegnano, imparano.
(Seneca)

poesie di vita amore

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Poesie per bambini sulla vita

I bambini imparano molto della vita attraverso i canti, le poesie e le filastrocche. Per questo motivo, le poesie per bambini sulla vita qui proposte possono essere utilizzate dai genitori sia come momento di gioco e spensieratezza e sia come pretesto per imparare giocando!

La vispa Teresa
avea tra l’erbetta
al volo sorpresa
gentil farfalletta;
e tutta giuliva
stringendola viva
gridava a distesa:
L’ho presa! l’ho presa!
A lei sospirando
l’afflitta gridò:
Vivendo, volando
che male ti fo?
Tu sì, mi fai male,
stringendomi l’ale;
deh! lasciami! anch’io
son figlia di Dio!
Confusa pentita
Teresa arrossì,
dischiuse le dita:
l’insetto fuggì.
(L.Sailer)

Quando l’inverno muore lentamente nella primavera,
nelle sere di quei bei giorni limpidi,
lieti, senza vento,
su cui si tengono spalancate
per le prime volte le finestre
e si portano sulle terrazze i vasi dei fiori,
le città offrono uno spettacolo gentile
e pieno d’allegrezza e di poesia.
A passeggiare per le vie si sente,
di tratto in tratto, sul viso,
un’ondata d’aria tiepida, odorosa.
Di che? di quali fiori? di quali erbe?
Chi lo sa!
(E.De Amicis)

La natura è sbocciata,
madre terra l’ha baciata
sussurrando dolcemente
“Dai su, sveglia, finalmente!”.
Gli animali sono in festa,
coi loro cori fan l’orchestra.
I colori sono sgargianti,
i profumi inebrianti.
L’aria dolce, un po’ leggera
il mattino, non la sera.
Ma quest’anno tal bellezza
è offuscata dalla tristezza.
Tutto il mondo è contagiato
da un mostriciattolo arrabbiato.
È terribile e virulento,
crea panico e spavento.
Si è infilato una corona,
ma di certo non gli dona!
Non si vede e non si tocca
entra da naso, occhi e bocca.
Su! Lava bene le mani
e sta lontano dagli umani!
Metti guanti e mascherina,
usa litri di Amuchina!
Sta in casa tutto il dì
fino a quando vai a dormir!
Dei consigli fa buon uso,
non apriamo a quell’intruso.
(T.Francoletti)

poesie vita

Nata all’alba sul greto
dal fianco di un’acqua corrente
vivrà la nube innocente,
un giorno, il suo giorno, e morrà.
Da rovi pungenti districa
i lembi del suo manto
si libera come un canto,
figura di felicità.
Immemore di ciò che era
si lascia rapire dal vento:
polledro, fiore, bandiera,
angelo diventerà,
angelo col cuore in gola
che in cielo ha prato e campo.
Ma ecco, trafitta da un lampo
la candida nube cadrà.
Disciolta in pioggia lucente
rintocca su ogni fronda,
si fa musica errabonda,
quieta, vasta sonorità.
(R.Pezzani)

Nessuno può fare per i bambini
quel che fanno i nonni:
essi spargono polvere di stelle
sulla vita dei più piccoli.
(Haley)

La pigrizia andò al mercato
ed un cavolo comprò.
Mezzogiorno era suonato
quando a casa ritornò.
Cercò l’ acqua, accese il fuoco
si sedette, …riposò.
Ed intanto, a poco a poco
anche il sole tramontò.
Così, persa ormai la lena,
sola al buio ella restò
ed al letto senza cena
la pigrizia se ne andò.
(E.Berni)

Dopo la pioggia vien il sereno,
brilla in cielo l’arcobaleno:
è come un ponte imbandierato
e il sole vi passa, festeggiato.
È bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede – questo è male –
soltanto dopo il temporale.
Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
un arcobaleno senza tempesta,
questa sì che sarebbe una festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.
(Rodari)

Or su un’erba ed or su un fiore
mi rincorri e non mi cogli….
Sono un libro di due fogli
del più splendido colore.
Della dolce primavera
son l’immagine leggiera.
Vado, vengo, fuggo, torno;
bacio un fior tocco uno stelo;
son caduta giù dal cielo,
non vivrò che un breve giorno.
Non uccidermi, bambino!
Son la grazia del mattino.
(Pezzani)

Giro, giro, girotondo,
È così che gira il mondo
Che non è poi così tondo
Ma schiacciato sopra e sotto
… non c’è nulla di perfetto!
Ed, infatti, in questa terra
Si cerca la pace facendo la guerra
Si vuol fare credere ci sia tanto amore
Quando guardiam della pelle il colore
Per giunta, invece di farlo più bello
Lo abbiam distrutto… un vero macello!
Giro, giro, girotondo
È così che gira il mondo?
Cari adulti, che disastro,
Questo mondo adesso è nostro
Basta odio, basta guerra
Di noi bimbi è questa terra
Non capite? Siamo stanchi
Di sentirci neri o bianchi
E sappiate che il futuro
Lo faremo bello e puro!
(A.Berti)

Acqua di fiume che corri al mare
già nell’infanzia verde e lontana
tu mi cantavi la dolce canzone
“La vita è dono”.
Sono passate cento stagioni
il tuo messaggio non è mutato.
Nell’ora grigia della bufera
la sento ancora cantarmi al cuore
“La vita è dono”.
(S.Novaro)

La vita è una favola,
ha un inizio ed una fine.
Come in ogni fiaba,
nella vita, c’è amarezza e dolcezza,
c’è sconfitta e vittoria,
c’è rancore ed amore,
c’è il piccolo ed il grande,
c’è la battaglia e la pace,
c’è la crudeltà e la bontà,
c’è il male ed il bene,
c’è l’oscurità e la chiarezza,
c’è la magia e la fantasia,
c’è l’insipienza e la saggezza,
c’è la povertà e la ricchezza.
La vita è una favola!
(Silvana)

Oh, cos’è mai un anno? Un mazzolino
di giorni: qualche fiore e qualche spino,
fiori di campo, spini della siepe;
è il viaggio da un presepe ad un presepe;
un volgere di lune in grembo a Dio;
un dolce ritrovarsi e dirsi addio;
una nube che passa, il sol che torna;
pan seminato e pane che si sforna;
dodici mesi tra bagnati e asciutti;
quattro stagioni cariche di frutti.
Su ogni giorno stende il suo sorriso
un santo che vien giù dal Paradiso.
Così è fatto, mutevole, il lunario
e l’anno nuovo l’ha per sillabario
e si legge ogni dì fra stella e stella
che per chi ama Dio, la vita è bella.
(R.Pezzani)

poesie sulla vita

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Poesie d’amore e di vita

Infine, in questa sezione sono raggruppati i componimenti, molti dei quali riconducibili a Pablo Neruda poesie d’amore e di vita. Tutti questi parlano delle esperienze di vita, delle emozioni e del sentimento amore.

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l’aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.
(P.Neruda)

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l’abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
È tuo
È mio
È stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l’estate
noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l’ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi tu abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.
(J.Prevert)

poesie amore e vita

La cosa più bella del nostro amore è che esso
non ha razionalità né logica
La cosa più bella del nostro amore è che esso
cammina sull’acqua e non affonda.
(Nizar Qabbani)

Se durassimo in eterno
Tutto cambierebbe
Dato che siamo mortali
Molto rimane come prima.
(Bertolt Brecht)

Fai di me un prato. Con tanta luce.
E poi aggiungici un cielo, come vuoi tu.
È lì che io ti aspetterò.
(Fabrizio Caramagna)

Una parola muore
appena detta,
dice qualcuno.
Io dico che solo
quel giorno
comincia a vivere.
(Emily Dickinson)

T’amo senza sapere come,
né quando, né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché
non so amare altrimenti che così,
in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.
(P.Neruda)

Un’arancia sulla tavola
Il tuo vestito sul tappeto
E nel mio letto tu
Dolce presente del presente
Freschezza della notte
Calore della mia vita.
(J.Prevert)

Quelle come me sono quelle che,
nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto.
(Alda Merini)

Sei tu
Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.
(Paulo Coelho)

Anche l’amore è un’arca
che salva dal diluvio della vita,
ma a tempesta finita
non si sa mai la roba che si sbarca.
(Trilussa)

Ieri sera era amore,
io e te nella vita fuggitivi e fuggiaschi
con un bacio e una bocca come in un quadro astratto:
io e te innamorati stupendamente accanto.
Io ti ho gemmato e l’ho detto:
ma questa mia emozione si è spenta nelle parole.
(Alda Merini)

C’è un’ape che se posa
su un bottone de rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.
(Trilussa)

Odio e amo.
Forse tu ti chiedi perché io lo faccia.
Non lo so. Ma sento che accade, e ne sono tormentato.
(Catullo)

Due cure per l’amore
Prima: Non vederlo. Non chiamarlo, non scrivergli.
Seconda: Più semplice. Impara a conoscerlo meglio.
(Wendy Cope)

Tutti i vicini pensano
che noi siamo
strani.
e noi pensiamo
lo stesso di loro.
e facciamo
tutti
centro.
(Charles Bukowski)

poesie per bambini sulla vita

Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s’inseguono.
La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d’argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.
O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui ti amo.
Qui ti amo e invano l’orizzonte ti nasconde.
Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
I moli sono più tristi quando attracca la sera.
La mia vita s’affatica invano affamata.
Amo ciò che non ho. Tu sei cosi distante.
La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.
Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.
Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.
(K.Gibran)

L’amore non dà nulla fuorché se stesso
e non coglie nulla se non da se stesso.
L’amore non possiede,
né vorrebbe essere posseduto
poiché l’amore basta all’amore.
(P.Neruda)

Continui a chiedermi la data della mia nascita
prendi nota dunque
ciò che tu non sai,
la data del tuo amore:
quella è per me la data della mia nascita.
(Nizar Qabbani)

Per tanto amore la mia vita si tinse di viola
e andai di rotta in rotta come gli uccelli ciechi
fino a raggiungere la tua finestra, amica mia:
tu sentisti un rumore di cuore infranto
e lì dalle tenebre mi sollevai al tuo petto,
senz’essere e senza sapere andai alla torre del frumento,
sorsi per vivere tra le tue mani,
mi sollevai dal mare alla tua gioia.
Nessuno può dire ciò che ti devo, è lucido
ciò che ti devo, amore, ed è come una radice,
nativa d’Araucania, ciò che ti devo, amata.
È senza dubbio stellato tutto ciò che ti devo,
ciò che ti devo è come il pozzo d’una zona silvestre
dove il tempo conservò lampi erranti.
Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un’arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.
Ma viene l’ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d’assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.
(P.Neruda)

poesie vita amore

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Giulia Vigna
Educatrice professionale, lavoro quotidianamente con bambini e ragazzi. Peer supporter in allattamento, sostengo le mamme e organizzo incontri formativi. Da anni scrivo articoli che riguardano la sfera dell'essere donna, mamma e genitore.